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10 Set [13:09]

Stroll batte Elkann
Ufficiale, Newey all'Aston Martin

Massimo Costa

Lawrence Sheldon Strulovic, meglio conosciuto come Stroll, batte John Elkann... trenta a zero. Chi pensava che il business-man canadese, classe 1959, fosse approdato in Formula 1 rilevando la Force India nel 2018 solamente per dare un sedile al figlio Lance, ha sempre commesso un grosso errore. Stroll, dopo il breve periodo Racing Point, ha portato in F1 il marchio Aston Martin, ha realizzato nei pressi del circuito di Silverstone una sede, nata su quella che era la base della Force India, gigantesca, moderna, attrattiva, e per chi l'ha visitata, semplicemente unica.

Stroll sta costruendo qualcosa di veramente concreto nel Mondiale F1, gli mancava il tassello finale per completare l'opera: un ingegnere che facesse la differenza. E stamane, lo ha annunciato ufficialmente: Adrian Newey. L'uomo che può cambiare, trasformare, le sorti di una squadra, che ha vinto tutto e di più in F1 con la Williams, portando al mondiale Nigel Mansell, Alain Prost, Jacques Villeneuve e Damon Hill tra il 1992 e il 1997.

Poi, con la McLaren, vincendo i titoli con Mika Hakkinen nel 1998 e 1999 e infine, la Red Bull, team nato dal nulla nel 2005, e che in cinque anni ha portato a vincere quattro mondiali consecutivi con Sebastian Vettel, tra il 2010 e il 2013. Superata la fase negativa delle power unit Renault, non al livello di Mercedes e Ferrari, Newey è tornato al successo con il motore Honda e con Max Verstappen, tre mondiali consecutivi. 

Nei primi mesi dell'anno, Newey era apparso voglioso di abbracciare una nuova avventura, voleva uscire dalla Red Bull definitivamente. La Ferrari ci aveva provato, ci sono stati incontri, la presenza di Lewis Hamilton dal 2025 pareva la chiave giusta per portare a Maranello il genio inglese. Ma, si racconta, davanti alla richiesta di avere carta bianca (come sempre ha avuto) su tutto, la Ferrari ha fatto un passo indietro. Un grave errore? La storia ce lo dirà. Fatto sta che in Aston Martin non si sono fatti questi problemi e Newey ha optato per Stroll. 

Sulla scelta finale potrebbe aver pesato anche il fatto che Newey in F1 ha sempre avuto la fortuna di lavorare per team con sede non lontano da casa, al massimo un paio di ore di auto. Un trasferimento in Italia lo avrebbe accettato soltanto alle sue condizioni. Che non sono state condivise. La parte economica, i 30 milioni di euro a stagione per cinque anni? Importante sì, ma fino a un certo punto. A 65 anni, di cui 30 vissuti da ingegnere vincente, Newey non ha certo bisogno di certezze economiche. Non è stata una gara a chi offriva una sterlina in più. Questo lo diranno, lo scriveranno, chi si sentirà in dovere di giustificare la sconfitta Ferrari.

La Aston Martin, quest'anno ha sofferto più del previsto dopo la positiva stagione 2023. Il progettista Dan Fallows, cresciuto in Red Bull sotto l'ala di Newey, aveva azzeccato la realizzazione di una monoposto molto competitiva lo scorso anno, una AMR23 che aveva molte similitudini con la Red Bull. Ma nel progetto 2024, trovatosi a dover disegnare una vettura da zero, senza più le basi Red Bull, è andato fuori pista. Proprio quello che si sta verificando in Red Bull con Pierre Waché, divenuto il numero uno dopo i saluti di Newey a fine aprile, ma che senza il genio, per il momento non sa che pesci pigliare.

Con Newey, la Aston Martin schiererà Lance Stroll e Fernando Alonso. Lo spagnolo ha compiuto da un mese e mezzo 43 anni e si avvia a conquistare traguardi inimmaginabili nella F1 moderna in quanto a longevità al volante di una monoposto. Ma quanto ancora potrà proseguire Alonso nel Mondiale? Con Newey, la Aston Martin diventerà un team molto appetibile sul mercato piloti e considerando che c'è un pilota che conosce molto bene l'ingegnere inglese, che di nome fa Verstappen, ecco che l'olandese piuttosto che la Mercedes, un giorno potrebbe rivolgere il suo sguardo nella direzione di Silverstone anziché in quella di Brackley.

RS Racing