Massimo CostaLa prima vittoria in F1 di Oscar PIastri è arrivata dopo un anno e mezzo di presenza nel Mondiale, 35 Gran Premi. Terzo e secondo a Suzuka e Losail 2023, due volte secondo a Monte Carlo e Spielberg 2024, ecco che Piastri ha meritatamente compiuto quel saltino in più necessario per salire sul gradino più alto del podio a Budapest.
Una carriera fulminante quella di Piastri perché ha vinto la Eurocup Renault, la F3, la F2, un anno dopo l'altro, finendo sotto contratto Alpine. Ma la squadra F1 del costruttore francese, ha gestito malissimo il talento che aveva per le mani, tenendolo fermo una stagione intera nel 2022. Il manager di Oscar, l'ex pilota di F1 Mark Webber, nell'estate del 2022 considerando le indecisioni Alpine per il 2023, ha deciso di portarlo alla McLaren, che lo voleva a tutti i costi.
Si è così scatenata una furibonda polemica, ma i vertici Renault hanno sbagliato tutto il possibile con lui. E oggi, si può dire che nella storia recente della F1, la mossa di Webber è stata una delle più azzeccate mai viste prima. La McLaren lo ha portato al debutto nel 2023 e lui subito ha ottenuto grandi risultati fino alla vittoria ungherese, mentre la Alpine naviga nelle ultime file senza speranza da due anni. Pensate dove sarebbe oggi Piastri senza quello strappo operato da Webber.
La McLaren però, durante il GP è riuscita con un sano masochismo a creare in diretta mondiale un pasticcio inenarrabile. Piastri, grazie ad una gran partenza, si è portato al comando alla prima curva ed ha tenuto la prima posizione fino al giro 48 di 70 da percorrere. L'australiano è stato chiamato in pit-lane due tornate dopo Norris, inevitabile l'undercut. In quel momento, il vantaggio di Piastri sul compagno era di un paio di secondi.
Norris è quindi finito davanti a Piastri e poco dopo il team gli ha chiesto di cedere la posizione al vicino di box. Allora, viene da chiedersi, perché mettere in atto l'undercut? Il team principal Andrea Stella, grande fautore della rinascita McLaren, è spesso troppo prudente ed ha commentato che ciò si era reso necessario per difendersi dalla Mercedes e dalla Ferrari. Che in realtà erano distanti anni luce e non hanno mai avuto il passo delle due MCL38.
La sensazione è che in McLaren siano sempre troppo conservatori, quasi non si rendessero conto che stanno portando in pista la monoposto più competitiva del momento. Dunque, cosa è accaduto? Norris non l'ha presa molto bene, ha continuato a spingere creando un gap tra sè e Piastri di ben 5", Oscar dal canto suo, ha detto che era certo di ricevere la posizione, quindi non sentiva la necessità di portarsi su tempi bassi. L'ingegnere di Norris, Will Joseph, appariva quasi disperato nel tentativo di convincere Lando, le ha provate tutte e soltanto a 2 giri dal traguardo il suo pilota si è fatto da parte.
Peccato, il tutto poteva essere gestito con maggiore lucidità da parte del muretto box McLaen. Le comunicazioni, numerosissime, tra gli ingegneri di Norris e Piastri (Tom Stallard) ai loro piloti le risentiremo migliaia di volte nelle prossime settimane. Detto questo, ci troviamo difronte a una McLaren spaziale, capace di monopolizzare la prima fila in qualifica e le prime due posizioni in gara senza mai venire avvicinata dagli avversari. Un cammino iniziato da lontano e che vede ora la McLaren scavalcare la Ferrari nella classifica costruttori, issandosi al secondo posto con nel mirino la Red Bull, neanche tanto lontana avendo un solo pilota che porta punti pesanti.
E a proposito della Red Bull, in Ungheria è andato in scena un altro dramma sportivo, quello tra Verstappen e il suo ingegnere Gianpiero Lambiase. L'olandese ha messo in atto il suo perggior repertorio, che in questo periodo, in cui non si ritrova una monoposto dominante tra le mani, riappare abbastanza spesso. Prima di tutto, alla prima curva dopo la partenza, ha affiancato all'esterno le due McLaren. Tre monoposto non ci passano mai lì, eppure si è messo in quella posizione e andando nella via di fuga ha sopravanzato Norris, nella foto sopra.
