Davide Attanasio - Jakob Ebrey
Un successo meritatissimo, una doppietta che profuma di storia. Dopo il titolo ottenuto nel campionato di F4 britannico l'anno scorso (alla seconda stagione), nell'ultimo degli otto round in programma sul circuito di Brands Hatch,
Louis Sharp (Rodin) non ha fatto sconti,
assicurandosi il campionato GB3 nonostante fosse alla sua prima annata. Da rookie, quindi, il neozelandese nato in Inghilterra è succeduto a
Callum Voisin (Rodin) - tra l'altro in pista come regolare concorrente per una
one off da campione "uscente" - racimolando la bellezza di
478 punti, meglio di ventidue rispetto a
John Bennett (JHR) e di trentacinque su
Tymek Kucharczyk (Hitech).
Quasi 500 punti, frutto di
una manita di successi,
dieci podi e
ventuno piazzamenti nei punti su 23 corse effettuate, dove
non è mai andato oltre la decima posizione (le gare in programma erano ventiquattro, ma con la cancellazione della terza del secondo round disputatosi a Silverstone sono scese a ventitré). Con l'alloro al collo, Sharp si è anche regalato i test del FIA F3 oltre a dieci punti sulla sua Superlicenza sui 40 da ottenere per l'eleggibilità in Formula 1.
La sessione di qualifica ha visto McKenzy Cresswell (Elite) firmare la migliore prestazione assoluta, con i rivali Bennett, Sharp e Kucharczyk alle sue spalle per - rispettivamente - 20, 93 e 194 millesimi di secondo. Circa il secondo miglior giro, invece, Sharp ha battuto Cresswell per poco meno di un decimo, con i soliti Bennett e Kucharczyk a comporre la seconda fila. Per il poleman britannico anche
il record (di categoria)
del circuito - 1'18"479 -, per quello della Nuova Zelanda
il sigillo sul Jack Cavill Pole Position Cup, conquistato con
cinque partenze dal palo.
Nella
prima corsa, disputatasi sotto un cielo sereno, un colpo di scena deve aver fatto gelare il sangue di Sharp e di chi lo supporta: mentre Cresswell e Bennett sono riusciti a conservare le loro posizioni di partenza, Sharp è stato autore di un fuori pista nel corso di una battaglia con Kucharczyk. Ciò lo ha fatto scivolare all'ottavo posto, divenuto settimo sotto la bandiera a scacchi per un incidente occorso a Gerrard Xie (Hitech) nel corso del tredicesimo e terzultimo passaggio. Per Cresswell, vittorioso sul traguardo, il secondo successo stagionale, per Bennett e Kucharczyk (terzo) dei risultati che obbligano a crederci ancora.
In
gara 2, il poleman Sharp è riuscito a tenere a bada Bennett e Kucharczyk, mentre Cresswell - secondo - non è stato in grado di reggere il fuoco degli inseguitori per il titolo. Con i primi tre a occupare il podio virtuale della corsa, tre Tatuus - nella fattispecie quelle gestite dal team Hitech, con Will Macintyre e Xie, e la numero due del
rientrante James Hedley con il team Dittmann - si sono allacciate in una sorta di effetto domino costringendo la direzione gara a far entrare la safety-car. A ogni modo, dopo la ripartenza non è cambiato granché: Sharp ha vinto la sua quinta gara, Bennett ci ha provato ma sorpassare a Brands Hatch non è compito agevole. Kucharczyk - nonostante il suo secondo terzo posto del weekend - deve dire addio a ogni speranza di conquistare la corona.
Con una sola corsa da disputare, non si può dire che il vantaggio di Sharp su Bennett era di poco conto: ben venticinque i punti di margine. Tradotto, per fare il dispetto dei dispetti, a Bennett sarebbe servito terminare nelle prime due posizioni, con Sharp non meglio di sedicesimo in caso di secondo posto e non meglio di dodicesimo con il britannico vincitore della sua quarta gara stagionale.
Ovviamente -
ça va sans dire - a Sharp è bastato un decimo posto, il primo dell'anno, nella
terza gara per vincere. A Bennett, "solamente" nono, non è servito superare il suo avversario, che ha tirato un sospiro di sollievo quando un Hugo Schwarze (Elite) in testacoda era andato vicino a centrarlo. La rimonta di Bennett, di fatto, si è fermata da dove era iniziata. Il successo, per dovere di cronaca, è andato a Nikita Johnson (Arden), con alle sue spalle il "francobollo Voisin", attardato, se si può dire così, di una frazione di secondo (0"178) e, più staccato, Arthur Rogeon (Rodin), terzo. È anche grazie a lui, infine, se
il team Rodin ha vinto la classifica delle squadre, superando i rivali del team Hitech per soli venticinque punti (933 a 908) e succedendo al team JHR, quest'anno classificatosi quarto.
