17 Dic [16:24]
Carburanti sostenibili, si parte:
ai motoristi di F1 i primi campioni
Jacopo Rubino - XPB Images
La prossima delle grandi sfide tecnologiche in Formula 1 si giocherà sui carburanti: diventeranno al 100 per cento sostenibili, come ufficializzato dalla FIA nella sua Assemblea Generale di fine anno. Insieme alle power unit di seconda generazione, al momento previste per il 2026, verranno introdotte benzine totalmente derivate da rifiuti organici.
Il dipartimento tecnico della Federazione ha già studiato, sviluppato e prodotto un prototipo di carburante "green", e in questi giorni i motoristi Mercedes, Ferrari, Renault e Honda ricevono i primi campioni per iniziare la fase di collaudo al banco. L'obiettivo è dimostrare l'efficacia di queste soluzioni prima che siano gli stessi fornitori a impegnarsi direttamente sul campo.
"Per noi è una priorità avere un propulsore ibrido che riduca le emissioni e abbia un concreto beneficio sulle auto stradali. Crediamo di avere l'occasione di riuscirci con un motore che possa combinare la parte ibrida a carburanti sostenibili", ha commentato Ross Brawn, responsabile sportivo della F1, ricordando che la categoria regina "ha spesso operato come piattaforma per introdurre innovazioni nel mondo dell'automobile".
Nel frattempo altri campionati FIA, come l'Europeo Truck, già nel 2021 avranno la possibilità di adottare questa tipologia di carburanti. L'iniziativa rientra nel disegno più ampio che la FIA ha tracciato in favore dell'ambiente, contribuendo ai traguardi fissati dall'Accordo di Parigi siglato nel 2015 dalle Nazioni Unite. La Federazione si impegna a raggiungere nel 2021 la neutralità delle emissioni di anidride carbonica (anche attraverso opere di compensazione e rimboschimento) e punta allo zero netto nel 2030. Un tema per il quale è stata istituita una commissione apposita.
Tornando alla F1, i V6 turbo-ibridi adottati dal 2014 hanno rappresentato un salto quantico a livello di efficienza: in poche stagioni hanno raggiunto potenze nell'ordine dei 1000 cavalli, ma la loro "silenziosità" (almeno rispetto ai vecchi V10 e V8 aspirati), così come la loro complessità, non ha permesso di convincere tutti sul loro valore.
"Non stiamo narrando bene a sufficienza questa storia", aveva esortato alcune settimane fa Toto Wolff, team principal Mercedes. "Con il 50% del rendimento termico, il sistema di recupero dell'energia cinetica e dei gas di scarico, le batterie... siamo una bella vetrina per la tecnologia ibrida. Quando arriverà la prossima generazione di power unit, ci sarà un recupero di energia ancora maggiore. Dobbiamo guardare ai costi, evitando di essere solo guidati dagli aspetti ingegneristici, ma dobbiamo essere certi di restare innovativi, potenti ed efficienti". I carburanti da fonti organiche vanno senza dubbio in questa direzione.