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12 Giu [13:20]

Gli incidenti di Baku: sotto accusa
le pressioni adottate in gara dai team

Massimo Costa 

Sono trascorsi sette giorni dal Gran Premio di Baku e ancora non si conoscono le cause precise che hanno determinato il cedimento degli pneumatici posteriori sinistri avvenuti sulla Aston Martin di Lance Stroll e sulla Red Bull di Max Verstappen. Entrambi sono finiti contro il muro nella zona più veloce del circuito: il canadese all'inizio del rettifilo di arrivo di oltre 2km, l'olandese praticamente davanti ai box.

Subito, Mario Isola responsabile della Pirelli aveva sottolineato che le cause di tali "esplosioni" potevano essere state determinate dalla presenza in pista di detriti. In pochi ci hanno creduto, Verstappen in primis. Dunque, cosa è accaduto? La Gazzetta dello Sport rivela che la Pirelli, a seguito delle analisi effettuate, ha escluso un cedimento strutturale o un difetto di fabbricazione. E questa è sicuramente una bella notizia per tutta la F1 e per il costruttore italiano.

Quindi, perché le gomme hard di Stroll e Verstappen sono collassate in quella maniera? Una delle cause potrebbe essere letta nelle pressioni utilizzate dai team. Dal Gran Premio del Belgio del 2015, la Pirelli suggerisce quelle che devono essere le pressioni da impiegare per i weekend di gara, ma che possono variare a seconda delle temperature e altri parametri. Per il GP dell'Azerbaijan, Pirelli aveva suggerito 19 psi per l'anteriore e 20 psi per la posteriore. La FIA prima della partenza delle corse verifica sempre che ogni squadra abbia eseguito le indicazioni della Pirelli su tutti gli pneumatici che saranno impiegati, e questo è accaduto anche a Baku.

Però, è risaputo che le squadre tendono a modificare a "distanza" le pressioni indicate (che magari per i vari set-up scelti non portano alla giusta aderenza), infrangendo quindi quelli che sono i consigli della Pirelli e della FIA. Non sempre ovviamente questo accade, ma se ne parla spesso e volentieri.

Di fatto, sul banco degli imputati salgono i team Aston Martin e Red Bull, e adesso sarà interessante ascoltare la loro reazione in quanto di certo non farà piacere essere accusati di mandare allo sbaraglio e contro un muro i propri piloti. Se invece, non arriverà nessuna nota, nessuna dichiarazione, implicitamente avvalleranno il fatto di non aver seguito quanto richiesto dalla Pirelli.

La pressione degli pneumatici sarà tema di discussione nelle prossime settimane e per questo la FIA e la Pirelli hanno intenzione di introdurre dal 2022 una valvola ufficiale su tutte le gomme, in modo da monitorare costantemente se la pressione richiesta sarà poi mantenuta dalle squadre.
RS Racing