16 Ago [21:46]
FIA e F1, missione compiuta:
approvate le regole sui motori 2026
Jacopo Rubino - XPB Images
Finalmente. Dopo mesi, per non dire un paio d'anni, di trattative e discussioni, sono ufficialmente confermate le regole per le power unit 2026 di Formula 1. Questa volta per davvero. Oggi, martedì 16 agosto, si è riunito il Consiglio Mondiale della FIA per l'approvazione definitiva, passaggio formale che apre la strada ai prossimi annunci della Porsche, come motorista al fianco di Red Bull, e di Audi quando verrà perfezionato il probabile acquisto della Sauber.
I propulsori di prossima generazione non saranno rivoluzionari, rispetto ad oggi: resteranno dei V6 turbo-ibridi da 1.6 litri, con prestazioni in linea con quelli attuali, ma la potenza della parte termica verrà contenuta a circa 500 cavalli agendo sul flussometro. La misurazione della portata di benzina non avverrà però più su massa o volume, ma sull'energia erogata.
Dall'altro lato, la quota di potenza della componente ibrida aumenterà fino al 50 per cento del totale (circa 350 kilowatt, quindi circa 475 cavalli) pur eliminando la MGU-H. Il sistema di recupero del calore generato dalla turbina è l'elemento più affascinante a livello ingegneristico delle unità odierne, ma anche il più costoso e di difficile applicazione sulle auto stradali. Farne a meno era una delle condizioni poste dal gruppo Volkswagen, a cui gli attori odierni sono venuti incontro a costo di rinunciare a un vantaggio competitivo. Sulla bilancia della sostenibilità ambientale viene però messo l'utilizzo di carburanti totalmente sintetici e sostenibili, nel solco dell'introduzione delle benzine di tipo E10 avvenuta quest'anno.
Ci sarà anche una maggiore standardizzazione delle componenti, o almeno del loro design, ad esempio per quanto riguarda iniettori e sensori, mentre per pistoni o valvole, ma non solo, ci sarà meno libertà dimensionale.
"La FIA continua a spingere su innovazione e sostenibilità, e le regole 2026 sulle power unit di Formula 1 sono l'esempio più alto di questa missione", ha commentato il presidente Mohammed Ben Sulayem, che in tal senso ha concluso il lavoro iniziato sotto la gestione di Jean Todt. "L'introduzione di tecnologia avanzate assieme ai carburanti sintentici si allinea ai nostri obiettivi di portare beneficio ai guidatori di tutti i giorni e di raggiungere il bilancio zero delle emissioni entro il 2030".
I motori del futuro nasceranno inoltre sotto una disciplina finanziaria, che si affianca al budget cap imposto a tutti i team: già dal 1° gennaio 2023 i motoristi dovranno rispettare un tetto di spesa di 95 milioni di dollari (circa 93 milioni in euro), che saliranno a 130 dal 2026, con esenzioni su marketing, vetture storiche e servizio di fornitura alle squadre clienti.
Infine, nella stagione d'esordio delle nuove power unit ogni pilota avrà a disposizione 4 unità termiche e di scarico, e 3 pacchi batteria ed MGU-K, senza incorrere in penalità in griglia. Dal 2027, quando tutto dovrebbe essere "a regime" anche per quanto riguarda l'affidabilità, verrà concesso un esemplare in meno di ognuno di questi elementi.