1 Giu [8:48]
Detroit, gara 2: il turno di Bourdais
Silvano Taormina
La prova domenicale della Indycar a Detroit ha celebrato il ritorno al successo di Sebastien Bourdais, settimo vincitore diverso nelle otto gare di questo primo scorcio di stagione, alla sua seconda affermazione dopo il trionfo dello scorso anno a Toronto in condizioni del tutto simili. Anche gara 2, infatti, non è stata risparmiata dalla pioggia che ha attanagliato il tracciato di Belle Isle per tutto il fine settimana. Il risultato è stato un'altra corsa avvincente e per nulla scontata fino alla fine.
Le fasi iniziali hanno visto la momentanea leadership degli uomini Penske, con il poleman Juan Pablo Montoya al comando sin dai primi giri dopo aver soffiato la prima posizione al team-mate Will Power che lo aveva beffato allo spegnersi dei semafori verdi. L'australiano, subito dopo il primo valzer dei cambi gomma, è precipitato a centro gruppo dopo una nuova sosta per sostituire il volante. La seconda parte di gara è stata caratterizzata da diverse caution, sette in totale, che hanno scatenato la fantasia degli strateghi al muretto dei box e rimescolato completamente le carte in tavola.
Il primo a trarne beneficio è stato il sorprendente rookie Conor Daly (Schmidt), al comando per una ventina di giri davanti a Hunter-Reay e Power, presto sorpassati da Scott Dixon, Montoya, Takuma Sato e Graham Rahal. L'ultima girandola dei pit-stop, con l'asfalto che andava progressivamente asciugandosi, ha promosso in prima posizione Bourdais, il quale ha optato per le slick e un carico di benzina appena sufficiente per concludere la gara. Strategia adottata anche dai suoi inseguitori Montoya, Rahal e Sato. Il francese, sicuramente aiutato dalle numerose neutralizzazioni, è stato il più abile a gestire il carburante a disposizione e negli ultimi giri ha saputo costruire un leggero margine sugli inseguitori.
Cosa che non è riuscito a fare Montoya, scivolato da secondo a decimo negli ultimi due passaggi con il serbatoio quasi a secco e costretto a fermarsi subito dopo aver oltrepassato il traguardo. Diversamente Sato ha dato vita ad una bella battaglia con Rahal che nel finale gli ha fruttato la piazza d'onore. Un ottima prova l'ha fornita anche Tristan Vautier, abile a tenersi lontano dai guai, che con il suo quarto posto ha regalato il miglior risultato stagionale al team Coyne. A chiudere la top-five Marco Andretti, in questa occasione un po' meno ficcante in termini di strategia rispetto a sabato, che ha preceduto Daly, Hawksworth e Hunter-Reay.
Nona piazza per Gabby Chaves, per la prima volta in top-ten. Nebulosa come il cielo di Detroit la giornata di Power, conclusa a bordo pista subito dopo il penultimo restart quando non ha potuto evitare Castroneves che gli si è intraversato davanti. La stessa sorte era toccata poco prima anche a Dixon, incapace di schivare il compagno di squadra Charlie Kimball in uscita dalla curva 4. Tra le vittime di Belle Isle vanno segnalati anche Rodolfo Gonzales, Josef Newgarden e Luca Filippi, tutti finiti a muro, mentre Sage Karam, Jack Hawksworth e Stefano Coletti sono riusciti a proseguire dopo dei testacoda.
Giornata da dimenticare per il vincitore di gara 1 Carlos Munoz, fermo dopo poche tornate con il motore in fumo. Nonostante la piazza d'onore sfumata in extremis e il conseguente decimo posto, Montoya ha incrementato di qualche lunghezza la propria leadership nei confronti di Power mentre alle sue spalle Rahal ha accorciato le distanze su Dixon.
Domenica 31 maggio, gara 2
1 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) - KV - 68 giri 2.00'38''430
2 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) - Foyt - 1''764
3 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 2''339
4 - Tristan Vautier (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 9''741
5 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) - Andretti - 9''985
6 - Conor Daly (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 10''564
7 - Jack Hawksworth (Dallara DW12-Honda) - Foyt - 11''361
8 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) - Andretti - 12''056
9 - Gabby Chaves (Dallara DW12-Honda) - Herta - 13''991
10 - Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 14''030
11 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 14''282
12 - Sage Karam (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 25''248
13 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 26''530
14 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 27''118
15 - James Jakes (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 1 giro
16 - Stefano Coletti (Dallara DW12-Chevy) - KV Racing - 1 giro
17 - Luca Filippi (Dallara DW12-Chevy) - CFH - 2 giri
18 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 4 giri
19 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 4 giri
20 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) - Ganassi - 10 giri
Giro più veloce: Sebastien Bourdais 1'17''913
Ritirati
49° giro - Josef Newgarden
33° giro - Rodolfo Gonzales
5° giro - Carlos Munoz
Il campionato
1.Montoya 315; 2.Power 294; 3.Dixon 252; 4.Rahal 246; 5.Castroneves 245; 6.Bourdais 228; 7.Andretti 224; 8.Newgarden 206; 9.Pagenaud 193; 10.Kimball 187.