27 Lug [1:44]
Edmonton, gara: dominio di Will Power
Si è conclusa come era iniziata la seconda trasferta int erra canadese dell'IndyCar Series: a conquistare il successo è stato uno strepitoso Will Power, riuscito a condurre dal primo all'ultimo passaggio cedendo la leadership solo nelle fasi di pit-stop, e concludendo dietro la safety-car per un contatto a muro di Scheckter. L'australiano, che verrà schierato da Roger Penske in tre delle ultime sei gare, potrebbe diventare un arbitro della lotta a tre per il titolo che coinvolge Scott Dixon, Dario Franchitti e Ryan Briscoe. Una sfida di primissimo piano ha coinvolto, per le posizioni di rincalzo, proprio due degli sfidanti, anche se a spuntarla è stato Helio Castroneves. Dopo aver preso la seconda posizione in occasione del secondo pit, Dixon si è visto infilato da un deciso attacco del vincitore di Indy, prima di essere salvato dalla caution finale quando si trovava ormai nel mirino di Briscoe. Quest'ultimo, penalizzato da una resa non ottimale delle gomme 'rosse' nelle prime fasi del terzo stint, ha mantenuto un distacco irrisorio dalla testa della classifica. A Franchitti invece, il quinto posto è costato proprio la vetta a vantaggio di Dixon, apparso decisamente più in palla sul tracciato aeroportuale dell'Alberta.
Da segnalare, la quasi totale assenza di caution, nonostante i diversi contatti e problemi visti in pista. Al via, Mike Conway aveva tamponato Raphael Matos dopo un rallentamento di gruppo, mentre Mario Moraes si era visto letteralmente speronare dal compagno Tracy, poi sesto al traguardo. Poco dopo il terzo di gara, in occasione delle prime soste, una nuova dose di cattiva sorte aveva colpito Tony Kanaan, investito dentro l'abitacolo da un getto di carburante andato poi a fuoco. Encomiabile la prontezza di riflessi dei meccanici di Penske e Panther Racing, riusciti ad intervenire spegnendo le fiamme e facendo uscire il brasiliano indenne dall'abitacolo, pur con qualche leggera ustione. Al giro 77, un Ryan Hunter-Reay apparentemente in crescita aveva staccato l'ala posteriore in curva 8. Decimo al traguardo, Marco Andretti è stato il miglior rappresentante dell'Andretti Green Racing, chiudendo dietro a Rahal, Wilson e Doornbos e davanti a Danica Patrick.
L'ordine d'arrivo, domenica 26 luglio 2009
1 - Will Power - Penske - 95 giri 1:43:11
2 - Helio Castroneves - Penske - 1.0936
3 - Scott Dixon - Ganassi - 1.3213
4 - Ryan Briscoe - Penske - 1.8266
5 - Dario Franchitti - Ganassi - 4.4652
6 - Paul Tracy - KV - 6.3941
7 - Graham Rahal - Newman-Haas-Lanigan - 26.5700
8 - Justin Wilson - Coyne - 26.9169
9 - Robert Doornbos - Newman-Haas-Lanigan - 1 giro
10 - Marco Andretti - Andretti Green - 1 giro
11 - Danica Patrick - Andretti Green - 1 giro
12 - EJ Viso - HVM - 1 giro
13 - Alex Tagliani - Conquest - 1 giro
14 - Hideki Mutoh - Andretti Green - 2 giri
15 - Dan Wheldon - Panther - 2 giri
16 - Ed Carpenter - Vision - 2 giri
17 - Ryan Hunter-Reay - Foyt - 8 giri
18 - Raphael Matos - Luczo Dragon - 11 giri
19 - Tomas Scheckter - Dreyer&Reinbold - 22 giri
20 - Mike Conway - Dreyer&Reinbold - 32 giri
Giro più veloce: Mike Conway 1:02.4340
Ritirati
35° giro - Tony Kanaan
21° giro - Richard Antinucci
1° giro - Mario Moraes
Il campionato
1. Dixon 380; 2. Franchitti 377; 3. Briscoe 366; 4. Castroneves 309; 5. Patrick 285; 6. Andretti 259; 7. Wheldon 255; 8. Wilson 241; 9. Kanaan 239; 10. Rahal 235.