10 Apr [20:15]
Sprint - Misano, gara finale
Vanthoor-Vervisch perfetti
Massimo Costa
La due giorni di Misano della prima tappa stagionale del Blancpain Sprint è stata quanto mai avvincente e di notevole qualità. Battaglie, sorpassi, incertezza fino alla bandiera a scacchi hanno caratterizzato ogni momento delle due gare. Se nella qualifica il meteo ci aveva messo lo zampino premiando la "follia" della Bentley Continental della M Sport, la finale ha premiato sicuramente i più forti del momento: Laurens Vanthoor, Frederic Vervisch, il team WRT che ha azzeccato tutto al pit-stop e l'Audi, anche se la R8 LMS non sembra godere di una particolare superiorità rispetto alle Mercedes AMG GT3 e alle BMW M6, male in qualifica, ma prontamente salite alla ribalta nella main race. Cosa che invece, non è riuscita alle Lamborghini Huracan, un flop il primo weekend stagionale (la prima vettura è risultata decima a un minuto di distacco), e alle pur poche Ferrari.
Belli i duelli iniziali che hanno contrapposto la BMW M6 condotta da Phillip Eng, leader nella prima della corsa, ma messo sotto costante pressione da Vervisch. Il belga ha poi rotto gli indugi infilando al 12° giro l'austriaco che si è scomposto ed ha ceduto anche alla Mercedes HTP dell'ottimo Dominik Baumann. Dopo il pit-stop, Vanthoor ha tenuto il comando, ma nel finale ha dovuto guardarsi da uno scatenato Maximilian Buhk (salito per Baumann) che ha recuperato decimi su decimi e dai 6" di distacco ha concluso a 1"6 dall'Audi WRT.
La BMW M6 del team Rowe alla fine ha conquistato il terzo posto, seppur fortunosamente. Eng prima e Alexander Sims poi, hanno faticato a tenere le posizioni da podio. Detto dell'austriaco superato da Vervisch e Baumann, Sims ha cercato di resistere ai continui attacchi di Felix Rosenqvist, risalito forte con la Mercedes della AKKA ASP. Il campione FIA F.3 2015 è riuscito a passarlo a pochi giri dal traguardo, non senza un toccatina beffarda, ma all'ultimo giro Rosenqvist si è dovuto ritirare per un problema meccanico.
Audi, Mercedes, BMW nelle prime tre posizioni, poi un altro marchio al quarto posto: la McLaren del Garage 59 guidata da Rob Bell e Alvaro Parente, bravi a risalire dalla nona posizione di partenza. Positivo anche il recupero dell'Audi ISR di Frank Stippler e Filip Salaquarda, quinti all'arrivo dall'ottava posizione in griglia conquistata con un gran recupero nella gara di qualifica. La prima Ferrari 488 è sesta ed è quella di Norbert Siedler e Marco Seefried del team Rinaldi. La sensazione è che per la pur interessante e affiatata coppia di piloti, per stare al vertice in un campionato di così alto livello, Siedler avrebbe bisogno di un compagno più consistente.
È mancata la Bentley Continental vincitrice della gara di qualifica. Una toccata di Dries Vanthoor, punito con un drive through, ha mandato in testacoda Maxime Soulet ritrovatosi in un attimo in fondo al gruppo dopo essere partito dalla pole. Un vero peccato. Andy Soucek ha poi rimontato forte concludendo undicesimo con tanto rammarico. Nella classe Pro Am, bravo Giacomo Piccini con la Ferrari 458 di Kessel a conquistare il successo con Michal Broniszewski mentre la Silver Cup è andata all'Audi Phoenix di Markus Pommer e Nicolaj Moller Madsen.
Domenica 10 aprile 2016, gara finale
1 - Vervisch-L.Vanthoor (Audi R8 LMS) - WRT - 38 giri
2 - Baumann-Buhk (Mercedes AMG GT3) - HTP - 1"626
3 - Eng-Sims (BMW M6 GT3) - Rowe - 23"374
4 - Bell-Parente (McLaren 650 S) - Garage 59 - 30"611
5 - Stippler-Salaquarda (Audi R8 LMS) - ISR - 39"485
6 - Seefried-Siedler (Ferrari 488) - Rinaldi - 52"368
7 - Szymkowiak-Schneider (Mercedes AMG GT3) - HTP - 52"693
8 - Ide-Mies (Audi R8 LMS) - WRT - 53"542
9 - Giammaria-Perez Companc (Ferrari 458) - AF Corse - 55"019
10 - Zampieri-Niederhauser (Lamborghini Huracan) - Attempto - 59"721
11 - Soulet-Soucek (Bentley Continental) - M Sport - 1'00"857
12 - Bortolotti-Pohler (Lamborghini Huracan) - Grasser - 1'12"994
13 - Broniszewski-G.Piccini (Ferrari 458) - Kessel - 1'14"789
14 - Takaboshi-Buncombe (Nissan GT-R) - RJN - 1'18"586
15 - Moller Madsen-Pommer (Audi R8 LMS) - Phoenix - 1'19"059
16 - Monti-Sandstrom (Audi R8 LMS) - Sainteloc - 1'19"495
17 - Abril-Kane (Bentley Continental) - M Sport - 1'19"897
18 - Leonard-Meadows (Audi R8 LMS) - WRT - 1'20"283
19 - Schmid-Jaafar (Mercedes AMG GT3) - HTP - 1'23"368
20 - Van Splunteren-Mul (Lamborghini Huracan) - Attempto - 1'25"386
21 - R.Baptista-Albuquerque (Audi R8 LMS) - WRT - 1'26"735
22 - D.Vanthoor-Frijns (Audi R8 LMS) - WRT - 1 giro
23 - Stolz-Beretta (Lamborghini Huracan) - 1 giro
24 - Beaubelique-Moulin Traffort (Mercedes AMG GT3) - AKKA ASP - 1 giro
25 - Henkola-Martin (BMW M6 GT3) - Boutsen Ginion - 1 giro
26 - Plowman-Dolby (McLaren 650 S) - Garage 59 - 1 giro
27 - Mayer Melnhof-Whinkelhock (Audi R8 LMS) - Phoenix - 1 giro
28 - Sanchez-Walkinshaw (Nissan GT-R) - RJN - 1 giro
29 - Dusseldorp-Catsburg (BMW M6 GT3) - Rowe - 1 giro
30 - Sdanewitsch-Lemeret (Ferrari 458) - AF Corse - 1 giro
31 - Gonzales-Asch (Porsche 911) - A Workx - 1 giro
32 - Vautier-Rosenqvist (Mercedes AMG GT3) - AKKA ASP - 2 giri
33 - Jenny-Leimer (Lamborghini Huracan) - X Biotech - 2 giri
34 - Hook-Parrow (Ferrari 458) - Black Pearl - 2 giri
35 - Stockinger-Perera (Audi R8 LMS) - ISR - 5 giri
Ritirati
22° giro - Stevens-Rast
14° giro - Rosina-Bleekemolen
0 giri - Parisy-Haase
Non partiti per incidente nel warm-up
Valsecchi-Falla