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18 Mar [9:09]

GP Australia - Gara
Trionfo di Button, Alonso quinto

Massimo Costa

Quando Jenson Button corre così, dominato da quello stato di grazia che pochi possono permettersi, può battere chiunque. Reggere il confronto con Lewis Hamilton all'interno della McLaren, dimostra la solidità mentale di Button, la sua forza mentale, la sua tranquillità. Pochi hanno resistito al fianco di Hamilton. Neppure Fernando Alonso ce la fece nel 2007 mentre Heikki Kovalainen ne è uscito disintegrato nel biennio 2009-2010. Button, invece, ha ridimensionato Hamilton e anche a Melbourne, pur battuto in qualifica, lo ha stritolato in gara. Superandolo al via, alla prima curva, e mettendo subito tra sè e il compagno metri pesantissimi che ha saputo mantenere per tutto il Gran Premio, gestendo alla perfezione, come sempre sa fare, gli pneumatici. Hamilton sul podio era piuttosto abbacchiato. Il terzo posto non era certo nei suoi programmi. Il pit-stop e la safety-car uscita immediatamente dopo hanno permesso a Sebastian Vettel di sopravanzarlo. Ma Hamilton può stare sereno. Se guiderà sempre come in qualifica, se riesce a mantenere la calma in gara come ha fatto oggi, disputerà un grande mondiale.

La McLaren vince senza il muso scalinato
Quando Flavio Briatore sostiene che in F.1 gli ingegneri sarebbero da "torturare", non sbaglia mica tanto. Quest'anno i vari progettisti hanno deciso all'unisono (si saranno passati la parola in qualche pub inglese dopo diverse birre...) di creare le monoposto più brutte della storia della F.1 e pareva che senza quello scalino posizionato lì, sui musi, fosse impossibile far funzionare una monoposto. Non è così. La McLaren, esteticamente bella, col muso "liscio", non solo ha conquistato la pole, ma ha letteralmente dominato la prima gara stagionale. Dunque, era possibile realizzare vetture con un anteriore normale... La McLaren-Mercedes ha indovinato la macchina, abituati negli ultimi due anni a rincorrere ora cominciano nel ruolo di prede.

Red Bull non domina, ma...
Sebastian Vettel ha disputato una bellissima gara. Sesto sullo schieramento di partenza, il tedesco ha sfoderato il suo migliore repertorio recuperando fino al secondo posto e dimostrando a quanti (ancora?) sono scettici sul suo talento che anche con una monoposto non più in grado di dominare, sa fare la differenza. Lo conferma, tanto per non smentirsi, Mark Webber, il suo compagno, sì più veloce in qualifica, ma persosi come sempre in gara e quarto all'arrivo. I ripudiati Sebastien Buemi e Jaime Alguersuari non avrebbero saputo fare di meglio? La Red Bull ha giocato bene la carta della strategia, delle gomme, e alla fine la RB8 si è mostrata più performante in gara che in qualifica. Ma è sempre là davanti e se la gioca con la McLaren.

Ferrari comparsa, Montezemolo rifletta
La Ferrari è Fernando Alonso. C'è poco da fare. Lo spagnolo ha combattuto come sempre e alla fine è risultato il primo degli "altri", dovendosi difendere dalla Williams di Pastor Maldonado. Avevano detto che il podio era utopia e sono stati di parola. La F2012 è molto lontana da McLaren e Red Bull, ma Alonso le ha dato un minimo di dignità. Felipe Massa è sempre stato ai margini della zona punti. Il tanto atteso riscatto del brasiliano non è avvenuto, Alonso lo ha umiliato sempre, fin dalla qualifica. Sarà sempre così? Speriamo che Massa recuperi in fretta, ma se non lo ha fatto in questi mesi come potrà improvvisamente proporsi sui livelli di Alonso? Su Massa ha creduto solamente il presidente Luca di Montezemolo. Se la Ferrari ha una sola monoposto in grado di puntare in alto è solo colpa sua. Montezemolo dovrà riflettere molto sulle sue idee, sulle sue scelte.

