Jacopo Rubino - Foto XPB
Pat Fry sarà operativo in Renault dal 5 febbraio, e assumerà l'incarico di direttore tecnico per la parte telaistica: la scuderia di Enstone ne ha dato conferma a quasi tre mesi dall'annuncio dell'accordo. L'ingegnere britannico, ex McLaren e Ferrari, sarà a tutti gli effetti l'erede di
Nick Chester, che a dicembre si è separato dal team in cui ha militato per ben 20 stagioni, fin da quando si chiamava Benetton.
L'arrivo di Fry è molto atteso in Renault, perché nonostante i grandi sforzi compiuti sembra esserci bisogno di un uomo d'ordine. Lo ha rivelato di recente il responsabile della squadra Cyril Abiteboul: "Ci mancava qualcosa nella guida tecnica del team, nella capacità di combinare tutte le risorse che abbiamo messo assieme", spiegava a Motorsport.com. "Ci sono stati parecchi investimenti, 15 milioni di sterline (circa 18 milioni di euro, ndr), ma tutto questo deve essere indirizzato da qualcuno. Ho sentito, lo abbiamo sentito, che fossimo un po' deboli nella leadership tecnica. Questo ha condotto all'ingaggio di Pat".
L'impressione è che queste parole siano quasi una critica a Chester (nelle scorse settimane accostato intanto alla Williams), ma Abiteboul ha sottolineato di non volersi riferire a nomi in particolare. Le debolezze sono state molteplici: "L'affidabilità, il motore, le procedure in pista, un po' i pit-stop e un po' la strategia".
Il costruttore francese, di certo, è chiamato a riprendere la curva di crescita interrotta nel 2019, quando è scivolato dal quarto al quinto posto nel Mondiale. E ha pure vissuto l'onta di essere battuto dalla McLaren a cui fornisce la power unit. "Nella seconda parte del campionato hanno beneficiato dei progressi che abbiamo fatto sul propulsore", ha rimarcato Abiteboul parlando dei rivali-clienti di Woking. La RS19, invece, faticava a migliorare: "C'era una sorta di limite nello sviluppo, dovuto alle scelte compiute nella filosofia del progetto".
Le cose cambieranno con Fry? Il 55enne inglese proviene proprio dalla McLaren, dove è tornato per alcuni mesi come traghettatore prima dell’insediamento del nuovo dt James Key. A dispetto del periodo di gardening, chissà che non possa portare con sé qualche segreto utile alla Renault.