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27 Lug [16:54]

Budapest - Gara 1
Vittoria con merito per Palmer

Massimo Costa

Una gara vera della GP2 non l'aveva mai vinta. Per riuscirci, Jolyon Palmer e il team Carlin si sono inventati una strategia vincente, due treni di gomme medie (che però probabilmente li penalizzerà nella corsa sprint), e 36 giri tutti d'attacco. Palmer ha interpretato al meglio il non facile compito. Ha effettuato una gran partenza passando da settimo a terzo, poi mentre gli altri "pittavano" lui ha proseguito imperterrito spingendo fortissimo. Quando Palmer ha effettuato la sua sosta al giro 18, si è ritrovato appena alle spalle del leader virtuale Marcus Ericsson che si era liberato di Felipe Nasr dopo il cambio gomme.

Palmer ha così dato vita ad un lungo duello con Ericsson. L'inglese di Carlin ha commesso o due-tre errori mentre tentava di sorpassare lo svedese, soprattutto alla curva tre e uno. Ma non si è perso d'animo. Palmer si è quindi messo tranquillo e approfittando anche di noie al cambio alla Dallara della Dams, ha portato il suo attacco vincente al 27° passaggio. A quel punto Palmer ha allungato mentre Ericsson ha perso terreno dovendosi difendere nel finale da Felipe Nasr che ha completato il successo del team Carlin. Bene Ericsson dunque, e festa grande per il brasiliano che per quanto riguarda la classifica di campionato ha fatto un gran passo avanti.

Stefano Coletti ha vissuto una gara molto difficile dopo un contatto iniziale con Jake Rosenzweig, accaduto mentre tentava con affanno di recuperare dalla diciannovesima posizione in griglia. È così rimasto nelle ultime posizioni, lontanissimo dalla zona punti. Nasr si è quindi portato a soli 12 punti dal pilota della Rapax. È andata male anche a Sam Bird e a tutto il Russian Time. L'inglese ha recuperato un mediocre decimo posto finale avendo perso posizioni negli ultimi giri mentre Tom Dillmann dalla pole è partito male transitando sesto al 1° giro. Dopo i pit-stop è stato tamponato da Johnny Cecotto e la sua corsa è divenuta un'agonia.

Regolare gara per Fabio Leimer, quarto davanti a Stephane Richelmi. Vincente la strategia Rapax per Simon Trummer, ultimo a cambiare le gomme, e sesto al traguardo grazie a un ottimo ritmo tenuto durante la corsa. Dietro di lui un combattivo Mitch Evans mentre Nathanael Berthon ha guadagnato per Trident l'ottava posizione che vale la pole per la gara sprint. Di nuovo sotto tono James Calado, nono.

Nella foto, Jolyon Palmer (Photo Pellegrini)



Sabato 27 luglio 2013, gara 1

1 - Jolyon Palmer - Carlin - 36 giri 57'14"477
2 - Marcus Ericsson - Dams - 15"407
3 - Felipe Nasr - Carlin - 15"794
4 - Fabio Leimer - Racing Engineering - 19"433
5 - Stephane Richelmi - Dams - 19"740
6 - Simon Trummer - Rapax - 21"499
7 - Mitch Evans - Arden - 22"584
8 - Nathanael Berthon - Trident - 36"439
9 - James Calado - ART - 38"203
10 - Sam Bird - Russian Time - 44"671
11 - Rio Haryanto - Addax - 51"951
12 - Daniel De Jong - MP Motorsport - 52"520
13 - Alexander Rossi - Caterham - 54"815
14 - Dani Clos - MP Motorsport - 55"990
15 - Julian Leal - Racing Engineering - 56"302
16 - Stefano Coletti - Rapax - 57"202
17 - Vittorio Ghirelli - Lazarus - 58"624
18 - Adrian Quaife Hobbs - Hilmer - 1'05"995
19 - Ricardo Teixeira - Trident - 1'16"133
20 - Tom Dillmann - Russian Time - 1'33"788
21 - Johnny Cecotto - Arden - 1 giro
22 - Rene Binder - Lazarus - 1 giro
23 - Jon Lancaster - Hilmer - 1 giro
24 - Daniel Abt - ART - 2 giri

Giro più veloce: Stefano Coletti 1'31"717

Ritirati
32° giro - Jake Rosenzweig
17° giro - Sergio Canamasas

Il campionato
1.Coletti 135; 2.Nasr 123; 3.Leimer 100; 4.Bird 91; 5.Calado 84; 6.Lancaster 65; 7.Palmer 64; 8.Richelmi 56; 9.Dillmann 47; 10.Frijns 45.
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