Massimo Costa - XPB ImagesDoveva essere la gara di Lando Norris, autore della pole nella bagnata qualifica e con la possibilità di accorciare la distanza da Max Verstappen, costretto in nona fila, nella classifica iridata. E invece, è accaduto esattamente il contrario. La vittoria è andata a un clamoroso Verstappen, capace con la sua Red Bull di risalire a suon di sorpassi e venendo anche baciato dalla fortuna quando è uscita la bandiera rossa al giro 31.
Due tornate prima infatti, George Russell che comandava la gara, e Lando Norris che lo seguiva fin dalla prima curva dopo il via in cui è stato superato, avevano cambiato le gomme come Yuki Tsunoda, che era brillante terzo, e Liam Lawson, settimo. La bandiera rossa, per l'incidente a Franco Colapinto, ha fermato il Gran Premio quando davanti a tutti vi era Ocon (che era quarto prima del pit-stop di Russell, Norris e Tsunoda) con 7"5 su Verstappen, poi terzo si trovava Gasly, più lontani Russell e Norris usciti dalla corsia box.
La bandiera rossa, come detto, ha cambiato le carte in tavola. Il regolamento consente ai piloti di sostituire gli pneumatici e questo ha permesso alle due Alpine e alla Red Bull di Verstappen di non effettuare un pit-stop in gara, permettendogli di rimanere davanti a Norris e Russell senza colpo ferire. Quando la gara è ripartita, dopo un giro dietro la safety-car, Ocon ha addirittura allungato su Verstappen e Gasly, mentre Norris è subito stato superato Russell e Leclerc, poi è andato largo nella via di fuga, errore ripetuto dopo qualche giro. Un crollo emotivo quello di Norris, che ha visto andare in fumo tutte le carte iridate che aveva da giocarsi.
Verstappen, come detto, partiva dalla 17esima piazzola, ma due posizioni le aveva già guadagnate anora prima del via in quanto Alexander Albon non si è presentato per l'incidente in qualifica e Carlos Sainz era in corsia box. Dopo un giro, l'olandese era già 11esimo, poi ha superato Lewis Hamilton al 2° passaggio, Pierre Gasly al quarto, Fernando Alonso al sesto, Oscar Piastri al decimo, Liam Lawson all'undicesimo, raggiungendo più tardi Leclerc, alle spalle di Ocon e Tsunoda. Qui, Verstappen ha faticato più del previsto, forse anche per una certa usura delle Pirelli. I due hanno lottato per qualche giro, poi il pilota Ferrari si è fermato a cambiare le gomme al 25° giro lasciandogli via libera e salendo secondo quando Tsunoda, Russell e Norris sono andati al box.
Guardando alla classifica mondiale, Verstappen dopo la Sprint aveva un vantaggio di 44 punti su Norris, ora è di 62. Tanti, troppi, considerando che mancano appena tre gare al termine del Mondiale: Las Vegas, Losail e Yas Marina. Il successo in Brasile di Verstappen mette un timbro pesantissimo su quello che sarà l'esito della stagione che potrebbe già chiudersi fra due settimane nella capitale del gioco d'azzardo. Infine, non va dimenticato il ritorno alla vittoria di tappa di Verstappen e della Red Bull, a secco per dieci gare.
San Paolo ha esaltato una volta di più, quando la pista è bagnata, Ocon. Strepitoso quarto in qualifica, il francese ha gestito i 69 giri in maniera perfetta, pulita, da campione. Con una monoposto che ha mille difetti, che manca di potenza, Ocon ha fatto quello che grandi campioni del passato hanno realizzato con piccoli team. E lo stesso vale per Pierre Gasly, che in qualifica aveva ottenuto solo il 13simo crono per circostanze varie (traffico, incidenti, gialle), ma che ha saputo mettere in atto una rimonta alla Verstappen. Una doppietta incredibile per la Alpine che prima del GP di San Paolo nella classifica costruttori era nona con 16 punti ed ora è balzata sesta con 49 lunghezze. Un passo in avanti che corrisponde anche a 29 milioni di dollari...
