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26 Ott [8:40]

Surfers Paradise, gare
Rientro vincente per Courtney

Silvano Taormina

È festa grande in casa HRT al termine del weekend di Surfers Paradise. Due le ragioni principali per le quali la compagine ufficiale di casa Holden può festeggiare. Innanzitutto l'inaspettato, quanto meritato, successo di James Courtney. Ben coadiuvato dall'ottimo Jack Perkins, il campione 2010 ha fatto sua la Gold Coast 600 nel giorno del suo rientro dopo l'incredibile incidente di Eastern Creek, in cui era stato colpito dai detriti scagliati in pit-lane da un elicottero. In secondo luogo il trionfo da parte degli esperti Garth Tander e Warren Luff nella Pirtek Enduro Cup.

Ma andiamo con ordine. Il weekend sembrava volgere a favore di Shane Van Gisbergen e Jonathon Webb, polemen nell qualifiche del sabato e vincitori in gara 1. L'equipaggio del Tekno Autosport ha dettato il passo sin dalle prime batture, con Webb impegnato a controllare la Volvo di Alex Premat. Dopo un terzo di gara i soliti problemi allo sterzo della S60 hanno estromesso dalla lotta per la vittoria McLaughlin, da poco subentrato al francese, lasciando la contesa per la piazza d'onore a David Reynolds e Craig Lowndes. Il tutto mentre Van Gisbergen, una volta rilevato Webb, conduceva le danze avviandosi agilmente verso il suo primo successo stagionale.

Alle sue spalle ha concluso Reynolds, bravo nel finale a contenere gli attacchi del rivale di casa Triple Eight. Alquanto vivace anche la lotta per il quarto posto, condita da qualche toccata di troppo, che ha visto Tander avere la meglio sul team-mate Courtney. Quest'ultimo si è rifatto con gli interessi nella manche domenicale, nonostante diverse problematiche in cui è incorso. A partire da una qualifica non proprio esaltante che ha costretto il suo co-equiper Perkins a scattare dalla sesta fila. Il figlio dell'ex-pilota di Formula 1 Larry, al termine del suo stint, ha consegnato la vettura a Courtney in decima posizione.

Un intervento della safety-car, declamato intorno a metà gara per ripulire l'asfalto da alcuni detriti, ha indotto la maggior parte del plotone ad imboccare anzitempo la corsia box. In questo frangente Courtney ha perso del tempo prezioso in attesa che la vettura gemella di Tander che lo precedeva gli cedesse la piazzola per il cambio-gomme. Imbarcato un quantitativo di benzina decisamente superiore rispetto alla maggior parte degli avversari, Courtney è rientrato in sedicesima piazza inscenando una bella rimonta.

Un ulteriore situazione di caution gli ha facilitato la vita, a differenza del riacutizzarsi del dolore intercostale che nel finale lo ha costretto a stringere i denti. la gara si è decisa negli ultimi dieci giri quando chi aveva optato per un rapido rabbocco a metà strada ha dovuto effettuare un ulteriore rifornimento. Diversamente Courtney, così come Rick Kelly, ha effettuato un rapido splash-and-go ad una manciata di tornate dalla bandiera a scacchi. Mossa sufficiente a mantenere la testa della corsa, ereditata poco prima da Tander che aveva condotto le ostilità nella seconda parte di gara.

Quest'ultimo, insieme a Luff, si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio. Posizione che, a conti fatti, gli ha garantito il titolo della Pirtek Enduro Cup a favore di Lowndes e Richards. La coppia del Triple Eight, leader nelle prime fasi, si è dovuta accontentare del quarto posto finale davanti a Van Gisbergen/Webb e McLaughlin/Premat. Weekend non proprio esaltante per Jamie Whincup, coadiuvato da Paul Dumbrell, attardato in gara 1 da un contatto iniziale con Moffat e incapace di andare oltre il sesto posto nella prova domenicale.

È andata decisamente peggio al leader del campionato Mark Winterbottom, penalizzato per un contatto in corsia box con Tander nella prima manche e mestamente undicesimo, dopo il quinto tempo in qualifica, il giorno dopo. Adesso il suo vantaggio nei confronti di Lowndes si è assottigliato a 258 lunghezze quando mancano tre prove alla fine del campionato. Il V8 Supercars tornerà in pista tra due settimane per la trasferta neozelandese di Pukekohe.

