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3 Ago [12:59]

Alla scoperta di Ocon
talento destinato alla F1

Massimo Costa

In neanche 12 mesi, la Francia si è ritrovata con due piloti capaci di vincere un Gran Premio di F1 al volante di monoposto di centro classifica. Prima Pierre Gasly con l'Alpha Tauri-Honda a Monza 2020, domenica scorsa Esteban Ocon con la Alpine-Renault a Budapest. Due ragazzi provenienti da famiglie economicamente modeste, ma che hanno costruito la loro carriera grazie al supporto di sponsor, amici, che credevano nel loro talento fin da quando gareggiavano nel karting. Se Gasly ha trovato nella Red Bull l'elemento fondamentale per proseguire la propria carriera, Ocon deve tutto a Gwen Lagrue, manager che lo ha allevato quando era ragazzino inserendolo nella Academy Lotus dell'epoca e che ultimamente (ora che è in orbita Mercedes) ha portato il kartista Andrea Antonelli alla corte di Toto Wolff.

Nel 2012, Ocon ha debuttato a 15 anni in monoposto partecipando alla F.Renault ALPS, la serie italiana, e alla Eurocup Renault col team Koiranen. Al debutto a Monza, nella ALPS, Esteban ha mostrato subito il suo talento qualificandosi nella top 10 e ottenendo nelle due corse un ottavo e un quinto posto. Non era facile considerando la competitività della categoria. Per non parlare della sua prima apparizione nella Eurocup, subito quinto nella gara 2 di Alcaniz. E proprio in quella occasione si è verificato un episodio a dir poco incredibile. La FFSA, la Federazione francese, non gli aveva rilasciato la licenza internazionale in quanto Ocon aveva scelto la Formula Renault e non la Formula Academy, organizzata dalla stessa FFSA, per muovere i primi passi nel mondo delle monoposto. La Federazione nazionale che mette i bastoni tra le ruote a un proprio pilota...



C'era grande agitazione alla vigilia dell'appuntamento di Alcaniz, ma rapidamente si è trovata una via di uscita. Grazie all'interessamento dello stesso Lagrue, della Fastlane Promotion di Domenico Porfiri e Barbara Petrivelli (organizzatori storici della serie Renault tricolore), e alla disponibilità della CSAI, Ocon ha ottenuto la licenza italiana e così ha potuto correre. Durante quella stagione, Ocon non ha vinto gare, ma si è migliorato di volta in volta fino a raggiungere podi. L'anno seguente è passato al team ART Junior concludendo la Eurocup Renault al terzo posto preceduto da Gasly (campione della serie) ed Oliver Rowland (oggi protagonista in Formula E). Al termine della stagione, Ocon ha sostenuto un test con la Dallara della World Series Renault 3.5 ad Alcaniz andando subito fortissimo e ha debuttato nella F3 direttamente a Macao con il team Prema, ottenendo un notevole decimo posto. E' stata la chiave per entrare nella F3 europea con la squadra italiana, nella foto sotto.



Nel 2014, Ocon nella difficile serie cadetta ha segnato la differenza, vincendo nove gare e conquistando il titolo al debutto. Alle sue spalle nella classifica generale l'esperto Tom Blomqvist e un altro debuttante di cui si sentirà parlare... Max Verstappen. Tra il francese e l'olandese si è verificato più di uno screzio in pista, con Verstappen sempre sopra le righe. In quel campionato, c'erano anche Antonio Fuoco (quinto) e Antonio Giovinazzi (sesto). Come premio per la vittoria nella F3, a fine stagione la Lotus lo ha fatto debuttare nei test F1 di Yas Marina permettendogli anche di partecipare al turno libero del venerdì. Per Ocon, il sogno che si trasforma in realtà.

Il 2015 lo ha visto protagonista della GP3 (l'attuale rinnovata F3) ed è stata grande battaglia con Luca Ghiotto. Il campionato si è deciso all'ultima gara e Ocon lo ha vinto per appena 8 punti di vantaggio. Nel frattempo le cose erano cambiate per quanto concerne l'Academy Lotus, svanita. Ocon però è caduto in piedi, come si suol dire, entrando sempre via Lagrue, nell'orbita Mercedes. Ecco quindi la possibilità di svolgere due test F1 con la Force India-Mercedes, a Barcellona e Spielberg, e anche la chance di guidare la Mercedes DTM. Ed è stato proprio il DTM la destinazione di Ocon, non la F2 quindi, per il 2016. Esteban però, ha continuato a guidare vetture di F1: la Renault a Barcellona e addirittura la Mercedes a Silverstone per due giorni.



Il suo talento è sempre più evidente. Con la Renault ha affrontato le prove libere del venerdì nei GP di Spagna, Gran Bretagna, Ungheria e Germania e finalmente è arrivato il debutto vero in F1 partecipando agli ultimi otto Gran Premi del 2016 con il team Manor motorizzato Mercedes. L'impegno nel DTM è stato sospeso a metà stagione. Il resto della storia è noto con il passaggio alla Force India nel 2017 e la conferma nel 2018. Rimangono impressi nella mente i bei risultati in qualifica di Monza 2017 e Spa 2018, terzo in entrambe le occasioni, i duelli anche eccessivi con il compagno di squadra Sergio Perez, i positivi risultati conseguiti in gara. Unica macchia, l'errore da doppiato nel GP del Brasile 2018 quando ha urtato il leader di quella gara, Verstappen e successiva mezza rissa. 

Nel 2019, Ocon è rimasto fuori dalla Force India, rilevata da Lawrence Stroll, per far spazio a Lance Stroll e si scatenarono le polemiche. Come è possibile lasciare a piedi un talento come Ocon? E' stato possibile. Il 2019 lo ha così vissuto da terzo pilota della Mercedes, mai guidata neanche in un test. A fine anno, Wolff gli ha dato il via libera nuovamente con la Renault che lo ha ingaggiato per il 2020, svolgendo due giornate di test a Yas Marina 2019. Nel 2020, il ritorno nel Mondiale, una stagione difficile cui è pesato l'anno sabbatico, ma ha comunque ottenuto un secondo posto nel pazzo GP di Sakhir. Quest'anno, alti e bassi con l'Alpine-Renault fino alla incredibile vittoria di Budapest, altra gara pazzerella per il suo strano svolgimento.
RS Racing