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6 Feb [16:15]

Arrivano i numeri stilizzati,
il WTCR si ispira alla MotoGP

Jacopo Rubino

Il WTCR prende spunto dalla MotoGP, o dalla NASCAR: da questa stagione lo stile dei numeri di gara diventa libero per ogni pilota. L'obiettivo di Eurosport Events è quello di mettere in risalto la personalità dei protagonisti al via, aumentando allo stesso tempo l'interesse degli appassionati e aprendo nuove possibilità a livello di merchandising, con prodotti su misura per tutti i team e i rispettivi portacolori. Un ulteriore passo avanti rispetto alla semplice scelta della "tabella", introdotta dal 2018 con il passaggio al nuovo regolamento tecnico.

I numeri stilizzati troveranno diverse applicazioni pratiche: sulle tute da gara (dove sarà obbligatorio, così come nella maglia sottotuta), ma anche sul casco e in generale nell'abbigliamento d'ordinanza delle scuderie, oltre che sulla targa identificativa per le inquadrature onboard nell'abitacolo. E allo stesso modo i nuovi numeri verranno implementati nelle grafiche TV, nei pannelli della pit-lane e in tutto il materiale informativo del Mondiale e dei suoi singoli eventi.

A sfruttare questa opportunità è stato in primis il nostro Gabriele Tarquini, che forte del titolo di campione in carica ha deciso di sfoggiare il numero 1: "Ho lasciato il 30, il mio portafortuna", ha raccontato l'abruzzese della Hyundai. "Il mio logo sarà GT1, mettendo assieme le mie iniziali con l'1. E ho scelto di combinarlo con l'immagine di un cinghiale perché tutti mi chiamavano così all'inizio della mia carriera". Il "Cinghio", appunto.



Esteban Guerrieri, alfiere Honda (sarà ancora al via con il team Munnich), ha invece deciso di associare l'86 alla figura della tigre: "Non è il mio animale preferito, ma segue la preda, analizza la situazione e attacca quando è sicuro. È un po' il mio carattere, anche se non sono solitario allo stesso modo. A volte però preferisco lavorare da solo, e migliorarmi in ogni aspetto".

In questi giorni anche Kevin Ceccon ha lavorato sullo stile del proprio numero, che sarà sempre il 31. "L'idea di base è di avere il colore rosso, come nel mio casco", ha anticipato ad Italiaracing l'alfiere del Team Mulsanne, che rimane al volante dell'Alfa Romeo Giulietta sviluppata da Romeo Ferraris. "E in più vorrei sottolineare la mia italianità, la stessa della vettura che guiderò".