Jacopo Rubino - XPB ImagesNel Consiglio Mondiale di oggi, oltre ad
approvare le power unit 2026, la FIA ha deliberato le misure in vigore dal 2023 contro il porpoising, effetto collaterale delle vetture a effetto suolo introdotte quest'anno in Formula 1. Le aree di intervento erano già state definite nelle scorse settimane, ma su un punto si è arrivati ad un compromesso: le estremità del fondo, che "sigillano" la macchina all'asfalto, saranno alzate di 15 millimetri invece dei 25 proposti inizialmente per ridurre il carico aerodinamico. Una via di mezzo che forse non accontenterà nessun team.
Come da programma, verrà inoltre aumentata anche l'altezza da terra della chiglia del diffusore, ma evitando che questo costringa i team a modificare la disposizione degli elementi interni, mentre i bordi del fondo dovranno essere costruiti con maggiore rigidità, essendo applicati test più severi di flessione laterale. Infine, ci sarà un sensore aggiuntivo per monitorare in modo più efficace le oscillazioni verticali.
La Federazione, agendo per motivazioni legate alla sicurezza, non ha avuto bisogno di chiedere il voto delle scuderie. Ma il tema ha fatto e probabilmente continuerà a far discutere: Red Bull e Ferrari, supportate dalle rispettive partner Alpha Tauri, Sauber Alfa Romeo e Haas, così come l'Alpine, si erano opposte a questi cambiamenti, ritenuti in realtà d'aiuto alla Mercedes. La W13 fin qui è stata notoriamente la monoposto più soggetta al fenomeno del porpoising, e il team di Brackley ha usato, secondo i rivali, l'argomento "sicurezza" anche per fare i propri interessi, senza rinunciare alla ricerca delle massime prestazioni. Sulla carta, la Mercedes potrà recuperare più in fretta lo svantaggio velocistico sulle rivali dirette. Inoltre, viste le tempistiche, tutto questo comporterà costi aggiuntivi, perché le squadre avevano già impostato da settimane i progetti per la prossima stagione.
"La sicurezza è assolutamente la priorità principale, e abbiamo dedicato molto tempo e risorse per l'analisi e la soluzione al problema del porpoising. Ne ho personalmente discusso con tutti i team e i piloti, e seppur ci siano state ovviamente alcune differenze di opinioni, legate agli equilibri in campo, è molto chiaro che la FIA abbia il compito di agire e garantire che tutti i piloti non siano messi inutilmente in pericolo da questo fenomeno", ha comunque sottolineato il presidente della Federazione, Mohammed Ben Sulayem.
L'organo di governo del motorsport ritiene che il problema potrebbe persino accentuarsi in futuro, con l'aumento di carico aerodinamico figlio del normale processo di sviluppo, seppur l'entità del porpoising sia stata esasperata anche dalle caratteristiche di alcuni circuiti: il grande allarme ad esempio era suonato a Baku, su un asfalto cittadino molto sconnesso.
Nel frattempo, come previsto, dal prossimo Gran Premio di Belgio saranno messe in atto misure di breve termine con l'introduzione di parametri di oscillazione che i team non dovranno sforare, pena il rischio squalifica. Inoltre, verranno rivisti i requisiti di rigidezza del pattino inferiore, per evitare (come riuscito a Red Bull e Ferrari) di sfruttare la flessibilità dei materiali al fine di ottenere vantaggi aerodinamici. E anche questa è da considerare una vittoria politica della Mercedes e del suo team principal Toto Wolff.