Marco Cortesi Saranno due i differenti modelli di Hypercar al via della stagione 2021 del WEC. Almeno dal secondo appuntamento. Toyota e Glickenhaus stanno preparando i loro progetti, anche se, come vedremo, la situazione per i due costruttori è diversissima. E non solo da un punto di vista tecnologico, con la prima che ha optato per l'ibrido, sostenendo la propria politica commerciale, e la seconda che correrà con una vettura benzina.
Mentre Toyota si prepara al lancio della vettura, il prossimo 15 gennaio, proprio Glickenhaus ha annunciato in questi giorni due partnership importanti per il progetto, mostrando il primo prototipo in fase di assemblaggio. Sauber si sta occupando dell'aerodinamica della Hypercar, con uno studio in corso a Hinwil. Il team in pista sarà invece gestito da Joest, la stessa equipe che seguiva il progetto ufficiale Audi WEC e, più recentemente, il programma Mazda nell'IMSA prima della rottura consumatasi nella scorsa stagione.
Il più grosso problema per Glickenhaus è proprio il tempo, dato che Toyota ha da mesi pronta la propria Hypercar "da gara" e la sta sottoponendo sin dallo scorso ottobre a migliaia di chilometri di test, mentre dall'altro lato non si è ancora approntata la prima vettura e si sarà costretti a saltare l'apertura stagionale di Sebring per presentarsi solo al round di Spa-Francorchamps.
Non solo, dalle prime immagini la Hypercar Toyota ha tutta l'aria di essersi portata dietro molto della precedente TS050 a partire dal comparto meccanico, che si era già visto sulla GR Super Sport, prototipo di modello stradale del 2018. Se così fosse, il vantaggio di partire da una base consolidata sarebbe rilevante. Tra i contendenti poi non c'è da dimenticare anche la presenza di Alpine, con due LMP1 che, a tratti, si erano mostrate competitive, nella speranza che una partecipazione tecnica ufficiale possa aiutare a esplorare meglio i limiti dello sviluppo della vettura e trovare il potenziale necessario a lottare al vertice.