Jacopo Rubino - Photo4Dalla gara del 2001 in Australia, a quella di questo weekend in Canada: Fernando Alonso è pronto a toccare il traguardo dei 300 Gran Premi in Formula 1, un muro varcato ad oggi soltanto da Rubens Barrichello, Jenson Button e Michael Schumacher, avversari contro i quali lo spagnolo ha incrociato le armi durante il proprio cammino.
Un cammino che ha visto Alonso raccogliere, suo malgrado, poche soddisfazioni negli ultimi anni: non vede il podio dal 2014, ottenuto in Ungheria in una delle peggiori stagioni Ferrari, il gradino più alto addirittura dal 2013. Il triennio McLaren-Honda è stato costellato di problemi tecnici, sta andando meglio in questo 2018 con il passaggio al motore Renault (è settimo nel Mondiale), ma i risultati a cui ambisce l'asturiano sarebbero ben altri. E a Montreal toccherà giocare in difesa: "Sarà un circuito difficile per noi, ma con il nostro pacchetto stiamo facendo progressi di gara in gara", dice Fernando aprendo un piccolo spiraglio di speranza. "In Canada abbiamo visto tante volte il meteo variabile, questo potrebbe offrirci qualche opportunità. Sta a noi trarre vantaggio da ogni occasione".
Sulla pista intitolata a Gilles Villeneuve, Alonso ha vinto con la Renault nel 2006, l'anno del suo secondo iride. "Mi è sempre piaciuto correre qui. È la combinazione fra un grande tracciato, con caratteristiche da cittadino, e una bella città da visitare. Per me è un posto speciale, ancora di più questo fine settimana in cui celebro i miei 300 Gran Premi".
L'ideale sarebbe farlo con un risultato significativo, per poi lanciarsi alla volta di Le Mans: nel prossimo weekend, il samurai di Oviedo disputerà la sua prima 24 Ore con la Toyota, per tentare di aggiungere un altro tassello nella caccia alla Tripla Corona. Le premesse sono incoraggianti: ha vinto la tappa d'esordio del WEC a Spa, insieme ai compagni Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima, e domenica scorsa ha siglato il miglior tempo del test day. "La macchina andava bene da subito, poi si trattativa di familiarizzare con il circuito: sono stato al simulatore, ho studiato gli onboard passati, ma la realtà è sempre diversa. È stata una giornata interessante e molto divertente", ha raccontato Fernando. Ma ora testa alla F1.