Michele Montesano
In occasione della Monterey Car Week in California, Acura ha presentato la ARX-06, la LMDh con cui la Casa giapponese gareggerà nella classe GTP dell’IMSA WeatherTech SportsCar Racing a partire dalla prossima stagione. L’esordio avvererà in occasione della 24 Ore di Daytona e a portare in pista il prototipo saranno il Wayne Taylor Racing e il Meyer Shank Racing.
Dopo aver effettuato i primi
test in Francia, fra il Paul Ricard e Magny-Cours, la LMDh è stata trasportata in America dove verrà sottoposta ad ulteriori sessioni di collaudo e simulazioni gara. Nel frattempo, Acura ha finalmente tolto i veli dalla sua ARX-06, mostrando le sue linee definitive oltre a svelare alcuni dati tecnici del prototipo.
Basata sul telaio Oreca LMP2, la ARX-06 è nata in sinergia fra la struttura francese diretta da Hugues de Chaunac, la HPD (Honda Performance Development) e l’Acura Design Studios. Confermato l’elaborato frontale a doppio elemento con il musetto sormontato da un profilo alare che collega i due fari, il tutto per migliorare l’efficienza e la stabilità aerodinamica sull’asse anteriore.
Anche nella vista laterale si può notare il minuzioso studio eseguito fra galleria del vento e CFD. I passaruota anteriori inglobano gli specchietti retrovisori, mentre le fiancate inferiormente sono rastremate e sopra presentano gli sfoghi per raffreddare la Power Unit. Il cupolino dell’abitacolo è sormontato da un generoso airbox. Questo prosegue con una pinna che arriva fino all’alettone posteriore per stabilizzare il retrotreno della vettura e ridurre gli angoli di imbardata.
Per quanto concerne il propulsore, in Acura hanno optato per un V6 biturbo da 2.4 litri con un angolo della V a 90° per abbassare il baricentro e migliorare le capacità dinamiche del veicolo. Inoltre, la camera di combustione è stata progettata per funzionare con carburante sintetico, prodotto da fonti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio. Grazie all’esperienza maturata in Formula 1, sono stati sviluppati e realizzati interamente da HPD il brake-by-wire, il software che gestisce il controllo dinamico del veicolo oltre ai sistemi che controllano la parte ibrida, costituita dal motogeneratore Bosch e dalle batterie di Williams Advanced Engineering. A completare il pacchetto la trasmissione della Xtrac.
Rispetto agli altri produttori, Acura porterà in pista la LMDh con il propulsore più piccolo. La Casa nipponica si dovrà confrontare con il V8 biturbo 4.0 litri di BMW, il V8 biturbo 4.6 della Porsche e addirittura il V8 5.5 di Cadillac. Ciò nonostante Pierre Descamps, a capo del reparto HPD che si è occupato della progettazione del propulsore che spingerà la ARX-06, ha assicurato che la Power Unit sarà in grado di garantire i 500 kW sull’asse posteriore consentiti dal regolamento.