Jacopo RubinoAnche la Super Formula ha scelto di spegnere i motori: è stata cancellata la seconda tranche di test precampionato, che avrebbe dovuto svolgersi a Suzuka il 3 e 4 aprile. Questa settimana la serie giapponese è stata un caso unico al mondo, scegliendo di disputare le prove al Fuji il 24 e 25 marzo. Seppur a porte chiuse, rischia davvero di essere l'ultimo evento automobilistico di un certo spessore da qui a diverso tempo, a causa dell'emergenza Coronavirus che si è trasformata in una pandemia su scala globale.
La decisione di girare al Fuji non era stata però condivisa da tutti: il campione in carica Nick Cassidy, su Twitter, alla vigilia aveva ad esempio ammesso di non sentirsi a proprio agio. Adesso lo stop, purtroppo saggio, considerando che anche nel territorio nipponico i contagi sono in aumento e hanno superato quota 1500, con la capitale Tokyo come principale focolaio. Come spiegato dall'organizzatore Japan Race Promotion, "varie zone dove hanno sede le squadre hanno richiesto l'isolamento. È stato ritenuto necessario rispondere alle misure prese per evitare l'infezione, garantendo la salute delle parti interessate".
Oggi e domani al Fuji dovevano invece provare i protagonisti dell'altro grande campionato del Sol Levante, il Super GT, ma anche in questo caso
i test sono stati annullati.
Per quanto riguarda la Super Formula, rinviati i primi due round in calendario, la partenza dell'edizione 2020 sarebbe in programma ad Autopolis il 16-17 maggio. In realtà, è estremamente probabile che ci siano ulteriori slittamenti. Juri Vips, pupillo Red Bull in forze al team Mugen, è uno dei piloti stranieri probabilmente "costretto" a trattenersi nel paese asiatico a tempo indefinito per evitare complicazioni logistiche, ad esempio con un blocco sui voli. "Avrei voluto tornare a casa e far visita alla mia famiglia, ma ho pensato che potrei non essere in grado di tornare qui. Non voglio dover saltare una gara", ha affermato l'estone.