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7 Set [15:22]

Giovinazzi e Ferrari
Un futuro oltre al simulatore?

Massimo Costa

Il periodo estivo porta decisamente bene ai piloti italiani. Un anno fa, eravamo qui a raccontarvi di Luca Ghiotto chiamato da Helmut Marko a sostenere alcune sessioni al simulatore di Milton Keynes, non quello F.1 però. I risultati del veneto in GP3 avevano convinto la Red Bull ad accertarsi delle qualità di Ghiotto, poi quando tutto pareva avviarsi verso il meglio, con l'inserimento del pilota Trident nel programma Red Bull Junior 2017, ci fu la retromarcia invernale di Marko.

Questa volta a finire agli onori della cronaca è Antonio Giovinazzi, chiamato dalla Ferrari a vivere una giornata al simulatore F.1. Una grossa occasione perché non capita di certo a tutti di poter ricevere una telefonata del genere dalla Ferrari. Il pugliese, vice campione F.3 2016 e da rookie protagonista di una stagione devastante nella difficile GP2 che lo vede secondo in classifica, ha varcato i cancelli di Maranello lunedì 5 settembre, lavorando sodo e scoprendo quanto sia spettacolare un simulatore F.1.

Fa piacere notare come in casa Ferrari abbiano deciso di "controllare" le qualità di Giovinazzi, un pilota che da tempo è protagonista assoluto nel motorsport internazionale tanto che l'Audi non se lo era lasciato scappare dopo alcuni test con le vetture DTM. Salvo poi doverlo lasciare libero per la riduzione degli impegni motoristici.

La notizia di Giovinazzi al simulatore Ferrari era emersa nel corso del weekend monzese, ma non era ben chiaro quando Antonio avrebbe potuto accedervi. A sorpresa, è tutto accaduto rapidamente, già lunedì come riportato sopra. Giovinazzi ha avuto anche contatti esplorativi con la Red Bull.

A cosa porterà questa sessione al simulatore? Se Giovinazzi, che ricordiamo è seguito dalla fine del 2015 dal management di Enrico Zanarini che già si occupa di Antonio Fuoco, avrà convinto, e non ci dovrebbero essere dubbi su questo punto, potrebbe essere inserito nel Ferrari Driver Academy andando a far compagnia allo stesso Fuoco, a Charles Leclerc e a Guan Yu Zhou. Ma per occupare quale ruolo?

Considerando la vasta esperienza del pugliese (tre anni di F.3 di cui due ad altissimo livello e la straripante attuale stagione in GP2) un'altra annata in GP2 non avrebbe molto senso, quindi non rimarrebbe che portare Giovinazzi in F.1 in una squadra motorizzata Ferrari, Haas o Sauber. O come terzo pilota, girando il venerdì nel primo turno libero come fece Valtteri Bottas con la Williams nel 2012, oppure venendo inserito come pilota ufficiale in uno di questi due team.

Se così fosse, Giovinazzi rovinerebbe i piani di Leclerc, che già sta svolgendo test con la Haas, o di Fuoco. Un ciclone travolgente il pilota italiano, che ricorda quello di Max Verstappen quando Marko lo portò nel programma Red Bull Junior scavalcando tutti coloro che già ne facevano parte. Non ci resta che sperare nel... coraggio della Ferrari.
RS Racing