19 Set [20:17]
Dal Brasile: Emerson Fittipaldi fugge
dai creditori, 145 le cause contro di lui
Massimo Costa - XPB Images
E' stato il primo brasiliano a vincere Gran Premi e a conquistare un mondiale F1 nel 1972 con la Lotus, poi ripetuto con la McLaren nel 1974. Emerson Fittipaldi, 73 anni, è un mito vivente, ma da qualche anno si susseguono notizie che lo vogliono sul lastrico o in fuga dalla giustizia brasiliana. L'ultima è di oggi e a raccontare la storia è il prestigioso quotidiano Folha de Sao Paulo. Nell'articolo si evidenzia che Fittipaldi, tra l'altro nonno dell'attuale pilota di F3 Enzo che è anche parte del Ferrari Driver Academy e di Pietro tester Haas F1, in Brasile risulta praticamente sul lastrico, come sostengono i suoi avvocati, ma in USA (vive a Miami) nasconderebbe il suo patrimonio utilizzando società di facciata per non pagare i debiti accumulati.
Fittipaldi ha collezionato ben 145 processi giudiziali avviati dai suoi creditori, contro di lui anche cause di lavoro da parte di suoi ex dipendenti, per un totale di oltre 8 milioni di euro. Le accuse più rilevanti arrivano dal Banco di Safra , che aveva concesso un prestito ad una concessionaria di auto di cui Emerson era socio e si era fatto garante presso tale istituto bancario. “I creditori non riescono a pignorare il patrimonio di Fittipaldi. Non perché sia fallito bensì perché si trovano degli innumerevoli ostacoli”, si lamentano i rappresentanti della banca, riporta la Gazzetta dello Sport.
Fittipaldi ovviamente respinge ogni accusa mentre i suoi avvocati in Brasile sostengono che l'ex iridato F1 è "vicino alla miseria" tanto che non disporrebbe neanche di 2000 euro per sostenere le spese processuali. Tutta una finzione secondo i creditori, perché i soldi (e tanti) li avrebbe in USA, Paese in cui dopo l'esperienza in F1 ha corso vincendo nella Indycar il titolo 1989, aggiungendovi anche due 500 Miglia di Indianapolis.
Successi che gli hanno permesso di incassare cospicui premi in denaro che di fatto hanno consentito a lui e al fratello Wilson di risollevarsi dopo i pesanti investimenti sostenuti nel ruolo di costruttori della Fittipaldi/Copersucar in F1, operazione costosa e che non ha mai regalato soddisfazioni. E che, anzi, lo tolse dal giro buono della F1 perché Emerson, inseguendo il sogno di essere vincente con una vettura brasiliana, anziché proseguire la carriera con team come McLaren o Lotus, dal 1976 al 1980 gareggiò con la propria monoposto ritrovandosi nella parte bassa degli schieramenti di partenza.
Ora questa brutta e ingombrante vicenda, che getta una pesante ombra su un pilota che è stato uno dei colossi della Formula 1.