Massimo Costa - XPB ImagesLa reazione della Red Bull non si è fatta attendere. Uscita malconcia dal Gran Premio di Australia, la squadra diretta da Christian Horner ha mostrato grande compattezza ritrovando la via della vittoria, anzi, della doppietta. Non era iniziata benissimo però, con le critiche di Max Verstappen e Sergio Perez per quanto riguardava il passo gara non soddisfacente ed evidenziato nelle prove libere. Si è lavorato sodo nel box Red Bull e, come dichiarato dall'olandese e dal messicano nel dopo gara, la RB20 oggi è nettamente migliorata in quanto a guidabilità col carico di benzina e nella gestione delle gomme. A quanto pare, le polemiche interne nel team Red Bull non hanno scalfito la concentrazione dello staff tecnico, della parte manageriale e sportiva, dei piloti. Lasciate che parlino, diceva qualcuno...
Verstappen è stato impeccabile nelle due partenze (dopo la prima, subito bandiera rossa per l'incidente tra Alexander Albon e Daniel Ricciardo) e per come ha condotto i 53 giri della corsa. Non una sbavatura, non un passo falso, non una indecisione. Per lui è arrivato il terzo successo su quattro gare disputate in questo inizio di stagione. E notevole è stata anche la prestazione di Perez, ottimo secondo per la terza volta dopo il passo falso di Melbourne dove aveva terminato quinto. Su una pista estremamente tecnica come quella di Suzuka, Perez fin dalle prove libere ha mostrato grande solidità mentale in ogni frangente, disputando anche la miglior quaifica conclusa a 6 centesimi da Verstappen. Segnale molto importante lanciato ad Horner e Marko, che forse potrebbero anche mettersi il cuore in pace nel cercare un suo eventuale sostituto per il prossimo anno perché il Perez di questo primo scorcio di campionato è decisamente positivo.
In casa Ferrari, dopo la doppietta australiana, a Suzuka avevano presto capito che sarebbe stato complicato poter ripetere tale risultato. E così è stato. La RB20 è stata nettamente superiore rispetto alla SF-24, ma i segnali positivi non sono mancati. Per il quarto Gran Premio consecutivo, un pilota di Maranello è salito sul podio, per la terza volta è toccato a Carlos Sainz che ha tratto il massimo possibile dalla sua gara. Perfetta la strategia adottata per lui e da quarto al via ha terminato terzo scavalcando così Lando Norris che con la McLaren-Mercedes si era preso il terzo tempo in qualifica. Determinato nei sorpassi dopo i due pit-stop, Sainz prosegue inesorabile nel suo cammino di grande qualità e pur con un Gran Premio in meno, ha praticamente gli stessi punti del compagno Charles Leclerc.
Falloso in qualifica, il monegasco da ottavo ha terminato quarto ben supportato dalla strategia adottata dal box, ovvero un solo cambio gomme. Soluzione che si è resa necessaria per toglierlo dal traffico. Come ha detto il team principal Frederic Vasseur, non è stata la scelta migliore se si guarda al complesso della corsa, ma in quel momento della gara era necessario provarla e alla fine ha anche ben pagato. Leclerc è stato bravo a gestire a lungo le gomme medie nel primo stint e poi nel controllare al meglio la seconda parte. Il terzo e il quarto posto finale, benché Sainz abbia rimediato ben 20"8 da Verstappen, pongono la Ferrari in una posizione di concretezza non indifferente rafforzando il secondo posto nella classifica costruttori.
La McLaren le ha provate tutte per contrastare Sainz e Leclerc, ma non ci è riuscita. Norris, da terzo in partenza a quinto al traguardo, non potrà essere granché soddisfatto anche per un paio di errori che devono averlo innervosito. Più lontano Oscar Piastri, ottavo, protagonista di vari duelli tra cui quello piuttosto duro con George Russell negli ultimi due giri. La Mercedes non è andata oltre il settimo posto del giovane inglese mentre Lewis Hamilton ha terminato nono. Entrambi i piloti sono molto frustrati per una monoposto che non vuole fare progressi. Nonostante i vari sviluppi portati, la Aston Martin-Mercedes è rimasta in quella che è ormai la sua "zona" e Fernando Alonso ha concluso sesto. Come sembrano lontani i giorni dei podi del 2023. Lance Stroll dopo la disastrosa qualifica, si è dato da fare, ma è rimasto fuori dai punti.
Spettacolare Yuki Tsunoda, spinto da tutto il Giappone. Il decimo posto finale conferma il suo buon momento e anche della Racing Bulls-Honda. Daniel Ricciardo invece, ha concluso la sua corsa alla seconda curva della prima partenza. In una fase concitata come quella dei primi metri di gara, si è spostato troppo verso destra per impostare la piega a sinistra, non considerando che al suo fianco poteva esserci qualcuno, in questo caso Alexander Albon con la Williams-Mercedes. A sua volta messosi in una posizione complicata, all'esterno e dunque non "negli occhi" del rivale che impostava la curva a sinistra. Un incidente di gara, che è sicuramente risultato pesante per le due squadre. Sopratuttto per la Williams che sta collezionando incidenti a ripetizione da parte dei suoi piloti. Logan Sargeant non si è smentito e pur disputando una gara discreta, ha voluto tener fede al suo pedigree infilandosi nella sabbia della curva 9. E' riuscito a ripartire, ma è finito ultimo.
La gara della Alpine-Renault è stata disastrosa. Pierre Gasly alla seconda partenza ha tentato di eliminare se stesso e il compagno Esteban Ocon rifilandogli una inutile ruotata in pieno rettifilo tentando di infilarsi a sandwich tra il compagno e una Sauber. Dopo di che, nonostante la buona vena dei due piloti, tutti superavano le A524 tanto che pareva di rivedere in pista monoposto come la Marussia o la Caterham. Una prestazione a dir poco indecente per un colosso come la Renault, ma il discorso lo abbiamo già ampiamente approfondito. Nico Hulkenberg ha perso ogni chance di poter puntare al decimo posto con la Haas-Ferrari a causa di una pessima partenza e l'11esimo posto finale grida vendetta. Poco da fare per la Sauber-Ferrari che almeno ha risolto il problema dei pit-stop, ma ha dovuto ritirare Guan Yu Zhou per problemi al cambio.
Domenica 7 aprile 2024, gara1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 53 giri
2 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 12"535
3 - Carlos Sainz (Ferrari) - 20"866
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 26"522
5 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 29"700
6 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 44"272
7 - George Russell (Mercedes) - 45"951
8 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 47"525
9 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 48"626
10 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1 giro
11 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1 giro
12 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
13 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro
14 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1 giro
15 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1 giro
16 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1 giro
17 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1 giro
RitiratiGuan Yu Zhou
Daniel Ricciardo
Alexander Albon
Il campionato piloti
1.Verstappen 77; 2.Perez 64; 3.Leclerc 59; 4.Sainz 55; 5.Norris 37; 6.Piastri 32; 7.Russell, Alonso 24; 9.Hamilton 10; 10.Stroll 9; 11.Tsunoda 7; 12.Bearman 6; 13.Hulkenberg 3; 14.Magnussen 1.
Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 141; 2.Ferrari 120; 3.McLaren-Mercedes 69; 4.Mercedes 34; 5.Aston Martin-Mercedes 33; 6.Racing Bulls-Honda 7; 7.Haas-Ferrari 4.