5 Apr [13:03]
Anteprima Sakhir
Intervista a Luca Ghiotto
Massimo Costa
Ci siamo. Tra poche ore il circuito di Sakhir sarà invaso dalle monoposto Dallara-Mecachrome di F2 che apriranno il weekend del Bahrain. Il format, dopo le voci che circolavano nel 2017, purtroppo rimarrà il medesimo: un turno libero, una qualifica, due gare con la seconda che avrà lo schieramento invertito per i primi otto in base all'ordine di arrivo della prima corsa. Peccato, si poteva finalmente cogliere l'occasione per aprire alla tanto attesa seconda qualifica che avrebbe portato maggiore "onestà" sportiva alla serie, ma tant'è.
Due gli italiani al via, Luca Ghiotto e Antonio Fuoco mentre due sono anche le squadre tricolori, Prema e Trident. Da registrare l'uscita di scena della Rapax. Da Praga vi sarà un nuovo team, Charouz, che arriva dal mondo World Series ed accoglie il nostro Fuoco. Da registrare anche il rientro del team inglese Carlin e l'uscita di Racing Engineering, formazione spagnola storica della categoria.
Ghiotto, dopo la bella stagione 2017 con Russian Time, difenderà i colori della squadra di Adrian Campos: "Sono fiducioso, i test sono andati molto bene, mi è piaciuto l'approccio del team e il programma di lavoro che è stato imbastito. La base della monoposto, considerando che si partiva da zero perché è nuova e che abbiamo avuto soltanto sei giornate di test, mi soddisfa. Abbiamo capito quali sono le cose che lavorano meglio e siamo stati consistenti nella simulazione gara".
Come vedi il livello del campionato?
"Siamo tutti molto vicini, penso che il livello qualitativo sia più alto rispetto allo scorso anno. Da quel che si è visto nei test, i primi dieci sono racchiusi in 3-4 decimi ed è poco considerando che abbiamo girato su piste lunghe. In poche parole, sarà tosta, non bisogna sbagliare niente e gestire bene le gomme, che è poi la cosa fondamentale in questa categoria".
Chi è favorito secondo te alla vittoria finale?
"Come detto, siamo in tanti. Le coppie di piloti ART, DAMS e Carlin partono con buoni presupposti, poi ci metto De Vries della Prema e anche il team Charouz che ha le capacità di poter crescere. Poi, anche il mio ex compagno Markelov, anche se nei test si è nascosto. Sicuramente vedo in aumento il numero dei vincitori delle singole gare. Per esempio, mi ha colpito Maini che pur essendo un rookie con Trident ha fatto molto bene nei test. Insomma, mi pare un campionato diverso rispetto a quello del 2017 e anche del 2016, molto aperto".
Come giudichi la nuova monoposto?
"Lo stile di guida rispetto alla Dallara precedente è completamente diverso, la reazione del turbo si sente parecchio anche se i cavalli alla fine, come potenza massima, sono gli stessi. Anche il sound è differente. La monoposto ha tanto carico nelle curve veloci, l'ala anteriore è più larga e il grip è notevole. Ci sarà un bel passo in avanti per quanto riguarda i tempi sul giro, ma forse a Sakhir il divario rispetto al 2017 non sarà accentuato per via del caldo secco. Non vedo l'ora di iniziare, la qualifica si terrà di sera (venerdì, ore 19 italiana, ndr) e quindi a differenza di quando affronteremo le due gare, con una temperatura più fresca. Sarà una sessione molto interessante".