31 Lug [1:14]
Il capolavoro di Kvyat, ritorno
sul podio dopo tre anni di sofferenze
Massimo Costa - Photo 4
Da rimanere senza fiato. La Toro Rosso ha vissuto una domenica indimenticabile conquistando con Daniil Kvyat la terza posizione che diviene il secondo miglior risultato del team nella sua storia in F1. Una gara incredibile quella del russo. L’ultima volta che era salito sul podio, terzo a Shanghai 2016, dopo pochi giorni venne bocciato da Helmut Marko che gli comunicò la fine della sua avventura nella Red Bull dopo il successivo GP di Russia: al suo posto, dal GP di Spagna, vi avrebbe messo Max Verstappen e lui avrebbe fatto ritorno alla Toro Rosso, per giocarsi una seconda chance. Essere bocciati dopo un terzo posto è qualcosa di impensabile, ma è accaduto per davvero. Uno smacco pesantissimo per Daniil Kvyat che ha influito sul rendimento alla Toro Rosso sia nel 2016 sia nel 2017, anno in cui è stato definitivamente scaricato da Marko a stagione in corso.
A distanza di tre anni da quel GP di Shanghai, Kvyat è tornato sul podio, nuovamente sul terzo gradino. Il team Junior di Dieter Mateschitz, diretto da Franz Tost, non faceva suo un risultato così squillante da quando Sebastian Vettel colse a Monza la prima storica vittoria: era il 2008, una vita fa. Kvyat a fine gara ha informato il mondo che la notte tra sabato e domenica, la sua compagna Kelly Piquet ha dato alla luce la loro prima figlia: “Non ho voluto dire nulla per non perdere la concentrazione, ma ora posso svelarlo”. Non si è saputo dove la piccola sia nata e se lui sia riuscito a fare una toccata e fuga per vederla. Fatto sta che Daniil si è divertito nel dire: “Hanno sempre raccontato che quando nasce un figlio un pilota perde qualche decimo di secondo, a me oggi ne ha invece aggiunti”. E sì, non si può dire il contrario. E questa volta, Marko non lo chiamerà per comunicargli cattive notizie...
Va anche rimarcata la bella prestazione di Alexander Albon, sesto all’arrivo nella sua prima gara col bagnato. Il rookie anglo-thailandese ha rischiato una penalità quando per difendersi da un attacco di Pierre Gasly nei giri finali, si è spostato repentinamente dalla parte del francese il quale non è riuscito a evitare l’impatto danneggiando il muso e la gomma anteriore sinistra. Una manovra dura quella di Albon, ma che i commissari sportivi (presente l’ex F.1 Derek Warwick, impeccabile nel consigliare tutte le scelte prese durante la gara) hanno ritenuto di non penalizzare. Per Albon la sesta posizione è la migliore conseguita nel 2019. La Toro Rosso, che in 10 gare aveva accumulato 19 punti, in una sola corsa ne ha presi 23 volando a quota 42 punti e al quinto posto nella classifica costruttori. Una giornata indimenticabile.