Sabato 28 settembre 2024, gara 1
1 - McKenzy Cresswell - Elite - 15 giri in 20'01"924
2 - John Bennett - JHR - 0"473
3 - Tymek Kucharczyk - Hitech - 5"490
4 - Hugo Schwarze - Elite - 7''467
5 - Will Macintyre - Hitech - 8"347
6 - Nikita Johnson - Arden - 15"757
7 - Louis Sharp - Rodin - 16"333
8 - Arthur Rogeon - Rodin - 17"258
9 - Callum Voisin - Rodin - 18"952
10 - Noah Ping - Arden - 19"412
11 - Jarrod Waberski - Elite - 21"405
12 - Colin Queen - Fortec - 21"984
13 - Josh Irfan - JHR - 25"381
14 - Tom Mills - Dittmann - 27"986
15 - Seb Murray - Dittmann - 28"986
16 - Aditya Kulkarni - Hillspeed - 29"912
17 - Patrick Heuzenroeder - JHR - 31"328
18 - James Hedley - Dittmann - 1 giro
Ritirati
Gerrard Xie
Shawn Rashid
Domenica 29 settembre 2024, gara 2
1 - Louis Sharp - Rodin - 14 giri in 21'05"917
2 - John Bennett - JHR - 0"476
3 - Tymek Kucharczyk - Hitech - 1"502
4 - McKenzy Cresswell - Elite - 4"968
5 - Jarrod Waberski - Elite - 8"090
6 - Arthur Rogeon - Rodin - 8"832
7 - Noah Ping - Arden - 9"492
8 - Hugo Schwarze - Elite - 10''055
9 - Nikita Johnson - Arden - 11"970
10 - Callum Voisin - Rodin - 12"476
11 - Patrick Heuzenroeder - JHR - 14"471
12 - Shawn Rashid - Arden - 15"880
13 - Tom Mills - Dittmann - 17"042
14 - Josh Irfan - JHR - 17"272
15 - Will Macintyre - Hitech - 17"623
16 - Colin Queen - Fortec - 19"856
17 - Aditya Kulkarni - Hillspeed - 20"593
18 - Seb Murray - Dittmann - 23"137
RitiratiGerrard Xie
James Hedley
Domenica 29 settembre 2024, gara 3
1 - Nikita Johnson - Arden - 17 giri in 25'03"711
2 - Callum Voisin - Rodin - 0"178
3 - Arthur Rogeon - Rodin - 3"553
4 - Jarrod Waberski - Elite - 7"841
5 - Will Macintyre - Hitech - 8"211
6 - Patrick Heuzenroeder - JHR - 10"051
7 - Gerrard Xie - Hitech - 10"554
8 - Tymek Kucharczyk - Hitech - 10"826
9 - John Bennett - JHR - 11"421
10 - Louis Sharp - Rodin - 12"008
11 - McKenzy Cresswell - Elite - 12"445
12 - James Hedley - Dittmann - 13"589
13 - Seb Murray - Dittmann - 17"845
14 - Colin Queen - Fortec - 18"180
15 - Aditya Kulkarni - Hillspeed - 18"459
16 - Josh Irfan - JHR - 20"394
17 - Tom Mills - Dittmann - 22"634
18 - Shawn Rashid - Arden - 23"069
RitiratiHugo Schwarze
Noah Ping
Il campionato finale
1.Sharp 478 punti; 2.Bennett 456; 3.Kucharczyk 443; 4.Cresswell 376; 5.Macintyre 372; 6.Waberski 286; 7.Xie 261; 8.Rogeon 258; 9.Schwarze 219; 10.Ping 211; 11.Johnson 193; 12.Heuzenroeder 189; 13.Ugochukwu 185: 14.Queen 178; 15.Hedley 151; 16.Irfan 138; 17.Rashid 125; 18.Murray, Kulkarni 111; 20.Pearson 87; 21.Jackes 75; 22.Slater 51; 23.Le 46; 24.Voisin 40; 25.Wharton 30; 26.Taylor 22; 27.Stenshorne 19; 28.Douglas 18; 29.Mills, Luzio 17; 31.Sagrera 10; 32.Kattoulas 6; 33.Jain 4.