formula 1

Ufficializzato l'ingresso in F1
di General Motors dal 2026

Ora è ufficiale: General Motors entrerà nel Mondiale F1 a partire dal campionato 2026. Per due stagioni utilizzerà una power ...

Leggi »
Rally

Toyota: nel 2025 torna Rovanperä,
arriva Pajari, Ogier a mezzo servizio

Michele Montesano Neppure il tempo di festeggiare il titolo costruttori del WRC, artigliato al termine del Rally del Giappon...

Leggi »
dtm

Intervista a Mirko Bortolotti: “Vincere
il DTM è un sogno che si avvera, con la
SC63 LMDh il bicchiere è mezzo pieno”

Michele Montesano Determinazione, tenacia e dedizione, tutte caratteristiche che hanno accompagnato Mirko Bortolotti nel cor...

Leggi »
formula 1

Mercedes torna grande
Sainz e Leclerc litigano

San Paolo 2022, Las Vegas 2024. Sono trascorsi due anni molto complicati per Toto Wolff, con più bassi che alti, per rivedere...

Leggi »
formula 1

Verstappen, il campione programmato
Con lui la Red Bull è tornata mondiale

Ha debuttato in F1 che ancora non aveva 18 anni (oggi ne ha 27) e con alle spalle una sola stagione in monoposto vissuta nel ...

Leggi »
formula 1

Las Vegas - La cronaca
Verstappen campione del mondo
Russell vince davanti a Hamilton

Vince Russell davanti a Hamilton Sainz e Leclerc, poi Verstappen, campione del mondo per la quarta volta consecutiva. Sesto è...

Leggi »
21 Lug [15:06]

Spielberg, gara 2: Bortolotti non si ferma più

Da Spielberg - Filippo Zanier

Niente sembra poter fermare Mirko Bortolotti: al Red Bull Ring, dove l'Eurocup Megane Trophy ha tenuto la quarta prova del campionato, il trentino ha infatti centrato il weekend perfetto, cosa a cui era già andato vicino nel round di apertura ad Alcaniz (gli era mancato solo il giro veloce in gara 2). Questa volta invece, non è mancato nulla, con due pole position, due vittorie ed il giro più veloce in entrambe le gare, a mettere il sigillo su un dominio che non potrebbe essere più evidente.

Perfetto al via della seconda corsa del fine settimana, Mirko ha subito preso vantaggio sul gruppo, approfittando della bagarre alle sue spalle: Steven Palette si è infatti avviato lentamente, lasciando così via libera a Mike Verschuur ed Erik Janis, che si sono installati al secondo e terzo posto rispettivamente. Secondo classificato nella prima corsa, Palette, ha vissuto una gara difficile e concitata: nel primo giro ha infatti subito anche un sorpasso molto aggressivo da Kelvin Snoeks, con cui ha poi ingaggiato una bella lotta che è riuscito a risolvere in proprio favore al terzo giro con un bel controsorpasso.

A quel punto, ha poi spinto forte per recuperare su Janis, operazione che gli è riuscita proprio nel finale di gara quando è riuscito ad uscire dal pit-stop davanti al ceco, conquistando così la terza piazza. La gioia del transalpino è però durata poco, perché quando mancavano quattro minuti alla fine della corsa il cambio della sua Megane, preparata dalla Lompech, ha iniziato a fare le bizze, costringendolo a far sfilare quasi tutto il gruppo. Questo ha permesso a Janis di riprendersi la terza piazza, mentre davanti Bortolotti tagliava il traguardo con oltre 7" di vantaggio su Verschuur, autore di una gara costante in cui non è però mai parso in grado di sfidare davvero l'italiano.

Al quarto posto ha chiuso Kevin Gilardoni, che negli ultimi giri ha forzato per ridurre il più possibile il gap dal pilota della Gravity-Charouz e tentare un attacco che sarebbe valso il podio. purtroppo per il lombardo, la sua rimonta si è fermata a 1"4 dal rivale. Buon quinto posto per il rookie Max Braams, facilitato senza dubbio dalle vicissitudini di Snoeks. L'olandese dell'Oregon, che si era qualificato al terzo posto, aveva senza dubbio il passo per lottare per il podio, ma dopo pochi giri di gara la sua vettura ha iniziato ad accusare degli spegnimenti repentini che ne hanno vanificato la competitività.

I guai di Snoeks e Palette hanno dato un'opportunità da non perdere ai piloti che di solito militano nelle retrovie, una chance che Margot Laffite ed Enrico Bettera non si sono fatti sfuggire. La figlia d'arte transalpina ha infatti chiuso settima davanti all'italiano, vincitore della classifica Gentleman.



Nella foto, Mirko Bortolotti (Photo Pellegrini)

Domenica 21 luglio 2013, gara 2

1 - Mirko Bortolotti - Oregon - 26 giri in 42'05"569
2 - Mike Verschuur - Verschuur - 7"708
3 - Erik Janis - Gravity Charouz - 14"260
4 - Kevin Gilardoni - Oregon - 15"626
5 - Max Braams - Verschuur - 44"022
6 - Margot Laffite - Oregon - 56"770
7 - Enrico Bettera - Oregon - 1'00"578
8 - Jean-Charles Miginiac - Lompech - 1'02"981
9 - Jakub Knoll - Gravity Charouz - 1'04"082
10 - Oliver Freymuth - AKF - 1'07"122
11 - Steven Palette - Lompech - 1'13"182
12 - Toni Forné - Gravity Charouz - 1 giro

Giro più veloce: Mirko Bortolotti 1'35"094

Ritirati
22° giro - Kelvin Snoeks
15° giro - Vladimir Lunkin
8° giro - Jeroen Schothorst

Il campionato
1.Bortolotti 180; 2.Verschuur 117; 3.Janis 87; 4.Gilardoni 76; 5.Snoeks 71