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2 Mar [19:29]

Adelaide, gare: vincono i campioni

Silvano Taormina

Con il tradizionale appuntamento di Adelaide ha preso il via la stagione 2014 del V8 Supercars Championship, edizione numero diciotto della popolare serie australiana. Davanti agli oltre ottantamila spettatori che hanno affollato il tracciato cittadino ricavato all'interno di East Parklands, lo spettacolo, così come qualche polemica che talvolta si genera anche a queste latitudini, non è mancato. Scorrendo le classifiche delle tre manches è impossibile non constatare che in nomi al vertice sono quelli di coloro che alla vigilia venivano accreditati come i favoriti. Le coppe dei vincitori sono infatti finite nelle mani di Jamie Whincup, Craig Lowndes e James Courtney che, forti della loro esperienza e dei vari titoli che possono vantare, hanno portato al successo le loro Holden ufficiali.

La prima gara del week-end, andata in scena sabato pomeriggio, può sintetizzarsi nella lotta al vertice tra i piloti del Triple Eight. Al via il poleman Whincup apre un varco al compagno Lowndes, lasciando quest'ultimo condurre le prime fasi, prima di riappropriarsi definitivamente della leadership durante il valzer dei pit-stop. Sul podio anche Van Gisbergen (Tekno), a tratti apparso in grado di impensierire il duo di testa. Archiviata una prima gara piuttosto tranquilla, è in quella disputata poco dopo al tramonto che si sono registrati i primi sentori di una stagione che si preannuncia avvincente.

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Nella foto, Jamie Whincup

Se il dominio di Lowndes (nella foto in alto) non è stato mai in discussione, con il vincitore della recente Bathurst 1000 autore di un flag-to-flag dopo la pole conquistata in Q2, è alle sue spalle che si è vissuto uno dei momenti più intensi del week-end, ovvero la lotta per il secondo posto tra McLaughlin (Polestar GRM) e Whincup. Il talentuoso neozelandese, scattato dalla prima fila con la debuttante Volvo, nelle prime fasi ha dovuto cedere la piazza d'onore al pentacampione di casa Red Bull. Grazie ad un pit-stop anticipato, e soprattutto alla sua grinta, si è riportato in seconda posizione prima di subire il ritorno del rivale negli ultimissimi giri. La tornata finale ha offerto uno spettacolo che ha deliziato spettatori e addetti ai lavori. Whincup ha attaccato McLaughlin soprovanzandolo all'esterno del tornantino e, dopo aver percorso le ultime curve appaiato alla S60 che tentava di rifarsi sotto, ha commesso un piccolo errore all'ultima piega che ha permesso all'alfiere del Polestar GRM di concludere al secondo posto. Una di quelle immagini che possono fungere da spot per il campionato e che in breve diventano virali sui social network.

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Nella foto, Scott MacLaughlin

Lo spettacolo non è mancato nemmeno nella prova conclusiva del week-end, questa volta dovuto ad incidenti vari e penalità discutibili. Al termine degli shoot-out la pole era finita nelle mani di Shane Van Gisbergen, determinato a rifarsi dopo che in gara 2 è stato protagonista di due contatti. Il neozelandese però, anche in questa occasione non è stato esente da errori e, durante il restart che ha fatto seguito ad una caution dovuta ad un contatto di Davison (Erebus) con il muro, ha anticipato i semafori verdi beccandosi una penalità. Nello stesso restart si è verificato una spettacolare carambola innescata da Tander (HRT) e che ha coinvolto anche Mostert (FPR), Pye (DJR) e Holdsworth (Erebus).

Ad avere la peggio è stato Bright (BJR), finito a testa in giù prima e violentemente a muro poi, per fortuna senza alcuna conseguenza fisica. Nel frattempo in testa si installava Lowndes mentre Whincup, fino a quel momento secondo, subiva un drive-through per una irregolarità al pit-stop. Rientrato a centro gruppo, ha perso ulteriormente tempo dopo un contatto con la Nissan di Caruso (Kelly). La lotta per il vertice si è risolta negli ultimi sette giri, in una corsa contro il tempo prima con la bandiera a scacchi esposta poco prima dello scadere delle due ore regolamentari. Courtney (HRT), risalito in seconda piazza, si è fatto sotto ad un cauto Lowndes, impegnato a gestire un quantitativo di carburante appena sufficiente a concludere la gara.

Sul podio, nonostante tutto, ci ha rimesso piede anche Van Gisbergen redimendosi in parte degli errori nelle fasi iniziali. Il terzo posto poteva essere appannaggio di McLaughlin, risalito in zona podio dalla decima piazzola in griglia prima di arrestarsi per un problema alla batteria. In top-five anche Coulthard (BJR) e Rick Kelly (Kelly), a loro volta pungolati dai commissari per eccesso di velocità in pit-lane. Gare da dimenticare per la Ford. Winterbottom (FPR) non è riuscito ad andare oltre la quarta posizioni nelle prove del sabato prima di finire a muro in gara 3, l'atteso Moster si è fatto notare per gli incidenti. Difficile il debutto di Davison con la Mercedes, così come quello assoluto di Dahlgren (Polestar GRM) con la Volvo, raramente intravisto in top-ten. Al termine della season-opener la classifica piloti vede Lowndes al comando davanti a Coulthard e Van Gisbergen. Il prossimo appuntamento è fissato tra due settimane all'Albert Park di Melbourne per la tradizionale prova extra-campionato a contorno del Gran Premio d'Australia.

