7 Ott [9:03]
Dominio di Hamilton
Ferrari giù dal podio
Massimo Costa
Un altro mattoncino verso il quinto piano della storia del mondiale lo ha posto anche a Suzuka. Lewis Hamilton sta scalando la vetta fischiettando, con una facilità che neanche lui immaginava soltanto un paio di mesi fa. L'ennesima vittoria, la quarta in fila, ottenuta a Suzuka (71 successi in carriera, 9 nel 2018) lo sta proiettando verso la conquista della quinta corona iridata che gli permetterà di raggiungere Juan Manuel Fangio e avvicinare Michael Schumacher, al settimo piano. È un Hamilton travolgente che ha infilato un poker pazzesco da Monza in avanti. Merito della Mercedes che ha migliorato la vettura, la power unit mentre la Ferrari è rimasta al palo.
Mancano quattro gara al termine del mondiale, 100 i punti a disposizione e 67 il vantaggio che Hamilton vanta su Sebastian Vettel. Se le cose erano iniziate male sabato con quell'errore nella Q3 della qualifica, in gara è anche andata peggio. Il tedesco della Ferrari è risalito forte fin dal via passando le Toro Rosso, poi Grosjean e il compagno Kimi Raikkonen quando questi è stato messo nell'erba da Max Verstappen alla Variante.
Ma quando, preso dalla frenesia, ha voluto sbarazzarsi anche della Red Bull dell'olandese alla curva Spoon, le cose sono andate male. Vettel era all'interno di Verstappen, che però ha tenuto duro e il contatto è stato praticamente inevitabile. E come a Monza, Sebastian si è girato dovendo ripartire ultimo mentre Verstappen ha potuto proseguire. Ora si potrà dire di tutto e di più: che Vettel ha commesso un altro errore in fase di sorpasso, che Verstappen lo ha chiuso senza tanti complimenti, che Sebastian poteva attendere un punto migliore (anche se poi tanti sorpassi in recupero li ha fatti proprio lì), che Max considerando che il quattro volte iridato lotta per il titolo poteva stare più attento. Ma tant'è, è andata così e ancora una volta a pagarne le spese è stata la Ferrari.
Vettel alla fine ha concluso sesto dietro a Raikkonen, quinto, entrambi con le SF71-H danneggiate per i contatti col muro Verstappen. Se la manovra con Vettel è stata catalogata come incidente di gara, quella con Raikkonen non è passata liscia e sono scattati 5" di penalità. Mettere sull'erba il finlandese in quella maniera è stata una manovra deliberata e poco pulita, ma va anche detto che Raikkonen poteva incrociare la via mentre Verstappen uscendo dall'erba della variante andava largo dopo essere tornato sul tracciato. Insomma, il vecchio detto che non c'è limite al peggio è quanto mai attuale per la Ferrari. Non che senza questi contatti Vettel o Raikkonen potessero puntare alla vittoria, ma almeno al podio. Uno zuccherino considerando che si lotta per il mondiale non per una terza posizione.
La doppietta Mercedes è pesante, Hamilton ha corso in maniera esemplare e per Valtteri Bottas non c'è stato niente da fare per constrastarlo. Anzi, nel finale, per via di un eccessivo blistering, si è dovuto difendere dall'aggressività di Verstappen che minaccioso si è fatto vedere in diverse circostanze. La Red Bull-Renault ha raccolto un terzo posto insperato e anche il quarto con Daniel Ricciardo, bravo nel risalire di posizioni dopo essere partito dalla ottava fila.
La coppa del vincitore degli altri va questa volta a Sergio Perez con la RP Force India-Mercedes. Il messicano ha giocato meglio la carta della VSC uscita nel finale ed ha fregato Romain Grosjean che ha portato la Haas-Ferrari all'ottava piazza. La Racing Point Force India ha festeggiato anche il decimo posto di Esteban Ocon e avanza nella classifica costruttori dopo che da Spa si era vista azzerare i punti ottenuti fino al Belgio. Ora è settima a 15 punti da una McLaren-Renault che più triste non si può, con Fernando Alonso che rema come ai tempi della Honda e Stoffel Vandoorne che pare ormai rassegnato.
L'ultimo punto disponibile lo ha recuperato con forza Carlos Sainz, che a 2 giri dal traguardo lo ha strappato al bravo Pierre Gasly della Toro Rosso-Honda. Con Nico Hulkenberg ritirato, la Renault è veramente in crisi e la fatica dello spagnolo nel raggiungere la zona punti, che fino a poche gare orsono rappresentava un facile approccio, ne è la dimostrazione. Peccato per la Toro Rosso che dopo la grande qualifica non ha tratto alcun punto. Gasly ci ha sperato fino alla fine, Brendon Hartley è stato più debole e ben presto ha perso il contatto con il compagno di squadra. Dodicesima la prima Sauber-Ferrari, quella di Marcus Ericsson, mentre Charles Leclerc si è dovuto ritirare. Ma il team svizzero non era da punti a Suzuka. Poco da dire sulla Williams-Mercedes, a parte che sia Sergey Sirotkin sia Lance Stroll non si arrendono mai e rendono a tutti la vita difficile. Come Kevin Magnussen, questa volta veramente sopra le righe con Leclerc nei primi giri.
Domenica 7 ottobre 2018, gara
1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1.27'17"062 53 giri
2 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 12"919
3 - Max Verstappen (Red Bull-Renault) - 14"295
4 - Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) - 19"495
5 - Kimi Raikkonen (Ferrari) - 50"998
6 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 1'09"873
7 - Sergio Perez (RP Force India-Mercedes) - 1'19"379
8 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1'27"198
9 - Esteban Ocon (RP Force India-Mercedes) - 1'28"055
10 - Carlos Sainz (Renault) - 1 giro
11 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
12 - Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) - 1 giro
13 - Brendon Hartley (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
14 - Fernando Alonso (McLaren-Renault) - 1 giro
15 - Stoffel Vandoorne (McLaren-Renault) - 1 giro
16 - Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) - 1 giro
17 - Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 1 giro
Ritirati
Charles Leclerc
Nico Hulkenberg
Kevin Magnussen
Il campionato piloti
1.Hamilton 331; 2.Vettel 264; 3.Bottas 207; 4.Raikkonen 196; 5.Verstappen 173; 6.Ricciardo 146; 7.Perez, Hulkenberg, Magnussen 53; 10.Alonso 50; 11.Ocon 49; 12.Sainz 39; 13.Grosjean 31; 14.Gasly 28; 15.Leclerc 21; 16.Vandoorne 8; 17.Stroll, Ericsson 6; 19.Hartley 2; 20.Sirotkin 1.
Il campionato costruttori
1.Mercedes 538; 2.Ferrari 460; 3.Red Bull-Renault 319; 4.Renault 92; 5.Haas-Ferrari 84; 6.McLaren-Renault 58; 7.RP Force India-Mercedes 43; 8.Toro Rosso-Honda 30; 9.Sauber-Ferrari 27; 10.Williams-Mercedes 7.