Jacopo RubinoJuri Vips è ufficialmente fuori dai programmi Red Bull, dopo l'utilizzo di linguaggio discriminatorio e razzista di cui si è reso autore la scorsa settimana durante una sessione di gioco online su Twitch. La multinazionale austriaca ha deciso di sciogliere il contratto del pilota estone, inserito nel vivaio da fine 2018 e arrivato ad essere collaudatore e riserva in Formula 1, tanto da guidare nelle prove libere del Gran Premio di Spagna lo scorso maggio.
Inizialmente Vips era stato solo
sospeso dalle attività legate a Red Bull, in attesa che venisse completata un'indagine più approfondita su quanto accaduto. Ma alla fine non c'è stato il reintegro: "Dopo l'investigazione per un episodio online che ha coinvolto Juri Vips, la Red Bull Racing ha terminato il suo contratto da tester e pilota di riserva. Il team non perdona alcuna forma di razzismo", è stata la telegrafica nota della scuderia di Formula 1.
Nel frattempo, era già stato rimosso ogni riferimento a Vips anche dalla pagina dedicata al Red Bull Junior Team, la filiera dei giovani piloti, e persino dalle risorse a uso stampa, segno che anticipava la decisione definitiva e che quindi non sembra arrivare sull'onda dell'altro episodio spiacevole che ha messo al centro dell'attenzione Nelson Piquet. A nulla sono quindi servite le immediate scuse di Vips, attraverso i propri canali social, mentre aveva preso le distanze dall'accaduto anche la Hitech, la sua scuderia in Formula 2.
Resta tuttavia da capire se il pilota di Tallinn possa proseguire in modo indipendente la propria avventura nella serie cadetta, in quella che è la sua seconda stagione a tempo pieno. Rispetto al 2021, quest'anno Vips non ha corso con una monoposto nella classica livrea Red Bull, segno di un accordo già diverso rispetto agli altri junior, che in Formula 2 restano Jehan Daruvala, Liam Lawson, Dennis Hauger e Ayumu Iwasa (in collaborazione con la Honda).