Marco Cortesi
E' stata comunicata alle squadre (
e riportata da Road & Track) la rivoluzione che vedrà le vetture NASCAR correre sul bagnato anche su alcuni ovali a partire dal 2023. Dopo decenni in cui a seguito della pioggia occorreva aspettare che i tracciati si asciugassero completamente, si è deciso di adottare in alcune piste, quelle con velocità più ridotte, un pacchetto per correre anche con l'asfalto umido, similarmente a quanto avviene sui circuiti stradali dove già da tempo si correva sul bagnato.
Il kit comprenderà dei paraspruzzi da collocare dietro le ruote posteriori, tergicristallo, fanali e luci di frenata oltre, ovviamente, alle gomme rain.
Le piste incluse saranno il LA Coliseum, sede della prima gara dell'anno, Martinsville, New Hampshire, North Wilkesboro (sede dell'All-Star), Richmond e Phoenix, dove è in programma la finalissima. Questo in aggiunta alle piste stradali.
Applicazione per pioggia leggera
Va detto che è difficile pensare di vedere correre le stock-car sotto la pioggia battente, da un lato per rispetto del pubblico, dall'altro per le norme di legge che impongono di svuotare gli impianti sportivi in caso di temporali con fulmini.
L'applicazione primaria sarà con pioggia leggera o dopo un acquazzone, per ridurre i tempi del ritorno in gara. Così facendo, le persone potranno essere in sicurezza sugli spalti, con una ragionevole visibilità.
670 cavalli quasi ovunque
In aggiunta alle parti riguardanti il bagnato, sono state comunicati anche gli step di potenza che verranno utilizzati. Il tradizionale pacchetto Superspeedway a potenza ridotta (510 cavalli) verrà usato sui superovali di Talladega e Daytona, ma anche, come quest'anno, ad Atlanta. Per le altre piste, si utilizzerà la configurazione da 670 cavalli, con l'eccezione della gara cittadina di Chicago, la prima nella storia NASCAR, per cui si sta valutando una riduzione.