23 Ago [18:42]
Haas, Monza a rischio se non
rimborserà l'ex sponsor Uralkali
Massimo Costa - XPB Images
Una visita inattesa ha allarmato il paddock di Zandvoort. Nel motorhome Haas, si è presentata la "guardia di finanza" olandese. Cosa è accaduto? Uralkali, ex sponsor del team americano che aveva nel russo Dmitry Mazepin il CEO, dunque il padre dell'ex pilota Haas Nikita Mazepin, ha presentato una istanza proprio presso la Giustizia olandese per sequestrare i beni della squadra per un pagamento non avvenuto.
Nel 2022, quando Gene Haas decise di appiedare prima dell'avvio della stagione Mazepin per l'invasione russa in Ucraina, aveva già incassato 13 milioni di dollari da Uralkali, soldi che non sono mai stati restituiti. Una udienza del Tribunale Arbitrale in Svizzera, aveva sentenziato che il team Haas doveva ridare allo sponsor russo una cifra pari a circa 9 milioni. La scadenza era stata fissata per il mese di giugno 2024, ma ad Uralkali nulla è mai arrivato.
Da qui, la decisione di Uralkali di ricorrere ai tribunali olandesi richiedendo il sequestro dei beni del team americano. Rapidamente si è trovato un accordo: il team Haas potrà partecipare al Gran Premio di Zandvoort, ma le monoposto e tutto il materiale non si dovranno muovere dall'Olanda finché non sarà stato effettuato il pagamento.
La Haas ha comunicato che "Siamo pienamente intenzionati a pagare ad Uralkali tutti gli importi dovuti in base al lodo arbitrale. La Haas ha lavorato con i propri legali per garantire che il pagamento sia conforme a tutte le sanzioni e le normative statunitensi, europee, britanniche e svizzere pertinenti. Continueremo a lavorare con Uralkali nei prossimi giorni per risolvere definitivamente la questione".
Uralkali ha risposto che in merito, non ci sono mai stati problemi riguardanti le sanzioni nei loro confronti. "Questa è la conseguenza del rifiuto della Haas di dar seguito alla sentenza arbitrale emessa il 12 giugno. La Haas ha avuto più di due mesi di tempo per applicare la sentenza e, come è stato riferito in precedenza, Uralkali ha contattato i rappresentanti della Haas per spiegare loro come effettuare il pagamento e dove inviare una monoposto (in ballo c'è anche la vettura ex Mazepin, ndr), senza mai ricevere una risposta concreta. Non ci sono e non ci sono mai stati problemi di sanzioni che impediscano alla Haas di adempiere ai suoi obblighi. Ciò nonostante, essi sono rimasti inadempiuti".
Non certo una bella figura quella rimediata dal team Haas. Che ora dovrà far pervenire rapidamente il bonifico a Mazepin/Uralkali se vorrà presentarsi al Gran Premio di Monza della prossima settimana.