Ma un plauso va anche a Yuki Tsunioda e Liam Lawson, altri due underdog, che senza la bandiera rossa potevano ambire a una posizione finale in top 5 e, forse, anche al podio. Tsunoda ha concluso settimo, Lawson nono. E va detto che tra i piloti con poca esperienza in F1, Lawson ha fatto la differenza. Colapinto è finito contro il muro mentre si era in regime di safety-car e tentava di raggiungere il gruppo mentre Oliver Bearman con la Haas ha sbagliato in più di una circostanza. Il nono posto di Lawson, capace di tenere dietro di sè per diversi giri Lewis Hamilton e Sergio Perez, ha del clamoroso.
Il quinto posto di Leclerc è un dolcetto poco zuccherato per la Ferrari, mai competitiva nel weekend brasiiano. Leclerc ha fatto il massimo e forse poteva chiudere quarto senza una sbavatura mentre battagliava con Russell. Carlos Sainz ha concluso malissimo un weekend che lo ha visto poco competitivo sia nella scialba gara Sprint, sia nella giornata di domenica, con l'incidente in qualifica e nella corsa. Troppo per un pilota capace di vivere un weekend fantastico in Messico. La vittoria di domenica scorsa lo ha forse rilassato troppo?
Russell in Brasile è apparso in gran forma, la bandiera rossa lo ha fregato, ma non si è arreso ed ha concluso quarto. Per la Mercedes un risultato comunque positivo anche se Hamilton ha faticato per tutto il fine settimana. La Aston Martin-Mercedes ha messo in difficoltà Fernando Alonso, dolorante alla schiena per i troppi saltellamenti della vettura. Lance Stroll invece, ha pensato bene di andare a sbattere nel giro di ricognizione prima della partenza, poi ha detto che è uscito per colpa dei freni, ma il team principal Mike Krack si è sbilanciato con un "Sembra che possa essere stata una noia ai freni". Il figlio del capo va sempre protetto...
Per l'incidente, grosso, in qualifica, Alexander Albon non è partito, poi Colapinto ha pure lui semi distrutto la sua monoposto. Per la Williams, un dramma vero dal punto di vista economico e difatti, tutti nel box avevano le mani nei capelli. Peccato per Colapiinto, non troppo brillante per la morte del nonno avvenuta giovedì sera che ha finito per condizionarlo notevolmente. Nico Hulkenberg è stato squalifica perché dopo un testacoda, per ripartire è stato aiutato dai commissari di pista, cosa vietata dal regolamento.
Domenica 3 novembre 2024, gara 1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 69 giri
2 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 19"477
3 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 22"532
4 - George Russell (Mercedes) - 23"265
5 - Charles Leclerc (Ferrari) - 30"177
6 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 31"372
7 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 42"056
8 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 44"943 **
9 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 50"452
10 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 50"753
11 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 51"531
12 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 57"085
13 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1'03"588
14 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'18"049
15 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'19"649
** 10" di penalità
RitiratiCarlos Sainz
Franco Colapinto
Lance Stroll
SqualificatoNico Hulkenberg
Non partitoAlexander Albon
Il campionato piloti
1.Verstappen 393; 2.Norris 331; 3.Leclerc 307; 4.PIastri 262; 5.Sainz 244; 6.Russell 192; 7.Hamilton 190; 8.Perez 151; 9.Alonso 62; 10.Hulkenberg 31; 11.Tsunoda 28; 12.Gasly 26; 13.Stroll 24; 14.Ocon 23; 15.Magnussen 14; 16.Albon, Ricciardo 12; 18.Bearman 7; 19.Colapinto 5; 20.Lawson 4.
Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 593; 2.Ferrari 557; 3.Red Bull-Honda 544; 4.Mercedes 382; 5.Aston Martin-Mercedes 86; 6.Alpine-Renault 49; 7.Haas-Ferrari 46; 7.Racing Bulls-Honda 44; 8.Williams-Mercedes 17.