IMSA

Lamborghini conferma il suo impegno
nella serie Endurance con la SC63 LMDh

Michele Montesano Lamborghini proseguirà la sua avventura in IMSA SportsCar Championship con la SC63 LMDh. Così come avvenut...

Leggi »
formula 1

Academy Red Bull
Con Lawson e Hadjar, obiettivi raggiunti

Negli ultimi anni il programma Junior Red Bull aveva alquanto lasciato a desiderare, come se trovata la pepita d'oro Max...

Leggi »
formula 1

Ferrari Driver Academy
Tre talenti per il futuro

Promosso in F1 con il team Haas l'inglese Oliver Bearman, il Ferrari Driver Academy guarda al futuro. E i nomi che ha nel...

Leggi »
Formula E

Hyundai in trattativa con McLaren
Possibile ingresso nella serie elettrica

Michele Montesano Nonostante l’undicesima stagione di Formula E sia appena iniziata, si parla già del futuro della serie ris...

Leggi »
IMSA

Ferrari all’assalto di Daytona
DragonSpeed-Risi in GTDPro, AF in GTD

Michele Montesano Oltre alla Ferrari tutta tricolore del Cetilar Racing, saranno diverse le 296 GT3 che tenteranno la conqui...

Leggi »
Rally

Loriaux lascia Hyundai
Al via la riorganizzazione del team

Michele Montesano Come un fulmine a ciel sereno, Christian Loriaux ha lasciato con effetto immediato Hyundai. A meno di un m...

Leggi »
14 Giu [16:32]

Gasly e il fenomeno del porpoising
"Costretto a scegliere tra
la prestazione e la salute"

Massimo Costa - XPB Images

Non solo Lewis Hamilton, colpito da un forte mal di schiena durante il GP di Baku. Non solo George Russell, primo a denunciare la pericolosità derivante dal fenomeno del porpoising, i continui saltellamenti che le monoposto di F1 a effetto suolo soffrono in rettilineo. A Baku, anche Pierre Gasly si è esposto con decisione affinché non venga sottovalutato questo problema: "Quello che sta accadendo non è salutare. Ho dovuto sottopormi a sessioni di fisioterapia prima e dopo ogni turno fin dal venerdì perché i miei dischi spinali soffrivano molto".

Nelle prove libere del venerdì, tutte le monoposto evidenziavano grossi problemi di porpoising. Alcuni lo hanno risolto cammin facendo, altri no. Ma soltanto pochissimi piloti hanno voluto sottolineare le difficoltà incontrare. Gasly ha proseguito nel suo racconto: "Il team mi ha detto: d'accordo, possiamo intervenire sul set-up, ma così facendo andremo a compromettere la prestazione. Morale, sto mettendo in pericolo la mia salute per ottenere risultati. E lo farò sempre, perché sono un pilota e voglio che la macchina sia la più veloce possibile. Ma non credo che la FIA debba metterci in un angolo costringendoci a scegliere tra salute e prestazioni".

Parole pesanti quelle di Gasly e anche molto ficcanti e intelligenti: "Ne abbiamo discusso durante il briefing dei piloti, abbiamo avvisato la FIA del problema, cerchiamo di chiedere loro di trovare soluzioni perché non vogliamo ritrovarci a 30 anni a camminare con un bastone per colpa del porpoising". Come Hamilton e Russell, ha poi evidenziato la pericolosità che si era creata: "Gli specchietti tremavano in modo incredibile, non vedevo niente, lo sterzo tremava e capitava che la monoposto si muovesse da sola. A 330 orari non è facile controllarla. Penso che non si possa fare molto per questa stagione, ma sicuramente si potrà intervenire sul progetto tecnico per il 2023 per scongiurare definitivamente il porpoising".
RS Racing