Michele Montesano
La C43 a motore Ferrari segna la fine di un ciclo. La monoposto di Formula 1, realizzata in Svizzera a Hinwil, sarà l’ultima nata dalla collaborazione fra Sauber e Alfa Romeo. Dal prossimo anno, infatti, il team svizzero inizierà a cambiare pelle per accogliere l’arrivo dell’Audi che entrerà nel Circus a partire dal 2026. C’è dunque ancora tempo per un ultimo giro di valzer che vedrà, per il secondo anno consecutivo, Valtteri Bottas e Guanyu Zhou rivestire il ruolo di alfieri del team elvetico.
Nata a fine 2017, per volere dell’allora presidente di FCA Sergio Marchionne, la partnership fra Alfa Romeo e Sauber ha visto nel 2022 la sua miglior stagione, coronata con il sesto posto nel campionato costruttori. Conclusa la lunga militanza in Mercedes, Bottas ha potuto finalmente mostrare le sue abilità di prima guida ottenendo il decimo posto nella classifica riservata ai piloti. Protagonista del pauroso incidente di Silverstone, Zhou è stato il primo cinese a prendere parte ad un GP di Formula 1 rivelandosi, in alcune occasioni e soprattutto in qualifica, più veloce del finlandese. L’obiettivo, per entrambi i piloti, sarà certamente quello di ripetere quanto di buono fatto nella passata stagione, per ambire a una riconferma in squadra.
Il direttore tecnico Jan Monchaux ha spiegato che il maggior lavoro si è concentrato sul corpo vettura e sul retrotreno. La C43 (finalmente viene presentata una monoposto 2023 nuova e non solo la livrea) presenta delle pance più rastremate e compatte, così come il cofano motore decisamente più sagomato. Da notare il diverso disegno dell’Airbox, per seguire il nuovo regolamento in termini di sicurezza. L’obiettivo è di migliorare la stabilità del posteriore della monoposto, vero tallone d’Achille nelle curve veloci della C42. Nuova anche la livrea con il nero che ha preso il posto del bianco presente fino alla passata stagione, scelta cromatica adottata per rendere omaggio al nuovo main sponsor Stake. Con l’uscita di Robert Kubica, a rivestire il ruolo di terzo pilota sarà Theo Pourchaire.
La vera novità, oltre alla monoposto, riguardano il ponte di comando. Il trasferimento del team principal Frédéric Vasseur in Ferrari ha accelerato la rivoluzione Audi. Andreas Seidl, proveniente dalla McLaren, ricoprirà il ruolo di CEO nel team svizzero. Un ritorno a casa per l’ingegnere tedesco che ha già lavorato in Sauber nel periodo targato BMW. Seidl ha inoltre condotto alla vittoria nella 24 Ore di Le Mans e nel FIA WEC la LMP1 della Porsche, marchio appartenente al gruppo Volkswagen, occupando il ruolo di team principal. Spetterà invece all'italiano Alessandro Alunni Bravi, già managing director e recentemente nominato team representative, traghettare la Sauber verso la nuova era Audi.
Non solo presente, in Svizzera si sta lavorando anche in vista dell’ingresso di Audi che, nel mese di gennaio, ha già acquisito una quota di minoranza del Gruppo Sauber. Il costruttore tedesco sta inoltre investendo, sia a livello di personale che di mezzi, nella sua struttura di Neuburg dove verranno realizzate le Power Unit che dal 2026 equipaggeranno le monoposto di Hinwil.
Cosa ne sarà invece della presenza di Alfa Romeo nel mondo del motorsport? Jean-Philippe Imparato, CEO del marchio del Biscione, ha fatto sapere che sono al vaglio diverse opzioni. Non solo Formula 1, Alfa Romeo potrebbe rientrare anche nel Mondiale Endurance. Attualmente nulla è ancora stato deciso ma, con ogni probabilità, ogni dubbio verrà sciolto verso la metà dell’anno.