Jacopo RubinoDopo Marc Marquez, ieri è stato il turno di Dani Pedrosa e Tony Cairoli: anche per loro, sul circuito di Spielberg, è arrivata l'occasione di provare il brivido di una Formula 1, la Red Bull RB8 del 2012 vestita con i colori Toro Rosso.
Per lo spagnolo, un regalo che adesso ha quasi il sapore del "contentino", vista la fresca notizia del suo divorzio con la Honda alla fine di questa stagione di MotoGP, mentre la stella azzurra del motocross ha vissuto questa esperienza dopo aver già mostrato più volte le proprie doti al volante nelle varie edizioni disputate del Rally di Monza.
"Essere in moto è come andare su un cavallo selvaggio, in macchina invece si va super veloci con qualcosa di incollato all'asfalto. È incredibile, sono veramente sorpreso", ha raccontato un entusiasta Pedrosa a fine giornata. "La rapidità in curva è pazzesca, la pressione sul collo e fortissima ma la vettura vorrebbe andare ancora più forte. Sono davvero impressionato. Le sensazioni che si avvertono sono irreali, ogni volta si impara qualcosa di nuovo". Il fantino catalano tornerà al Red Bull Ring per il Gran Premio d'Austria di agosto, di nuovo sulla RC213V.
Non meno emozionato è stato il suo collega Cairoli, premiato per il nono titolo iridato del motocross ottenuto scorso anno. Assistito da Mark Webber, il centauro siciliano si è ambientato effettuando prima due run con una vecchia Formula Renault 3.5, e poi con quattro uscite sulla F1 per completare venti giri. "Ciò che mi ha impressionato maggiormente è la grande tecnologia della macchina, l’accelerazione, la potenza e la frenata senza limite", ha poi spiegato. "Ho provato un'adrenalina incredibile, anche se credo di dover fare ancora bene l’occhio alla pista e a un modo di guidare totalmente diverso dal motocross e dal rally a cui sono abituato. La difficoltà maggiore, per me, è stata proprio passare dall’estrema sensazione di libertà che provo con la moto, alla poca mobilità dell'abitacolo in cui sei legato perché è estremamente importante essere stabili".