28 Apr [11:24]
Baku - Gara 1
Albon vince una corsa pazza
Massimo Costa
Leggi la classifica e pensi: tutto normale, ha vinto chi è partito dalla pole. Invece, non è stato assolutamente così perché la prima gara di Baku è stata pazza, caratterizzata da sorpassi, errori a volontà, guasti meccanici che mettono una volta di più la Mecachrome con le spalle al muro. Sembra infatti di essere tornati al 2005, al primo anno della GP2, quando le monoposto si bloccavano in partenza o al pit-stop. Un passo indietro inaccettabile per una serie che dovrebbe essere l'ultimo step prima della F1, che adotta l'Halo, le gomme Pirelli a due mescole e quant'altro, poi non fa partire le vetture. Ma tant'è, nulla di nuovo sotto il sole verrebbe da dire.
Meno male che ci sono loro, i piloti, che riescono sempre a far divertire. Ha vinto Albon, pilota del team DAMS, dalla lunga carriera in monoposto iniziata nel 2012 in F.Renault 2.0, ex Junior Red Bull, ex Junior Gravity Lotus, finalmente al primo successo in Formula 2, categoria che affronta per il secondo anno dopo la prima stagione vissuta con ART. Albon aveva ottenuto una mirabolante pole e nelle prime fasi di gara se l'era giocata bene riuscendo a superare nel corso del giro iniziale George Russell che lo aveva sopravanzato.
Ma il pit-stop gli ha giocato contro, sosta non perfetta per gli uomini DAMS, e quando il ragazzo thailandese, ma inglese a tutti gli effetti, è tornato in pista si è trovato terzo dietro a Russell e Nyck De Vries. Al 19° giro, la corsa è ripresa da una situazione di safety-car (chiamata per l'uscita di Roy Nissany che occupava la quinta posizione), e subito è scoppiato il caos. Alla staccata della prima curva, De Vries si è buttato all'interno di Russell, ma è arrivato lunghissimo. Anche l'inglese ha sbagliato il punto di frenata, ma quando ormai in via di fuga cercava di sterzare si è ritrovato l'olandese che gli sbarrava la strada. Pure Albon è arrivato al limite permettendo ad Antonio Fuoco, quarto, di superarlo e portarsi al comando.
Fuoco ha tenuto testa al gruppo fino al giro 24, quando ha dovuto cedere all'attacco di Albon, favorito dal DRS, e poi è accaduta la stessa cosa con Jack Aitken, strepitoso nel recupero considerando che in partenza aveva stallato. Albon si è così involato verso il successo che lo proietta al secondo posto in campionato con 41 punti contro i 47 del leader Lando Norris. L'inglese del team Carlin ha stallato al via del giro di ricognizione ed è partito dai box. Bravissimo nel risalire posizione su posizione, non ha commesso errori ed ha firmato un sesto posto che vale oro e soprattutto la seconda fila per gara 2.
Sul podio con Albon è dunque salito Aitken, pilota del team ART e del programma Junior Renault. Un altro inglese, vien da dire se consideriamo tale Albon oltre che Norris e Russell. Aitken ha rimontato come una furia dopo il guaio iniziale e si è preso il secondo posto all'ultimo giro. La terza piazza di Fuoco vale una vittoria per l'italiano del team Charouz e della FDA. Sesto al 1° giro, ha corso con intelligenza rimanendo fuori dai guai, approfittando delle situazioni che gli sono capitate. Bravo nel non rischiare una resistenza estrema quando Albon e Aitken lo hanno attaccato relegandolo in terza posizione. A volte bisogna anche sapersi accontentare.
Il quarto posto è per Sergio Camara (Carlin) che dopo la seconda e terza posizione di Sakhir continua nell'incamerare punti preziosi mentre notevole è stato il recupero di Nicholas Latifi della DAMS, partito dalle ultime file dopo non aver superato il 107 per cento in qualifica per un testacoda e quinto al traguardo. Chiudendo settimo e ottavo, Ralph Boschung e Roberto Merhi hanno monopolizzato per la MP Motorsport la prima fila per gara 2.
Positivo il nono posto del rookie Tadasuke Makino di Russian Time e il decimo di Sean Gelael della Prema. Fuori dai punti Santino Ferrucci (Trident) che dopo la disavventura del post qualifica stava conducendo una bella corsa, ma ha perso tempo al pit-stop, e Russell, ripartito tardi dopo il lungo alla prima curva. Fuori invece, De Vries per quell'errore nel finale e che vede allontanarsi inesorabilmente la vetta della classifica. Rottura del motore per Artem Markelov e problemi tecnici anche per Arjun Maini. Nissany stava conducendo una ottima gara, ma è andato a muro quando era quinto. E purtroppo la stessa fine l'ha fatta Luca Ghiotto subito dopo la partenza mentre era terzo. Una grande occasione persa. Subito KO anche Louis Deletraz che alla prima curva ha chiuso la linea venendo urtato da Gelael.
Sabato 28 aprile 2018, gara 1
1 - Alexander Albon - DAMS - 29 giri 1.03'41"627
2 - Jack Aitken - ART - 1"992
3 - Antonio Fuoco - Charouz - 2"958
4 - Sergio Camara - Carlin - 5"846
5 - Nicholas Latifi - DAMS - 7"099
6 - Lando Norris - Carlin - 7"612
7 - Ralph Boschung - MP Motorsport - 12"698
8 - Roberto Merhi - MP Motorsport - 14"324
9 - Tadasuke Makino - Russian Time - 15"619
10 - Sean Gelael - Prema - 20"826
11 - Santino Ferrucci - Trident - 45"720
12 - George Russell - ART - 59"009
13 - Nirei Fukuzumi - Arden - 1 giro
Giro più veloce: George Russell 1'56"385
Ritirati
24° giro - Nyck De Vries
22° giro - Artem Markelov
17° giro - Roy Nissany
7° giro - Arjun Maini
6° giro - Maximilian Gunther
0 giri - Luca Ghiotto
0 giri - Louis Deletraz
Il campionato
1.Norris 47; 2.Albon 41; 3.Camara 40; 4.Markelov 30; 5.Aitken 20; 6.Fuoco 17; 7.Gunther, De Vries 16; 9.Latifi, Russell 10.