Quando gli è stato detto che era sotto investigazione, e non poteva essere diversamente, ne ha dette di tutti i colori alla direzione gara, ed è stato invitato a lasciar passare Norris per non incorrere in una penalità. Una volta compiuta la buona azione, è partita un'altra serie di parole poco carine. Poi, un continuo lamento nei confronti della vettura, della strategia adottata con corollario di offese. In conclusione, ha accusato Hamilton di averlo portato fuori alla curva 2, cosa non vera tanto che Lambiase lo ha ripreso dicendogli che era rimasto dentro il cordolo, non era stato spinto oltre. Poco prima, Verstappen era andato largo da solo sempre alla curva 2, fallendo l'attacco alla Mercedes.
Quando ci ha ritprovato con Hamilton, alla curva 1, è arrivato lungo all'interno a ruote fumanti, Hamilton ha sterzato colpendolo e mandandolo in aria. E' partita un'altra serie di imprecazioni, ma la colpa era sua, al ché Lambiase gli ha detto di smetterla di comportarsi come un bimbo. Mai si era arrivati a questo punto tra il muretto box Red Bull e un Verstappen fuori controllo, come nel periodo antecedente al missile che ha guidato nel 2022 e 2023, ovvero quando per vincere doveva lottare e spesso andare oltre il limite della correttezza. Alla fine è stato superato, per quel contatto, da Charles Leclerc, ottimo quarto con la Ferrari e protagonista di una gara accorta e convincente.
La Ferrari di oggi è questa, se va bene arriva un quarto posto, ma è inferiore a McLaren, Mercedes e Red Bull. La perdita del secondo posto nella classifica costruttori la dice lunga. Carlos Sainz ha buttato via l'occasione di partire dalla seconda fila con uno dei peggiori avvii della stagione. Si è ritrovato settimo in un attimo e buona notte. La sesta posizoine conclusiva dice poco.
Segnali di risveglio sono arrivati da Sergio Perez, settimo al traguardo dalle ultime posizioni, e davanti a George Russell, anche lui con il capo cosparso di cenere dopo la pessima qualifica. Festa in casa Racing Bulls-Honda con Yuki Tsunoda nono. Settima volta a punti per il giapponese, che si è fatto perdonare l'errore in qualifica, contro le sole due di Daniel Ricciardo, 12esimo all'arrivo. Un punto lo ha preso Lance Stroll con una Aston Martin-Mercedes ancora deludente, dietro di lui il compagno Fernando Alonso.
Nico Hulkenberg con la Haas-Ferrari ci ha provato a raggiungere la top 10, ma non ce l'ha fatta ed ha terminato 13esimo davanti a una Williams-Mercedes poco edificante. Come la Sauber-Ferrari, con Guan Yu Zhou che per la gara ha pagato un abbonamento per un posto in ultima fila. Tristezza in casa Alpine-Renault, la stanno cercando...
Domenica 21 luglio 2024, gara 1 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 70 giri
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 2"141
3 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 14"880
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 19"686
5 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 21"349
6 - Carlos Sainz (Ferrari) - 23"073
7 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 39"792
8 - George Russell (Mercedes) - 42"368
9 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1'17"259
10 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'17"976
11 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'22"460
12 - Daniel Ricciardo (Racing Bulls-Honda) - 1 giro
13 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1 giro
14 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1 giro
15 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro
16 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1 giro
17 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1 giro
18 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1 giro
19 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1 giro
RitiratoPierre Gasly
Il campionato piloti
1.Verstappen 265: 2.Norris 189; 3.Leclerc 162; 4.Sainz 154; 5.Piastri 149; 6.Hamilton 125; 7.Perez 124; 8.Russell 116; 9.Alonso 45; 10.Stroll 24; 11.Hulkenberg, Tsunoda 22; 13.Ricciardo 11; 14.Bearman, Gasly 6; 16.Magnussen 5; 17.Albon 4; 18.Ocon 3.
Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 389; 2.McLaren-Mercedes 338; 3.Ferrari 322; 4.Mercedes 241; 5.Aston Martin-Mercedes 69; 6.Racing Bulls-Honda 33; 7.Haas-Ferrari 27; 8.Alpine-Renault 9; 9.Williams-Mercedes 4.