Mercedes illude
Ci si aspettava molto di più dalla Mercedes, che invece ha fallito l'obiettivo di divenire la terza forza del mondiale a Melbourne. Michael Schumacher è stato splendido nei primi giri di gara, poi si è dovuto ritirare per rottura del cambio. Nico Rosberg ha fatto una partenza da cineteca, si è via via perso e nel duello con Sergio Perez all'ultimo giro ha forato uscendo così dalla zona punti.

Bene Sauber e Lotus
La Sauber è, con la McLaren, l'unico team ad avere piazzato due monoposto in zona punti. Bravi Kamui Kobayashi e Sergio Perez che hanno ribaltato qualifiche non esaltanti. Addirittura il messicano ha effettuato un solo pit-stop, come nel 2011. Kimi Raikkonen ha recuperato una decina di posizioni chiudendo settimo con la Lotus, orfana del tanto atteso Romain Grosjean, eliminato al 1° giro da un contatto con Pastor Maldonado. Raikkonen ha entusiasmato in alcuni duelli, soprattutto con Kobayashi.

I ragazzi Toro Rosso convincono
Alla prima uscita con un team competitivo, Daniel Ricciardo ha acchiappato i primi punti in carriera col nono posto. Subito in difficoltà per essere finito nella mischia della prima curva innescata da Nico Hulkenberg (ritiratosi immediatamente), Ricciardo si è rimboccato le maniche e nel convulso giro finale ha avuto la lucidità per superare il compagno Jean-Eric Vergne. Il francese, al debutto in F.1, è stato molto bravo e nonostante qualche sbavatura, ha convinto.

La Williams torna in alto
Pastor Maldonado è stato la bestia nera di Alonso per lungo tempo. Il venezuelano era sesto e per la Williams sarebbe stata una vittoria dopo due anni nelle paludi. Maldonado però ha commesso un errore grave a poche curve dalla bandiera a scacchi ed ha sbattuto con violenza contro il muro. Peccato. Poteva essere a punti anche Bruno Senna se non fosse stato spedito in testacoda alla prima curva da Ricciardo, a sua volta colpito da Webber... a sua volta spostato da Hulkenberg. La Force India grazie a Paul Di Resta, un po' troppo anonimo, ha preso un punticino. Poco da dire per Caterham, KO entrambi i piloti, e Marussia, con Timo Glock che comunque ha rimediato un solo giro di distacco. È già un passo avanti.

Nella foto, la partenza (Photo 4)

Domenica 18 marzo 2012, gara

1 - Jenson Button (McLaren MP4/27-Mercedes) - 58 giri 1.34'09"565
2 - Sebastian Vettel (Red Bull RB8-Renault) - 2"139
3 - Lewis Hamilton (McLaren MP4/27-Mercedes) - 4"075
4 - Mark Webber (Red Bull RB8-Renault) - 4"547
5 - Fernando Alonso (Ferrari F2012) - 21"565
6 - Kamui Kobayashi (Sauber C31-Ferrari) - 36"766
7 - Kimi Raikkonen (Lotus E20-Renault) - 38"014
8 - Sergio Perez (Sauber C31-Ferrari) - 39"458
9 - Daniel Ricciardo (Toro Rosso STR7-Ferrari) - 39"556
10 - Paul Di Resta (Force India VJM05-Mercedes) - 39"737
11 - Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR7-Ferrari) - 39"848
12 - Nico Rosberg (Mercedes MGP W03) - 57"642
13 - Pastor Maldonado (Williams FW34-Renault) - 1 giro
14 - Timo Glock (Marussia MR01-Cosworth) - 1 giro

Giro più veloce: Jenson Button 1'29"187

Ritirati
0 giri - Nico Hulkenberg
1° giro - Romain Grosjean
10° giro - Michael Schumacher
34° giro - Vitaly Petrov
38° giro - Heikki Kovalainen
46° giro - Felipe Massa
52° giro - Bruno Senna
53° giro - Charles Pic

Il campionato piloti
1.Button 25; 2.Vettel 18; 3.Hamilton 15; 4.Webber 12; 5.Alonso 10; 6.Kobayashi 8; 7.Raikkonen 6; 8.Perez 4; 9.Ricciardo 2; 10.Di Resta 1.

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 40; 2.Red Bull-Renault 30; 3.Sauber-Ferrari 12; 4.Ferrari 10; 5.Lotus-Renault 6; 6.Toro Rosso-Ferrari 2; 7.Force India-Mercedes 1.
RS Racing