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15 Mar 2022 [17:17]

Il gruppo centrale della F1:
ora c'è posto per tutti i team?

Jacopo Rubino - XPB Images

Alle spalle del terzetto di vertice quasi designato, con le big Red Bull, Ferrari e Mercedes, lo schieramento 2022 di Formula 1 potrebbe essere una vera giungla: lo diciamo in senso buono, perché il cosiddetto "midfield", il gruppone centrale, dopo i test precampionato dà la sensazione di essere ancora più combattuto di quanto non sia già stato in questi anni. Magari dando a tutti i team la speranza di fare capolino in zona punti, almeno una volta e non necessariamente per pura fortuna.

La McLaren dovrebbe essere capofila di questo trenino, in realtà mirando a salire di livello, più che a guardarsi dietro. La squadra di Woking è andata benissimo nelle prove a Barcellona, però in quelle di Sakhir ha sofferto grossi problemi ai freni, e potrebbe cominciare la stagione in affanno. Magari il potenziale della MCL36 è sufficiente per tenere botta, ma c'è una considerazione di Lando Norris da non trascurare: "Anche la Haas è apparsa molto veloce, ed è sorprendente considerando quanto fossero indietro lo scorso anno. Dobbiamo essere pronti a battagliare persino con loro".

Forse è troppo immaginare la scuderia americana nel ruolo di quarta-quinta forza (anche se lo è stata nel 2018), ma è legittimo credere che sarà molto più competitiva, in scia al plotone, dopo il 2021 con due rookie e una macchina mai sviluppata. I tempi segnati in Bahrain, nelle ore di test recuperate in solitaria, sono venuti in condizioni favorevoli, probabilmente con mappature e assetti più spinti, ma hanno lasciato intravedere cose incoraggianti.

Nello spazio fra McLaren e Haas, comunque, ci sono le rivali: l'AlphaTauri, spesso mina vagante, ha macinato parecchi chilometri (di più solo Ferrari e Mercedes), mentre l'Aston Martin ha viaggiato silenziosa ma senza intoppi, e con macchine rivoluzionate non è un male; per il quinto-sesto posto nel Mondiale Costruttori possono giocarsela. Poi c'è l'Alpine, che sembra essersi rimessa in careggiata nell'ultimo giorno di test, ma fino a lì aveva lasciato un po' perplessi.



E che dire di Alfa Romeo e Williams? La formazione svizzera ha sofferto più di tutte il porpoising, ma ha l'auto più leggera del lotto e potrebbe essere un bel vantaggio da spendere, almeno nei primi Gran Premi. La C42 soddisfa Valtteri Bottas per prestazioni, ma l'affidabilità preoccupa. La Williams ha tirato fuori un progetto interessante, quasi una baby Mercedes per filosofia, ma le spettacolari fiamme al retrotreno di venerdì scorso hanno ostacolato senza dubbio i preparativi.

Per Alfa e Williams l'obiettivo dichiarato è di riagganciare stabilmente l'agognato midfield: risolti i guai di gioventù forse possono riuscirci davvero, dopo l'ultimo biennio speso in una sorta di "Serie C" della F1 assieme alla Haas, escluse sporadiche apparizioni in top 10 e i lampi di George Russell. E poi attenzione: con un cambio epocale di regolamento tecnico e il budget cap a disciplinare le risorse, qualcuno potrebbe ovviamente ritrovarsi più indietro del previsto.
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