Jacopo RubinoLa domanda, in fondo, viene spontanea. Al di là di un contratto più vantaggioso, per stipendio e durata, Fernando Alonso ha fatto bene a scegliere l'Aston Martin? La squadra di Silverstone oggi è penultima nel Mondiale Costruttori, situazione ovviamente molto deludente rispetto alle ambizioni e agli investimenti del patron Lawrence Stroll. Ma in vista del 2023, quando dall’Alpine arriverà lo spagnolo, ci sarà una monoposto molto più competitiva. Parola di Dan Fallows, l'ingegnere strappato alla Red Bull che da aprile è operativo come direttore tecnico, dopo nove mesi di gardening forzato. "Confido che potremo fare un grande passo avanti con la AMR23 (la futura monoposto, ndr), ci sono aree di miglioramento ovunque", ha dichiarato l'ex delfino del genio Adrian Newey. "Abbiamo centinaia di progetti in corso fra i vari reparti, per trovare guadagni prestazionali".
E poi, si sa, Alonso non le manda mai a dire quando qualcosa non va come atteso. Sarà bene non deluderlo quando raccoglierà l’eredità di Sebastian Vettel: "Sappiamo che Fernando è uno che si farà sentire, ma per questo team non è nulla di nuovo. Sono così anche Sebastian e Lance, fornendoci tante indicazioni e facendoci capire cosa pensano che non funzioni", ha spiegato Fallows. La AMR23, comunque, non potrà nascere cucita addosso al due volte iridato: "Non lo conosco così bene, quello che so sulla sua guida è basato su quanto raccontato da altri. Ha la reputazione di pilotare molto d'istinto, ama sentire il limite della vettura. In questo caso dobbiamo far sì che la base sia ancora più prevedibile e stabile".
L'andamento della stagione 2022, secondo Fallows, non sta però rendendo piena giustizia alla crescita dell'attuale auto: "Abbiamo osservato un trend positivo rispetto ai nostri avversari, anche se ovviamente ci sono stati degli intoppi, ma sono occasioni per imparare. Una volta identificato e sistemato ciò che non va, si procede. Sono situazioni inevitabili per una scuderia che era molto piccola (l'ex Force India, ndr) e ora cresce in fretta. Ho assistito alle stesse cose in Red Bull".
La AMR22, nel frattempo, continuerà a ricevere sviluppi. Ne arriveranno anche a Singapore, per ridurre il peso e aumentare il carico aerodinamico. Un processo utile per cercare migliori piazzamenti nell'immediato, ma anche per fare esperienza in vista dell'anno prossimo: "È importante non sprecare l'occasione di fare verifiche in pista, è qui che si hanno le vere risposte, per quanta fiducia si possa avere nella galleria del vento e nelle simulazioni. Fino ad ora i riscontri da parte dei piloti sono stati positivi, questo dimostra che siamo sulla strada giusta".
A Singapore si dovrebbe inoltre rivedere l'ala posteriore portata a Budapest, capace di catturare l'interesse per le paratie laterali che, pur interpretando le geometrie prescritte dal nuovo regolamento, permettono una canalizzazione dell'aria sul flap principale simile al passato. "È qualcosa venuto fuori sotto la mia supervisione, un esempio eccellente della creatività delle persone in Aston Martin", ha sottolineato il britannico, entrato in organico quando il progetto 2022 era ormai già ampiamente definito. Non c'è stata la sua influenza nemmeno sul discusso aggiornamento delle pance introdotto al Gran Premio di Spagna, che sembrava una copia della stessa Red Bull RB18: "Era stato pensato prima che arrivassi, ma mi ha aiutato a capire la macchina più in fretta", ha spiegato.
Fallows, il cui trasferimento dalla Red Bull è stato oggetto di disputa ("è stato imbarazzante ricevere dai miei amici i link alle notizie", ha ammesso), ha accettato la corte Aston Martin stimolato dalla sfida di allestire una organizzazione vincente, partendo quasi da un foglio bianco. Ma quanto ci vorrà per gli obiettivi fissati dalla proprietà? "Siamo incredibilmente ambiziosi nel voler accorciare i tempi, ma c'è una grossa differenza fra il diventare la squadra più forte a metà schieramento e lottare seriamente per gare e titolo", ha messo in chiaro. "Ci vorranno anni, più che mesi, dobbiamo essere realisti. Sappiamo cosa serve per essere al vertice, ma sono richiesti tempo e parecchi elementi del puzzle da mettere in ordine. Una grossa parte di tutto questo viene anche dall'imparare dagli errori". Alonso, nel biennio 2023-2024, sarà paziente a sufficienza?