21 Feb [18:43]
Vettel carica la Ferrari
"Siamo sulla strada giusta"
Jacopo Rubino - Photo4
Mancano tre giorni alla presentazione della nuova Ferrari, e Sebastian Vettel esce allo scoperto: il pilota tedesco guarda con rinnovato ottimismo al prossimo campionato di Formula 1, convinto nelle potenzialità della squadra. Nonostante lo scetticismo che serpeggia tra gli appassionati, ma anche nell'ambiente, dopo le cocenti delusioni vissute nel 2016.
"L'attuale situazione non è una grossa sorpresa. Il primo anno per me è stato positivo, perché le stagioni precedenti non erano andate bene e il morale in squadra era basso. Per questo il 2015 è stato un successo era un nuovo inizio: nuovo presidente, nuovo capo della squadra, un nuovo pilota. È stata la partenza di un progetto, ma in questi casi ci possono sempre essere delle difficoltà", ha puntualizzato il quattro volte iridato al quotidiano Welt.
Tre vittorie ottenute al primo anno con la Rossa, l'abbonamento al podio e la prospettiva di lottare alla pari con la Mercedes nel 2016. Il trend positivo non è proseguito, ma Seb ha voltato pagina: "La Ferrari ha imparato molte lezioni che ci renderanno più forti in futuro. Quando guardo indietro al 2016, sono fermamente convinto che siamo sulla strada giusta. Il team è messo molto meglio di quanto credano parecchie persone, per questo sono sicuro che raggiungeremo gli obiettivi fissati".
Obiettivi che, ovviamente, coincidono con la volontà di riprendersi il Mondiale. Quando possa accadere, tuttavia, è da scoprire: "È una domanda a cui oggi non si può rispondere, soprattutto con i grandi cambiamenti regolamentari introdotti. Dopo tre o magari cinque Gran Premi avremo un quadro più chiaro sui valori in campo".
In conclusione Vettel lamenta gli attacchi eccessivi mossis alla scuderia del Cavallino, di cui difende l'operato a spada tratta: "Mi dà fastidio quando i risultati non sono interpretati nel modo corretto. Certe critiche non sono giustificabili, la Ferrari ha fatto grandi progressi. Soprattutto considerando che siamo contro avversari che non hanno dovuto affrontare cambiamenti interni così importanti".