Sabato 1 marzo, gara 1

1 - Jamie Whincup (Holden) – Triple Eight - 39 giri 53'57''515
2 - Craig Lowndes (Holden) – Triple Eight - 2''777
3 - Shane Van Gisbergen (Holden) – Tekno - 7''842
4 - Mark Winterbottom (Ford) – FPR - 13''906
5 - Fabian Coulthard (Holden) – BJR - 19''236
6 - Rick Kelly (Nissan) – Kelly - 24''028
7 - Scott McLaughlin (Volvo) – Polestar GRM - 24''461
8 - Jason Bright (Holden) – BJR - 24''748
9 - James Courtney (Holden) – HRT - 31''172
10 - Scott Pye (Ford) – DJR - 32''804
11 - Garth Tander (Holden) – HRT - 33''431
12 - Russell Ingall (Holden) – Dumbrell - 35''994
13 - Will Davison (Mercedes) – Erebus - 36''448
14 - David Wall (Ford) – DJR - 39''728
15 - Tim Slade (Holden) – Walkinshaw - 40''498
16 - Todd Kelly (Nissan) – Kelly - 43''705
17 - Lee Holdsworth (Mercedes) – Erebus - 44''696
18 - Michael Caruso (Nissan) – Kelly - 59''082
19 - Jack Perkins (Ford) – FPR - 59''387
20 - James Moffat (Nissan) – Kelly - 1 giro
21 - Robert Dahlgren (Volvo) – Polestar GRM - 1 giro
22 - Nick Percat (Holden) – HRT - 4 giri
23 - Dale Wood (Holden) – BJR - 7 giri

Giro più veloce: Jason Bright 1'21''404

Ritirati
12° giro – David Reynolds
21° giro – Chaz Mostert

Sabato 1 marzo, gara 2

1 - Craig Lowndes (Holden) – Triple Eight - 39 giri 56'12''927
2 - Scott McLaughlin (Volvo) – Polestar GRM - 4''732
3 - Jamie Whincup (Holden) – Triple Eight - 5''559
4 - Mark Winterbottom (Ford) – FPR - 14''795
5 - Fabian Coulthard (Holden) – BJR - 15''022
6 - Chaz Mostert (Ford) – FPR - 15''323
7 - Garth Tander (Holden) – HRT - 15''671
8 - Michael Caruso (Nissan) – Kelly - 24''555
9 - Todd Kelly (Nissan) – Kelly - 25''273
10 - Will Davison (Mercedes) – Erebus - 25''519
11 - Rick Kelly (Nissan) – Kelly - 26''382
12 - James Moffat (Nissan) – Kelly - 28''355
13 - Russell Ingall (Holden) – Dumbrell - 28''708
14 - Tim Slade (Holden) – Walkinshaw - 29''626
15 - Nick Percat (Holden) – HRT - 34''673
16 - Shane Van Gisbergen (Holden) – Tekno - 35''019
17 - Lee Holdsworth (Mercedes) – Erebus - 35''786
18 - James Courtney (Holden) – HRT - 37''553
19 - David Reynolds (Ford) – FPR - 38''062
20 - Scott Pye (Ford) – DJR - 39''875
21 - Jason Bright (Holden) – BJR - 45''878
22 - Jack Perkins (Ford) – FPR - 46''936
23 - Robert Dahlgren (Volvo) – Polestar GRM - 48''787
24 - Dale Wood (Holden) – BJR - 19''238

Giro più veloce: Jamie Whincup 1'21''531

Ritirato
37° giro – David Wall

Domenica 2 marzo, gara 3

1 - James Courtney (Holden) – HRT - 76 giri 1.57'52''938
2 - Craig Lowndes (Holden) – Triple Eight - 0''665
3 - Shane Van Gisbergen (Holden) – Tekno - 4''857
4 - Fabian Coulthard (Holden) – BJR - 5''657
5 - Rick Kelly (Nissan) – Kelly - 5''907
6 - Tim Slade (Holden) – Walkinshaw - 6''795
7 - David Reynolds (Ford) – FPR - 7''567
8 - David Wall (Ford) – DJR - 8''853
9 - James Moffat (Nissan) – Kelly - 10''752
10 - Dale Wood (Holden) – BJR - 32''704
11 - Jack Perkins (Ford) – FPR - 1 giro
12 - Mark Winterbottom (Ford) – FPR - 1 giro
13 - Garth Tander (Holden) – HRT - 3 giri
14 - Michael Caruso (Nissan) – Kelly - 5 giri
15 - Jamie Whincup (Holden) – Triple Eight - 8 giri
16 - Lee Holdsworth (Mercedes) – Erebus - 10 giri
17 - Russell Ingall (Holden) – Dumbrell - 16 giri

Giro più veloce: Lee Holdsworth 1'21''652

Ritirati
2° giro – Todd Kelly
9° giro – Will Davison
12° giro – Robert Dahlgren
13° giro – Scott Pye
13° giro – Jason Bright
13° giro – Chaz Mostert
65° giro – Scott McLaughlin
71° giro – Nick Percat

La classifica piloti
1. Lowndes 282; 2. Coulthard 230; 3. Van Gisbergen 221; 4. R. Kelly 198; 5. Courtney 192; 6. Winterbottom 189; 7. Whincup 174; 8. Slade 163; 9. Tander 150; 10. Moffat 140;