Jacopo Rubino - XPB ImagesLa conferma è arrivata. Per il Gran Premio di Sakhir, secondo appuntamento in Bahrain nel calendario 2020 che si disputerà il 6 dicembre, la Formula 1 correrà su una diversa configurazione del circuito: il cosiddetto "Outer Track" da 3543 metri, che si snoda sul perimetro esterno dell'impianto con tre lunghissimi rettilinei, compreso quello del traguardo. Il responsabile sportivo Ross Brawn, suggerendo l'idea a giugno, aveva usato la definizione di "quasi ovale", e la sfida per piloti e squadre del Mondiale sarà senza dubbio fra le più particolari di sempre.
Dalle simulazioni si prevedono infatti medie orarie molto elevate, seppur non al livello di Monza, e tempi di percorrenza sul giro inferiori al minuto (addirittura sui 55" in qualifica): nella storia della categoria regina è accaduto solo una volta, nel 1974, quando Niki Lauda a Digione siglò la pole in 58"8. Per coprire la distanza regolamentare di gara, ci vorranno 87 giri.
"Abbiamo valutato varie opzioni per un layout alternativo, e abbiamo concluso che l'Outer Circuit fosse la migliore. Offrirà una nuova sfida per i team e farà divertire il pubblico con alte velocità e tempi rapidi", ha spiegato Brawn. Si è preferita questa scelta anche al tracciato "Endurance" da 6299 metri usato nella sola edizione 2010: un esperimento non riuscito, perché la porzione aggiuntiva si rivelò troppo tortuosa per i sorpassi.
A Liberty Media e agli organizzatori va dato merito di aver cercato una soluzione per dare maggior varietà al campionato, pur disputando due fine settimana consecutivi nella stessa location, come già accaduto a Spielberg e Silverstone, dove l'infrastruttura degli autodromi non consentiva però voli di fantasia. "Saranno probabilmente due gare molto diverse", ha sottolineato lo sceicco Salman bin Isa Al Khalifa, direttore esecutivo del Bahrain International Circuit. "L'Outer Track non è mai stato usato per competizioni internazionali, sarà una novità emozionante per tutti i partecipanti".
Anche il GP di Sakhir si svolgerà sotto i riflettori, come in Bahrain accade dal 2014, ma con un orario addirittura posticipato: si può parlare di evento completamente in notturna.