Michele Montesano
È finita sotto il regime della safety car gara 1 del GT World Challenge Europe Sprint Cup a Brands Hatch. Raffaele Marciello ha tagliato per primo il traguardo regalando la vittoria alla Mercedes dell’AKKA-ASP. A porre fine alle ostilità la rovinosa uscita di pista della McLaren di Oliver Wilkinson, dopo un lungo duello proprio con l’italiano. Secondo posto fondamentale in ottica campionato per Charles Weerts e Dries Vanthoor, davanti alla Mercedes Toksport di Luca Stolz e Maro Engel.
Il colpo di scena è arrivato già a motori spenti quando Ben Barnicoat ha perso la pole di gara 1. L’inglese è stato retrocesso di due posizioni in griglia per aver rallentato Stolz ed Ezequiel Perez Companc nel rispettivo giro veloce. Così a ereditare la partenza dal palo è stato Timur Boguslavskiy. Il pilota Mercedes però non è riuscito a capitalizzare, scivolando al secondo posto nel corso del primo giro. Autore di un avvio perfetto, Barnicoat si è ripreso ciò che gli era stato sottratto sorpassando dapprima Charles Weerts e poi il russo. Salito al comando il pilota della McLaren griffata JOTA ha imposto un ritmo inarrivabile per gli altri, accumulando un vantaggio di oltre 15 secondi sulla Mercedes AKKA-ASP prima della finestra del cambio pilota.
Boguslavskiy ha dovuto fare i conti con un minaccioso Stolz che, dopo aver superato Weerts, è stato una costante spina nel fianco per tutto il primo stint. Ancora una volta la strategia è stata determinante per il prosieguo della gara, con AKKA-ASP, Toksport e WRT che hanno richiamato contemporaneamente i loro piloti. Se i meccanici del team WRT hanno rispedito Vanthoor per un soffio davanti a Engel, la compagine dell’AKKA-ASP ha guadagnato ben 4 secondi nei confronti del battistrada Barnicoat. Il team JOTA ha optato per effettuare il cambio pilota in extremis con Wilkinson che, appena rientrato in pista, è stato costretto a non poter forzare il ritmo con le gomme ancora fredde.
Vendendo in difficoltà l’inglese, Marciello ha immediatamente approfittato per inanellare una sequenza di giri veloci. Dopo aver ridotto il gap di 9 secondi, l’italiano si è fatto sotto la McLaren quando mancavano 13 minuti alla bandiera a scacchi. Wilkinson ha cercato di rintuzzare gli attacchi di Marciello optando per traiettorie più conservative, bloccando ogni tentativo di attacco. A complicare la situazione ci hanno pensato i doppiati che hanno rallentato ulteriormente la marcia del tandem di testa, favorendo anche il recupero dell’Audi di Weerts.
A 5 minuti dal termine Wilkinson e Marciello hanno affrontato il doppiaggio di Giorgio Roda. La McLaren ha affiancato la Ferrari alla Westfield ma, a sua volta, il pilota Mercedes ha provato ad infilarsi fra i due. Le vetture sono arrivate al contatto: Wilkinson ha perso il controllo della sua McLaren andando a sbattere, dapprima contro le barriere, per poi ribaltarsi oltre le reti di protezione. Vettura distrutta e tanto spavento, fortunatamente nessuna conseguenza per il pilota JOTA che è stato portato al centro medico per ulteriori accertamenti. Con la gara neutralizzata, Marciello è riuscito a continuare senza problemi fino alla bandiera a scacchi seguito da Weerts e Engel.
Quarto posto assoluto e vittoria in Silver Cup per Alex Fontana e Ricardo Feller. Dopo essere stato superato da Pierre-Alexandre Jeans allo start, lo svizzero ha risposto alla Bentley nel corso del quattordicesimo passaggio. Complice una sosta ai box lenta per il team CMR, a Fontana non è rimasto altro che amministrare il vantaggio durante il suo stint. Quinto posto per Frank Bird, in grado di recuperare ben 4 posizioni in classifica, e Ryuichiro Tomita. A completare il podio di classe la Mercedes di Rik Breukers e Perez Companc, sesti al traguardo.
Sugli scudi in ProAm Miguel Ramos e Henrique Chaves. I piloti della Lamborghini del Barwell Motorsport hanno avuto la meglio sulla Ferrari AF Corse di Andrea Bertolini e Louis Machiels grazie ad una sosta ai box più veloce.
Domenica 29 agosto 2021, gara 1
1 - Boguslavskiy/Marciello (Mercedes-AMG) - AKKA ASP - 40 giri
2 - Weerts/Vanthoor (Audi R8 LMS) - WRT - 0"610
3 - Engel/Stolz (Mercedes-AMG) - TokSport - 1"017
4 - Feller/Fontana (Lamborghini Huracan) - Emil Frey - 7"759
5 - Bird/Tomita (Audi R8 LMS) - WRT - 9"097
6 - Perez Companc/Breukers (Mercedes-AMG) - Madpanda - 10"340
7 - Panis/Vervisch (Audi R8 LMS) - Sainteloc - 11"048
8 - Tunjo/Puhakka (Mercedes-AMG) - TokSport - 13"328
9 - De Pauw/Jean (Bentley Continental) - CMR - 14"141
10 - Rougier/Lappalainen (Lamborghini Huracan) - Emil Frey - 16"228
11 - Hites/Kujala (Ferrari 488) - Rinaldi - 29"903
12 - Roussel/Haase (Audi R8 LMS) - Sainteloc - 30"099
13 - Pla/Tereschenko (Mercedes-AMG) - AKKA ASP - 33"202
14 - Umbrarescu/Gounon (Mercedes-AMG) - AKKA ASP - 33"522
15 - Aka/Marschall (Audi R8 LMS) - Attempto - 36"547
16 - Hofer/Drudi (Audi R8 LMS) - Attempto - 39"188
17 - Costa/Siedler (Lamborghini Huracan) - Emil Frey - 39"537
18 - Goethe/Mies (Audi R8 LMS) - WRT - 40"343
19 - Apothéloz/Bachler (Porsche 911) - Allied - 53"640
20 - Panciatici/Richelmi (Bentley Continental) - CMR - 57"663
21 - Ramos/Chaves (Lamborghini Huracan) - Barwell - 1'03"638
22 - Machiels/Bertolini (Ferrari 488) - AF Corse - 1'04"624
23 - West/Adam (Aston Martin Vantage AMR) - Garage 59 - 1'10"772
24 - Kjaergaard/Tujula (Aston Martin Vantage AMR) - Garage 59 - 1 giro
25 - Pierburg/Baumann (Mercedes-AMG) - SPS - 1 giro
26 - Froggatt/Roda (Ferrari 488) - SKY Tempesta - 1 giro
27 - Tse/Christodoulou (Mercedes-AMG) - Ram - 1 giro
Giro più veloce: Raffaele Marciello 1'24"577
Ritirati
Wilkinson/Barnicoat (McLaren 720 S) - Jota