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26 Lug [18:42]

Squalificato di Grassi, multata Audi
Ecco tutti i retroscena di Londra

Michele Montesano

Durante il secondo ePrix di Londra Lucas Di Grassi e il team Audi Abt si sono resi protagonisti di un’episodio che potrà creare degli strascichi futuri in Formula E. Dopo la gara di Valencia, la serie per monoposto full electric rischia ancora un altro danno d’immagine? Inizialmente, nel concitato dopo gara, si pensava che il brasiliano fosse stato squalificato per aver tratto un vantaggio entrando in pitlane durante una neutralizzazione. Di fatto l’azione del pilota Audi è assolutamente consentita da regolamento, i motivi della squalifica sono ben altri, ma andiamo con ordine.

L’accusa
Nel corso della seconda safety-car, entrata in pista per mettere in sicurezza la DS Techeetah di Antonio Felix da Costa, gli uomini Audi hanno cercato di recuperare posizioni chiamando ai box Di Grassi. Il brasiliano, che militava all’ottavo posto, è rientrato in pit-lane fermandosi una frazione di secondo sulla piazzola del team, per poi ripartire immediatamente e sbucare fuori in prima posizione. Tale manovra è consentita dal regolamento con annesso precedente avvenuto durante l’ePrix di Berlino della passata stagione, che ha visto le due Mahindra guadagnare posizioni nella stessa maniera.



Ad essere stato penalizzato è il mancato arresto della monoposto. Infatti di Grassi non ha fermato del tutto la sua vettura, la direzione gara ha appurato che l’Audi non ha “raggiunto” gli 0 km/h effettivi. Dapprima è stato inflitto un drive-through a di Grassi che poi si è tramutato in una bandiera nera (per non averlo scontato entro i 3 giri regolamentari). Inizialmente, a fine gara, il brasiliano è stato classificato all’ottavo posto (sommando i 16” di penalità al suo tempo totale di gara), per poi venire squalificato del tutto.



Il regolamento
La manovra del pilota Audi è legale come recita l’articolo 38.11: “L’ingresso e l’uscita della pit-lane rimangono aperti durante la safety-car e le vetture sono libere di sostare a condizione che si fermino davanti alla propria piazzola dei box”. A differenza di altre categorie, in Formula E è ancora consentito rientrare ai box durante le fasi di neutralizzazione di gara per dar modo di riparare le monoposto.

La difesa
Durante le concitate fasi dell’ePrix le telecamere hanno ripreso il Team Principal Audi Allan McNisch correre in direzione gara. Il tutto per cercare di chiarire la situazione vista la presunta legalità della manovra. Il team Audi Abt è stato poi multato di 50.000€ (di cui 5.000 € riscossi e gli altri sospesi) per non aver informato il pilota del drive-through facendogli continuare la gara fino alla bandiera a scacchi.
In maniera serena, Di Grassi ha accettato la squalifica spiegando la sua versione dei fatti: “Tutto quello che abbiamo fatto rispetta appieno le regole del campionato. Potevamo azzardare questa strategia solamente se la safety-car girava in pista con una velocità inferiore rispetto al limite di percorrenza della pit-lane. È stata una mossa audace e rischiosa, ma ero completamente d’accordo con il mio team quando è stata presa questa decisione”.



Ha poi continuato il brasiliano: “La sanzione è stata applicata correttamente perché la macchina non è arrivata a 0 km/h sulla piazzola. L’errore è stato il mio, la superficie scivolosa mi ha fatto bloccare gli pneumatici in frenata. Credevo di aver arrestato la vettura, ma non è stato così”.

Cosa accadrà in futuro?
Ciò che si è verificato a Londra potrà creare un fastidioso precedente al quale bisogna porre un freno. Frederic Bertrand, direttore tecnico della Formula E per conto della FIA, si è così espresso: “Dovremo modificare nuovamente il regolamento in modo da chiudere questa potenziale scappatoia che si è verificata a Londra. Per il momento la cosa fondamentale è che la strategia Audi non abbia funzionato. Faremo in modo di non rischiare ulteriormente per il futuro.”

Domenica 25 luglio 2021, gara 2

1 - Alex Lynn (Mahindra) - Mahindra - 30 giri
2 - Nyck de Vries (Mercedes) - Mercedes - 0"599
3 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 6"257
4 - Robin Frijns (Audi) - Virgin - 6"682
5 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 9"212
6 - Maximilian Gunther (BMW) - BMW Andretti - 10"637
7 - Nick Cassidy (Audi) - Virgin - 12"685
8 - Sergio Sette Camara (Penske) - Dragon - 19"237
9 - Jake Dennis (BMW) - BMW Andretti - 24"914
10 - Joel Eriksson (Penske) - Dragon - 27"920
11 - Stoffel Vandoorne (Mercedes) - Mercedes - 28"623
12 - Edoardo Mortara (Mercedes) - Venturi - 29"083
13 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Techeetah - 29"915
14 - Sébastien Buemi (Nissan) - Nissan e.dams - 30"291
15 - Oliver Turvey (NIO) - NIO - 31"364
16 - Alexander Sims (Mahindra) - Mahindra - 34"336
17 - Andre Lotterer (Porsche) - Porsche - 35"204
18 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan e.dams - 42"269
19 - Tom Blomqvist (NIO) - NIO - 1 giro

Giro veloce: Robin Frijns 1'21"635

Ritirati
27° giro - Norman Nato (Mercedes) - Venturi
27° giro - Sam Bird (Jaguar) - Jaguar
10° giro - Antonio Felix da Costa (DS) - DS Techeetah
5° giro - René Rast (Audi) - Audi Abt

Squalificati
Lucas di Grassi (Audi) - Audi Abt

Il campionato
1.De Vries 95 punti; 2.Frijns 89; 3.Bird, Dennis 81; 5.Felix da Costa 80; 6.Lynn 78; 7.Cassidy 76; 8.Evans 75; 9.Mortara 74; 10.Rast 72.