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30 Mag [13:12]

24 Ore del Nürburgring
L’Audi del Phoenix doma l’Inferno verde

Michele Montesano

Trionfo per il team Phoenix Racing nella 24 Ore del Nürburgring, la squadra tedesca ha ottenuto il suo sesto successo nella storica gara endurance che si snoda attraverso la foresta dell’Eiffel. L’equipaggio dell’Audi R8 GT3 composto da Kelvin van der Linde, Dries Vanthoor, Frederic Vervisch e Robin Frijns ha conquistato la 50ª edizione dell’iconica gara di durata del Nordschleife. In una sfida tirata fino all’ultimo, le Mercedes AMG del team GetSpeed si sono rivelate le rivali più agguerrite e ostiche per l’Audi del Phoenix, monopolizzando il resto del podio.

Gara tutt’altro che facile, come da tradizione nell’Inferno verde, per il Phoenix che nelle prime fasi di gara si è dovuto far largo per cercare di recuperare posizioni. Il primo colpo di scena è avvenuto nel corso della quarta ora con il duello tra i fratelli Vanthoor. I due hanno attraversato il lungo rettilineo del Döttinger Höle fianco a fianco prima dell’inevitabile contatto. Laurens ha toccato leggermente il posteriore dell’Audi di Dries, la Porsche del Manthey è andata in testacoda per poi impattare contro il guardrail mandando in frantumi un possibile bis per i vincitori della passata stagione. Nessun danno per la R8 che è balzata al comando delle operazioni sul calare della notte.



Il team Phoenix ha infatti sfruttato i ritiri dell’Aston Martin del TF Sport, con Nicki Thiim finito contro le barriere di Galgenkopf per colpa di una macchia d’olio, e della BMW del Rowe Racing di Sheldon van der Linde ferma a bordo pista dopo un problema tecnico a Bergewerk. Correndo su due strategie differenti, per tutto l’arco della notte ad animare la gara è stato l’avvicendarsi in prima posizione fra l’Audi del Phoenix e la BMW dello Schubert Motorsport. A interrompere bruscamente i sogni di gloria per la vettura di Monaco di Baviera ci ha pensato uno scroscio d’acqua che ha colto di sorpresa Alexander Sims. La M4 GT3 è uscita di pista forando l’anteriore destra per poi scivolare nelle retrovie. La GT tedesca si è poi ritirata definitivamente per un guasto al motore mentre era risalita in classifica e in lotta per il podio.

Con la BMW fuori dai giochi, e le prime luci dell’alba ad illuminare il Nordschleife è iniziato il vero duello fra Audi e Mercedes. Con una progressione impressionante dapprima di Adam Christodoulou e poi di Fabian Schiller, il team GetSpeed ha iniziato a ridurre il distacco dai battistrada. A tre ore dalla bandiera a scacchi la pioggia ha aiutato nuovamente l’equipaggio Audi. Il campione DTM Maximilian Götz, a differenza del Phoenix passato immediatamente alle rain, ha commesso l’errore di restare troppo tempo in pista con le slick perdendo di fatto ogni possibilità di vittoria.



Così è toccato a Van der Linde tagliare per primo il traguardo con oltre 55” di vantaggio sulla Mercedes, ma l’ufficialità della vittoria è arrivata solamente dopo quattro ore. Infatti il sudafricano, nell’ultima sosta, ha inavvertitamente messo in moto l’Audi durante la fase di rifornimento per poi, accortosi dell’errore, spegnerla subito. I commissari hanno comminato una sanzione di 32”, che fortunatamente non ha intaccato il trionfo, oltre una multa di 5.000 €. A completare il podio la seconda Mercedes AMG GetSpeed di Maro Engel, Jules Gounon e Daniel Juncadella.

A chiudere la top 5 l’Audi del Car Collection di Christopher Haase, Nico Müller, Patric Niederhauser e René Rast, quarta nonostante una penalizzazione di 32” per non aver rispettato il regime di bandiere gialle nella mattinata, e la R8 GT3 del Phoenix con Jakub Giermaziak, Kim Luis Schramm, Markus Winkelhock e l’italiano Michele Beretta. Sesta l’altra Audi griffata Car Collection di Mattia Drudi, Christopher Mies, Patric Niederhauser e Patrick Kolb. Scattato dall’ottavo posto, l’equipaggio della Mercedes HRT composto da Raffaele Marciello, Philip Ellis e Luca Stolz ha concluso settimo assoluto davanti la vettura gemella di Gabriele Piana, Nico Bastian, Hubert Haupt e Marvin Dienst.



Ci si aspettava molto dallo squadrone Porsche, ma tutte le 911 GT3 hanno sofferto sulla Nordschleife. Chi per problemi meccanici, chi per incidenti, le GT di Weissach non hanno particolarmente brillato. A salvare gli onori ci ha pensato il Falken Motorsport nono al traguardo con Patrick Pilet, Marco Seefried, Sven Müller e Jaxon Evans. Dopo un contatto contro le barriere rimediato a metà gara, la Lamborghini Huracan del Konrad Motorsport (nella foto sopra) è riuscita a concludere al decimo posto assoluto, seppur staccata di 3 giri dai vincitori. Dodicesimo posto assoluto e vittoria di classe SP-X per il Glickenhaus Racing che ha visto alternarsi al volante della SCG 004C Richard Westbrook, Franck Mailleux, Felipe Laser e Thomas Mutsch. Scattata dalla pole, la Ferrari 488 GT3 dell’Octane 126 dapprima è stata rallentata da una foratura, per poi alzare definitivamente bandiera bianca a causa di un cedimento meccanico.

L'ordine d'arrivo della 24 Ore del Nürburgring 2022 (top-15)

1 - Van der Linde-Vanthoor-Vervisch-Frijns (Audi R8) - Phoenix - 159 giri
2 - Christodoulou-Gotz-Schiller (Mercedes AMG) - GetSpeed - 23"273
3 - Engel-Gounon-Juncadella (Mercedes AMG) - GetSpeed - 3'33"519
4 - Haase-N Muller-Niederhauser-Rast (Audi R8) - Car Collection - 4'40"864
5 - Giermaziak-Schramm-Beretta-Winkelhock (Audi R8) - Phoenix - 6'53"468
6 - Kolb-Drudi-Mies-Niederhauser (Audi R8) - Car Collection - 7'01"159
7 - Marciello-Ellis-Stolz (Mercedes AMG) - HRT - 1 giro
8 - Haupt-Dienst-Bastian-Piana (Mercedes AMG) - HRT - 1 giro
9 - Evans-S Muller-Pilet-Seefried (Porsche 911) - Falken - 2 giri
10 - Jefferies-Pepper-Di Martino-Hacklander (Lamborghini) - Konrad - 3 giri
11 - Thyssen-Rader-Menzel-Kern (Porsche 911) - Huber - 3 giri
12 - Mutsch-Fernandez-Mailleux-Westbrook (SCG 004C) - Glickenhaus - 4 giri
13 - Fetzer-Koch-Marschall-Reicher (Audi R8) - Car Collection - 5 giri
14 - Erhart-Heimrich-Kaffer-Klasen (Audi R8) - Vitesse - 6 giri
15 - Kramer-Bruck-Kranz-Veremenko (Porsche 911 Cup) - KKramer - 8 giri