Jacopo Rubino - Photo4Pascal Wehrlein non sarà sulla griglia 2018 di Formula 1, ma resterà almeno nella famiglia Mercedes come collaudatore. A sciogliere definitivamente i dubbi è stato il team principal Toto Wolff, ai microfoni di Sport Bild: "Lo terremo con noi offrendogli un ruolo da tester, per lasciare la sua porta aperta in vista del 2019".
Simulatore a parte, per il 23enne tedesco si può ipotizzare qualche opportunità di guidare la Freccia d'Argento nei test collettivi dopo i GP di Spagna e Ungheria, o in eventuali sessioni dedicate ai pneumatici Pirelli. E, in caso di necessità, potrebbe sostituire Lewis Hamilton o Valtteri Bottas.
"Abbiamo supportato Pascal sin dal 2013, e si è guadagnato la chance di correre in F1 dopo aver vinto il DTM nel 2015. Poi, ha affrontato due anni non facili con Manor e Sauber", ha sottolineato a Wolff. Nonostante tutto, quindi, a Stoccarda continuano a credere in lui. Pur in squadre di fondo classifica, del resto, Wehrlein è stato capace di notevoli exploit: nel 2016, da esordiente, ha portato la Manor a punti in Austria, ed è entrato più volte in Q2. Passato in Sauber per il 2017 (trovandosi curiosamente su una vettura motorizzata Ferrari), Pascal ha centrato due piazzamenti in top 10 a Barcellona e Baku, vincendo il confronto interno con Marcus Ericsson. Tutto questo non è comunque bastato a garantirsi un sedile da titolare, complice anche il rafforzato legame con Maranello da parte della scuderia svizzera, che adesso potrà sfoggiare il marchio Alfa Romeo e darà spazio al rookie Charles Leclerc.
Al momento, invece, per Wehrlein non ci sono indicazioni concrete su un possibile impegno agonistico in parallelo: ad esempio un rientro nel DTM, con la Mercedes che per il suo ultimo anno qui (prima dello sbarco in Formula E) non ha ancora ufficializzato la propria line-up. Di sicuro, è uno scenario che piacerebbe molto a Gerhard Berger, attuale boss della categoria. "Mi piacerebbe averlo con noi, non è male quando torna un ex campione", aveva dichiarato qualche settimana fa a Speedweek l'ex alfiere di Ferrari e McLaren. "Il DTM, dopo la F1, resta una delle serie più importanti per i piloti".