Antonio CaruccioDopo la Williams, è arrivato il momento anche per la Sauber di togliere i veli alla nuova C36, che inaugura ufficialmente la venticinquesima stagione della compagine portata da Peter Sauber in F1 negli anni ’90. Resta l’azzurro predominante delle scorse stagioni, portato dagli sponsor di Felipe Nasr, ma con l’assenza del brasiliano scompaiono le fiancate di color giallo sostituito dal bianco che oltre alle pance, è presente anche su tutta la zona del telaio fino alle sospensioni anteriori.
Appare particolarmente elaborata l’ala nella parte frontale, mentre emerge la particolare sinuosità della zona posteriore, non solo nell’aerodinamica, ma anche nel retrotreno, modificato per ospitare i nuovi e più larghi pneumatici Pirelli. Spicca anche la pinna posteriore, ora molto più simile ad prototipo LMP1 che agli standard precedenti impostati dalla Formula 1.
La monoposto è già in viaggio verso Barcellona, dove il 22 sul circuito del Montmelò si terrà un filming day. Plausibile pensare che sarà Marcus Ericsson a guidarla, dato l’infortunio di Pascal Wehrlein, mentre Antonio Giovinazzi e pronto a fare il suo debutto per rimpiazzare il tedesco nei test di Montmelò (almeno nella prima tornata) grazie al supporto Ferrari che fornisce il propulsore alla Sauber.
La parola d’ordine per gli elvetici è “larghezza”. Ci tengono particolarmente a rimarcare quanto la monoposto sia effettivamente più larga nella carreggiata, come i nuovi pneumatici anteriori e posteriori della Pirelli, e come questo possa portare ad un rapido abbassamento dei tempi sul giro. Una monoposto alleggerita rispetto al passato fino agli attuali 728 chilogrammi, con un concetto aerodinamico completamente stravolto e massimizzato sotto la carrozzeria, dove anche i radiatori sono stati snelliti, e questa sarà sicuramente un’incognita nelle gare “calde” che si affronteranno già dopo l’apertura australiana del mondiale a Melbourne.
Da Maranello inoltre verrà dato in uso nella prima parte della stagione un motore 2016 aggiornato con le ultime specifiche montate ad Abu Dhabi. Jörg Zander, direttore tecnico Sauber spiega come “avere un sistema di propulsione affidabile e lungamente testato sia un ottimo punto di partenza. Sapere che propulsore avremmo avuto è stato un vantaggio per noi perché abbiamo potuto gestire gli ingombri in fase di progettazione. Allo stesso tempo mantenere la stessa trasmissione ed il sistema di raffreddamento ci permette di avere una solida base”.