29 Mar 2021 [7:39]
Test a Indy tra aerodinamica,
ibrido e push-to-pass
Marco Cortesi
Continuano le prove dell'IndyCar per quanto riguarda la configurazione delle vetture per quest'anno, in particolare per la Indy 500 dopo l'edizione, non particolarmente spettacolare, del 2020. Josef Newgarden, Alex Rossi, Pato O'Ward e Scott Dixon sono scesi in pista, dopo le prove sperimentali dello scorso novembre dei team Penske e Rahal Letterman.
Studiate a novembre, sono state testate le novità per bilanciare in termini di downforce l'aggiunta dell'aeroscreen, cosa che non si era potuta fare l'anno scorso, con l'aumento del sottosterzo nell'appuntamento di Indy. Si sono ridotte le aperture presenti sul fondo delle vetture per evitare l'"effetto vela", inoltre si sono aggiunti degli elementi verticali sulla parte superiore del fondo: in generale i team potranno lavorare di più con la configurazione.
I piloti bocciano il push-to-pass
Per ora non sarebbe stato accolto troppo positivamente dai piloti l'uso del push-to-pass sugli ovali, in particolare pensando all'Indianapolis Motor Speedway. Il sistema, che aumenta di circa 50 cavalli la potenza del motore per i sorpassi, è stato testato da Josef Newgarden, Alex Rossi, Pato O'Ward e Scott Dixon.
Le principali preoccupazioni sono la differenza di velocità che si sviluppa, che potrebbe portare a situazioni pericolose, e i potenziali effetti sul consumo gomme. Tra l'altro, il sistema, al contrario del DRS in Formula 1, si può usare anche in maniera difensiva, quindi, come è stato fatto notare dai piloti, con una gara così lunga, proprio quest'ultimo aspetto potrebbe essere privilegiato.
Quest'anno poi dovrebbe iniziare la prima sperimentazione del sistema ibrido atteso nel 2023. Si partirà sempre da Indianapolis. Non è ancora stato annunciato il fornitore incaricato.