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4 Set [22:26]

Watkins Glen, gara
Dixon perfetto, Power KO

Marco Cortesi

Il giro numero 39 è stato quello più importante dell’appuntamento IndyCar di Watkins Glen. Nel battagliare con Charlie Kimball, che ha tentato un attacco esterno molto azzardato, Will Power è venuto a contatto col pilota di casa Ganassi, finendo nelle barriere. Una situazione che dà ossigeno a Simon Pagenaud, oltre ad un bel vantaggio per il campionato. Anche coi doppi punti di Sonoma, il transalpino del team Penske sembra destinato al ruolo di favorito. Certo, la vittoria è tutt’altro che scontata. E andrà considerato il fatto che Power non è stato autorizzato a guidare per un sospetto trauma cranico che dovrà essere rivalutato a Sonoma il giovedì prima della gara.

E la gara? Di fatto non c’è stata. Scott Dixon ha fatto esattamente quello che aveva fatto nelle libere, dominando dall’inizio alla fine e aprendo, dopo ogni safety car, un vantaggio importante. Anche in occasione della prima serie di soste seguita ad una foratura con conseguente botto per Mikhail Aleshin, la fortuna ha lavorato a suo favore.

E non ce n’è stata per nessuno, nonostante altre neutralizzazioni e le tattiche differenziate: dopo l’ultimo pit-stop Dixon ha sorpassato uno per uno tutti gli avversari che gli erano passati davanti con diverse strategie, e anche quando il lungo stint conclusivo in regime di bandiera verde ha costretto tutti a risparmiare quantità di carburante quasi impossibili, il neozelandese è stato perfetto. Iceman.

Il secondo posto è andato a Josef Newgarden che “liberato” dal Team Principal per un ultimo giro alla velocità massima, ha terminato a 16 secondi dal vincitore. Helio Castroneves, terzo, ha preceduto Conor Daly, bravissimo nel tenere un passo “giusto”. Sebastien Bourdais, coinvolto in un contatto multiplo al via, ha perso terreno nell’ultimo giro dopo aver ben recuperato.

Tra i piloti più penalizzati dal lungo stint finale “verde”, James Hinchcliffe è rimasto senza carburante in pista, mentre altri protagonisti hanno scelto di fare uno stop in più. Tra loro anche Juan Pablo Montoya, protagonista anche di uno spettacolare ed innocuo testacoda. Da segnalare anche il botto che ha coinvolto Graham Rahal, “pizzicato” da Kimball alla prima curva e finito di muso nelle barriere.

Domenica 4 settembre, gara

1 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 80 giri
2 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Chevy) – ECR - 16"5308
3 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 21"4417
4 - Conor Daly (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 24"3349
5 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) – KV - 25"3815
6 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 29"4268
7 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 31"1118
8 - Alex Rossi (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 32"0710
9 - RC Enerson (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 32"3965
10 - Max Chilton (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 32"9478
11 - Carlos Munoz (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 34"7869
12 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 35"3813
13 - Juan Montoya (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 37"7024
14 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 42"4644
15 - Spencer Pigot (Dallara DW12-Honda) – Rahal - 45"3829
16 - Jack Hawksworth (Dallara DW12-Honda) – Foyt - 45"7584
17 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) – Foyt - 1'07"4937
18 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 1 giro
19 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 1 giro

Giro più veloce: Tony Kanaan - 1’23”9436

Ritirati
15°giro - Mikhail Aleshin
20° giro - Graham Rahal
39° giro - Will Power

Il campionato
1. Pagenaud 555; 2. Power 512; 3. Dixon 451; 4. Castroneves 451; 5. Newgarden 446; 6. Kanaan 427; 7. Rahal 403; 8. Munoz 402; 9. Kimball 389; 10. Hinchcliffe 380.