Jacopo RubinoDopo il bagno di folla in Piazza Duomo a Milano, sede dell'evento "90 anni di passione", la Ferrari adesso deve fare sul serio. Il Gran Premio d'Italia è alle porte. Riuscirà la Rossa a riconquistare la gara di casa dopo nove anni? Le premesse ci sono tutte: la SF90 si esalta sui circuiti veloci e domenica è arrivata la vittoria a Spa con Charles Leclerc. Per il monegasco è stata la prima della carriera, mentre il team di Maranello ha finalmente rotto il ghiaccio in una stagione nata sotto ben altre premesse. Ma che nel giro di due weekend può quantomeno essere aggiustata, a livello di bilancio.
Persino la Mercedes si è messa sulla difensiva: "Non saremo i favoriti, non ci aspettiamo un weekend facile", ha sottolineato il team principal Toto Wolff. "Nel complesso abbiamo il pacchetto più competitivo della griglia, ma non è quello migliore su un tracciato dove la velocità in rettilineo è un fattore chiave". Che sia pretattica o verità, lo dirà il cronometro. "Faremo comunque di tutto per lottare con la Ferrari", ha però garantito l'austriaco. Senza dimenticare che, negli ultimi giri a Spa, Lewis Hamilton era diventato una seria minaccia negli specchietti di Leclerc, nonostante la strategia di "contenimento" attuata da Sebastian Vettel.
"La macchina ha funzionato bene in Belgio, non c'è motivo perché non funzioni bene a Monza", ha affermato fiducioso il caposquadra Mattia Binotto dal palco milanese. Senza per questo peccare di presunzione: "Per vincere dobbiamo essere perfetti. Non ci sarà margine di errore".
Ad alimentare le speranze Ferrari, così come dei tifosi, ci sarà anche l'introduzione della terza power unit dell'anno, già testata a Spa su Alfa Romeo e Haas, capace di garantire una ventina di cavalli aggiuntivi. E sull'autodromo brianzolo saranno sicuramente utilissimi.
Nel 2010 l'ultima vittoria Ferrari a MonzaCome dicevamo, il Cavallino non si impone a Monza dal 2010, primo anno di Fernando Alonso in squadra. Partito dalla pole-position, lo spagnolo al via fu sorpreso dallo scatto di Jenson Button sulla McLaren, ingaggiando poi una battaglia sul filo dei decimi. Decisiva la fase dei pit-stop: l'inglese si ferma al giro 36, lo spagnolo attende una tornata in più e riesce a rimanere davanti, scatenando il boato del pubblico.
A completare la festa, Felipe Massa sul gradino più basso del podio, mentre Lewis Hamilton si ritirò subito per un contatto con lo stesso brasiliano alla Variante della Roggia.
Con quel successo Alonso si rilanciò in classifica, salendo terzo a 166 punti, dietro a Hamilton (182) e Mark Webber (187). Ma nessuno di loro, alla fine, sarà campione del mondo: ad Adu Dhabi a festeggiare sarà Sebastian Vettel, in quel momento solamente quinto a 163. Il tedesco, all'epoca in Red Bull, era all'alba del suo ciclo di trionfo iridati.