Sabato 24 ottobre, gara 1

1 - Van Gisbergen/Webb (Holden Commodore) - Tekno - 2.08'14''329
2 - Reynolds/Canto (Ford Falcon) - Nash PRA - 1''610
3 - Lowndes/Richards (Holden Commodore) - Triple Eight - 1''752
4 - Tander/Luff (Holden Commodore) - HRT - 2''319
5 - Courtney/Perkins (Holden Commodore) - HRT - 3''603
6 - Percat/Gavin (Holden Commodore) - Dumbrell - 4''026
7 - Coulthard/Youlden (Holden Commodore) - BJR - 4''217
8 - Pye/Ambrose (Ford Falcon) - DJR Penske - 17''676
9 - R. Kelly/Da. Russel (Nissan Altima) - Kelly - 19''379
10 - Moffat/Douglas (Nissan Altima) - Kelly - 19''708
11 - Wood/M. Jones (Holden Commodore) - BJR - 19''861
12 - Blanchard/Reindler (Holden Commodore) - Dumbrell - 23''366
13 - T. Kelly/Buncombe (Nissan Altima) - Kelly - 24''351
14 - Slade/D'Alberto (Holden Commodore) - Walkinshaw - 25''120
15 - W. Davison/A. Davison (Mercedes E63 AMG) - Erebus - 55''368
16 - Wall/Pither (Volvo S60) - Polestar GRM - 1 giro
17 - Waters/Ingall - Prodrive (Ford Falcon) - 1 giro
18 - Heimgartner/Pedersen (Ford Falcon) - Super Black PRA - 1 giro
19 - Walsh/Le Brocq (Mercedes E63 AMG) - Erebus - 1 giro
20 - Caruso/Fiore (Nissan Altima) - Kelly - 4 giro
21 - McLaughlin/Premat (Volvo S60) - Polestar GRM - 11 giri
22 - Bright/A. Jones (Holden Commodore) - BJR - 13 giri
23 - Winterbottom/Owen (Ford Falcon) - Prodrive - 14 giri
24 - Whincup/Dumbrell (Holden Commodore) - Triple Eight - 15 giri
25 - Holdsworth/Bourdais (Holden Commodore) - Walkinshaw - 14 giri

Giro più veloce: Shane Van Gisbergen 1'11''657

Domenica 25 ottobre, gara 2

1 - Courtney/Perkins (Holden Commodore) - HRT - 2.14'20''426
2 - R. Kelly/Da. Russel (Nissan Altima) - Kelly - 1''993
3 - Tander/Luff (Holden Commodore) - HRT - 6''296
4 - Lowndes/Richards (Holden Commodore) - Triple Eight - 11''259
5 - Van Gisbergen/Webb (Holden Commodore) - Tekno - 14''523
6 - McLaughlin/Premat (Volvo S60) - Polestar GRM - 15''143
7 - Whincup/Dumbrell (Holden Commodore) - Triple Eight - 15''633
8 - Moffat/Douglas (Nissan Altima) - Kelly - 15''869
9 - Reynolds/Canto (Ford Falcon) - Nash PRA - 18''676
10 - Caruso/Fiore (Nissan Altima) - Kelly - 21''439
11 - Winterbottom/Owen (Ford Falcon) - Prodrive - 22''508
12 - Slade/D'Alberto (Holden Commodore) - Walkinshaw - 29''462
13 - Coulthard/Youlden (Holden Commodore) - BJR - 29''955
14 - Holdsworth/Bourdais (Holden Commodore) - Walkinshaw - 30''358
15 - Percat/Gavin (Holden Commodore) - Dumbrell - 32''517
16 - W. Davison/A. Davison (Mercedes E63 AMG) - Erebus - 40''106
17 - T. Kelly/Buncombe (Nissan Altima) - Kelly - 50''006
18 - Heimgartner/Pedersen (Ford Falcon) - Super Black PRA - 52''529
19 - Waters/Ingall - Prodrive (Ford Falcon) - 55''928
20 - Wood/M. Jones (Holden Commodore) - BJR - 56''188
21 - Pye/Ambrose (Ford Falcon) - DJR Penske - 1'10''693
22 - Blanchard/Reindler (Holden Commodore) - Dumbrell - 1 giro
23 - Bright/A. Jones (Holden Commodore) - BJR - 5 giro
24 - Walsh/Le Brocq (Mercedes E63 AMG) - Erebus - 14 giri

Giro più veloce: Craig Lowndes 1'11'700

Ritirati
Wall/Pither

Il campionato
1. Winterbottom 2599; 2. Lowndes 2341; 3. Reynolds 2281; 4. Tander 2141; 5. Coulthard 2096; 6. Van Gisbergen 2061; 7. Mostert 2017; 8. Whincup 1792; 9. R. Kelly 1637; 10. Courtney 1634; 11. McLaughlin 1578; 12. Slade 1456.

La classifica finale della Pirtek Enduro Cup
1. Tander e Luff 747; 2. Van Gisbergen e Webb 699; 3. Winterbottom e Owen 684; 4. Lowndes e Richards 681; 5. Reynolds e Canto 648; 6. Perkins 573; 7. Coulthard e Youlden 516; 8. R. Kelly, Russell, McLaughlin e Premat 492; 10. Slade e D'Alberto 462; 10. Slade e D'Alberto 462.