Jacopo RubinoPierre Gasly sarà un pilota AlphaTauri anche nella prossima stagione di Formula 1. Il team di Faenza ha voluto fare un annuncio ufficiale nella giornata di oggi, venerdì 24 giugno, seppur sulla carta non fosse indispensabile, essendoci già un accordo valido fino al termine del 2023. Ma la recente conferma di
Sergio Perez in Red Bull Racing per altri due anni aveva posto qualche interrogativo sull'avvenire del francese, privato della speranza di un ritorno nella squadra maggiore dopo la negativa parentesi di metà 2019.
"Per me è normale che abbiano tenuto Sergio, è stato competitivo sin da inizio campionato. Nessuna sorpresa, ma questo ovviamente incide sul proseguimento della mia carriera. Abbiamo solo bisogno di parlare su cosa sia il meglio per il futuro, ci sono dei dialoghi in corso e prenderemo la giusta decisione al momento opportuno", aveva spiegato il transalpino durante il weekend di Baku, sottolineando: "Non si tratta di guardarsi in giro, ho un contratto con la Red Bull".
In effetti, "chiuso" dal rinnovo di Perez, si era ipotizzato che Gasly potesse sondare altre soluzioni esterne alla multinazionale austriaca: la McLaren poteva sembrare la destinazione potenzialmente più allettante, magari con un sedile destinato a liberarsi se Daniel Ricciardo, fin qui al di sotto delle aspettative, non venisse tenuto in organico.
Ma adesso chiarezza è fatta: Gasly resterà in AlphaTauri, la ex Toro Rosso con cui ha esordito in gara nel 2017 e con cui ha vinto clamorosamente il Gran Premio d'Italia 2020, oltre a centrare tanti altri piazzamenti di rilievo che gli hanno consentito di rigenerarsi dopo la difficile esperienza in Red Bull Racing. “Senza dubbio è tra i piloti più competitivi della F1, e ha dimostrato le sue capacità durante tutta la sua permanenza in squadra. Pierre può avere un ruolo primario per il successo del team il prossimo anno e sarà nostro compito mettergli a disposizione una vettura competitiva, in modo che possa continuare a ottenere risultati eccellenti", ha riconosciuto il team principal Franz Tost.
"Poter pianificare gli sviluppi per i prossimi diciotto mesi è una buona base di lavoro per il futuro", ha invece commentato Gasly. Ma oltre quell'orizzonte temporale, nulla esclude che possa andare per la propria strada, uscendo dalla famiglia Red Bull che lo ha accompagnato sin dalla gavetta nelle serie minori.