Jacopo RubinoKelvin contro Sheldon: i fratelli van der Linde, per la prima volta nella loro carriera, disputeranno un'intera stagione da avversari. Lo faranno nel DTM, con Sheldon, il più piccolo, ora confermato al volante della BMW M6 GT3 del team Rowe. Per lui sarà il terzo anno di partecipazione, mentre il fratello maggiore Kelvin farà il suo debutto nella serie con l'Audi R8 del team Abt, come già ufficializzato.
"Abbiamo sempre sognato di guidare nel DTM, ed è semplicemente incredibile che, da giugno, ci confronteremo davvero uno contro l'altro", ha raccontato Sheldon, classe 1999. Entrato in orbita BMW, nel 2019 è diventato il secondo pilota più giovane di sempre a misurarsi in questo campionato. Nella passata stagione, l'ultima con le auto Class 1, ha pure centrato una pole-position a Zolder e una vittoria in gara 2 ad Assen.
Kelvin, classe 1996, sarà un esordiente ma porta con sé il bagaglio di conoscenza delle vetture GT3, ed è legato al marchio Audi ormai dal 2014. Per entrambi, comunque, la "gavetta" è stata molto simile: niente monoposto, subito le ruote coperte cominciando delle auto Turismo. "Il team Abt ha tanta esperienza nel DTM, ho già visto il loro livello nei primi test a Vallelunga la scorsa settimana", ha raccontato.
"L'obiettivo per tutti e due sarà essere il miglior pilota dei rispettivi costruttori, Audi per me e BMW per Sheldon. Con il balance of performance e differenti concetti di base (la R8 a motore centrale, la M6 anteriore, ndr), una macchina potrebbe essere più forte dell'altra in base al circuito. Un paragone diretto forse non sarà sempre possibile", ha sottolineato Kelvin, "ma speriamo che su più piste possibili ci sia almeno uno di noi davanti".
A titolo di curiosità, bisogna risalire al 1994 per ritrovare due fratelli in griglia nel DTM, Gerd e Jurgen Ruch: ma loro erano anche compagni di box, nella scuderia di famiglia che portava in pista due Ford Mustang.